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L'allenamento istin...
 

L'allenamento istintivo è una cagata pazzesca

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adogruzzaq
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(@adogruzzaq)
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Intendo dire che devi cambiare schema e serie di ripetizioni e trovare la maniera di non usare più solo i manubri.

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Ilguista
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(@ilguista)
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P.S
SORRY era il 5rm!

il problema è che per ora non ho ancora aumentato i carichi tra una storia e quell'altra! ho carichi veramente bassi anche nell'allenamento coi manubri!

e poi si per fortuna ho trovato un bilanciere e ora devo comprarmi qualche disco grosso

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deadboy
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(@deadboy)
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Ado, che le logiche del BB non funzionino per l'allenamento della forza questo ormai l'hanno capito anche i sassi, pure quelli del deserto del Nevada. Quindi lo sanno anche negli States. Non hanno bisogno di farsi un giro a Parma o su Rawtraining per sapere che la forza conviene allenarla in un certo modo piuttosto che in un altro. Detto con tutto il rispetto, eh. 😉
Alle stesse conclusioni a cui sei arrivato tu ci sono arrivati anche altri, e molto prima magari. Come ci sei tu che guardi ai coach olimpici del sollevamento pesi e a quelli norvegesi del PL, ci sono anche altri preparatori esteri che lo fanno. E non hanno iniziato ieri. E anche loro, come te, hanno cercato di entrare in contatto in prima persona con le fonti, magari andando in Cina a seguire da vicino gli allenamenti della nazionale olimpica.
Io, ad esempio, Roman non l'ho scoperto grazie a te, ma per conto mio, cercando informazioni sulle origini del metodo westside. Da li sono partito e sono arrivato ai coach russi che hanno ispirato Simmons e che oggi sono presi come punto di riferimento per l'allenamento della forza. Questo cinque anni fa. Rawtraining è stata una scoperta più recente.
Ma se ci sono arrivato io, che mi alleno da solo in un garage e non sono un agonista, a maggior ragione ci sono arrivati i preparatori della nazionale olimpica americana e i PL agonisti. Il problema è che l'allenamento del BB è stato così diffuso negli anni passati che adesso si deve aspettare un ricambio generazionale negli atleti per vedere un cambiamento nei risultati sportivi, perlomeno negli USA.

Sull'UFC secondo me sbagli. Dovessi considerare l'UFC un baraccone alla stregua della WWE, dovrei fare la stessa cosa per le altre federazioni in cui si combatte MMA, dal WEC a Strikeforce, passando per il K-1. Perchè funzionano tutte esattamente allo stesso modo, cambiano solo le regole del combattimento. Tutto il resto è quasi uguale. Le MMA sono uno sport relativamente recente, che sta crescendo a macchia d'olio. Ci girano sopra montagne di soldi. Ma proprio per questo motivo, gli atleti che sono al vertice della categoria si affidano ai preparatori migliori per garantirsi la possibilità di portare a casa la vittoria e, quindi, tutti i soldi che ne deriverebbero (tra borsa, sponsor, interviste tv, merchandising, ruoli in serie tv o film, libri, dvd istruttivi, palestre, ecc.). E' un business, come il calcio di oggi e la boxe dei tempi di Tyson. Più c'è attenzione, più soldi girano, più alti sono gli sforzi per emergere e più alta è l'attenzione verso la preparazione fisica, perché più alto sarà il guadagno economico.
Poi, come abbiamo detto entrambi, ci sono preparatori bravi e capaci e altri che non lo sono per niente.

Paragonare un atleta di mma con un olimpico di greco romana non ha senso, perché si tratta di due sport completamente diversi.
Il primo comprende anche lo striking e gli incontri si svolgono con tempi diversi. Perciò gli sforzi che si devono affrontare e la necessaria preparazione che ne consegue sono completamente diversi.
Nell'UFC si fanno 3 round da 5 minuti con 1 minuto di pausa negli incontri normali e 5 round da 5 minuti con 1 minuto di pausa negli incontri per il titolo. Nella greco romana, invece, si fanno al massimo 3 round da 2 minuti l'uno, mi pare, che diventano solo 2 se uno vince i primi 2 E a prescindere da questa differenza, lo sforzo fisico richiesto è completamente diverso, perché è un combattimento completamente diverso. C'è un abisso tra i due sport. Nella greco romana ti devi specializzare in una cosa, nelle mma ti devi preparare bene in molte cose.
Ancora, nelle mma più sali di peso più devi essere muscoloso, per il semplice motivo che il calcio ai fianchi dato da un avversario di 100 e passa Kg non produce lo stesso danno di quello di uno di 60 Kg. Perciò una certa ipertrofia è indispensabile. Le categorie di peso esistono proprio per la differenza di forza che ne consegue, altrimenti i welter combatterebbero con i massimi.

Quanto a Lesnar, è vero che faceva parte del circo mediatico della WWE (dove gli incontri sono finti, ma i lotatori comunque devono essere molto ben allenati fisicamente per riuscire a fare i numeri che fanno sul ring senza riempirsi di fratture), ma prima ha vinto per due anni di fila il campionato NCCA di lotta (prevalendo sugli atleti di 50 Stati), poi ha giocato nella NFL, poi la WWE, poi l'UFC, dove ha vinto il titolo al suo secondo incontro contro il 6 volte campione del mondo Couture e l'ha difeso contro Mir, altro campione del mondo. Quindi si parla di un atleta con i controbottoni, non di una macchietta creata dai media. Poi, certo, incontra chi è più bravo tecnicamente sullo striking e più forte e perde (come nel suo ultimo incontro con Overeem).
Se vai a guardare la biografia dei lottatori di mma (si lo so, non te ne frega nulla perché preferisci guardare Chen Wenbin) , noterai che tutti, soprattutto quelli che le praticano da almeno 15 anni, hanno un background agonistico, nelle arti marziali o in altri sport.

In generale, comunque, penso che l'eccesso di ipertrofia che si vede in molti sport sia dovuto anche a ragioni commerciali (deprecabili per carità :)). Il bicipite pompato fa il suo porco effetto quando si deve indossare la maglietta dello sponsor.

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deadboy
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(@deadboy)
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A guardare bene, la diffusione di uno stile di preparazione tipo crossfit nelle mma deriva proprio dalla necessità di curare più qualità insieme (forza generale, condizionamento, resistenza). Questo alla lunga mostrerà tutti i suoi limiti e si ritornerà ad una metodica di allenamento più rudimentale, ma vista la straordinaria diffusione che questo tipo di preparazione ha avuto negli ultimi dieci anni, ce ne vorranno almeno venti per rimediare ai danni, soprattutto fuori dall'ambiente agonistico, dove le informazioni arrivano dopo.
E' in fondo la magagna più grande della metodica crossfit (chiamiamola crosstraining per non fare imbestialire chi la pratica): nel tentativo di creare un atleta completo, capace di affrontare sforzi di diverso tipo si cerca una preparazione generale in vari aspetti a scapito della specializzazione. Ma, d'altra parte, si tratta di un concetto di base notevole, specie per i non agonisti e l'uomo di tutti i giorni, che non possono permettersi di dedicare 5-6 ore al giorno alla preparazione di una disciplina olimpica.
Si dovrebbe solo usare un po' più di criterio in fase di programmazione per migliorare le cose e rendere il metodo più efficiente e meno controproducente.

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franco
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(@franco)
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che palle di ste mma!

senti da quanti anni si è diffuso il jiu jitsu in giro per il mondo? te lo dico io.. dopo gli anni 90. stessa cosa su larga scala per la muay thai.

adesso dimmi in ambito mma, che è uno sport ancora più giovane, che esperti vuoi che ci siano?? e quanti praticanti SERI (non i ragazzetti esaltati)??

finiamola di perdere tempo con le sciocchezze! parliamo di preparazione per sport, per cortesia..

in italia siamo già molto indietro se poi perdiamo tempo con ste americanate.....

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deadboy
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(@deadboy)
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Ma di che parli? Per prima cosa non si parla di preparazione tecnica nello stile di combattimento, ma di programmazione nell'allenamento, specie in quello con i sovraccarichi. In secondo luogo non parlo dei ragazzetti esaltati (al contrario mi riferivo a loro parlando di assenza di programmazione seria), ma di chi combatte per il titolo. In terzo luogo le mma non sono un'americanata, ma nascono in Brasile con il vale tudo e sono ben diffuse anche in Europa ormai.
Infine parlo di quello che mi pare. Se ti va di partecipare alla conversazione e portare la tua opinione, bene. Altrimenti evita di venire a farmi certe uscite.
I miei commenti, se non ti piacciono o ti annoiano, puoi sempre saltarli a piè pari, inserirti nella conversazione, portare la tua opinione e chiedere quella degli altri.

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franco
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(@franco)
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ma titolo di che? a cosa serve parlare dell'allenamento di overeem?? a niente.

è più utile parlare di programmazioni reali, di sport con migliaia di praticanti visto che in italia siamo più indietro delle palle del toro.

un esempio?
di campi di atletica ce ne sono anche nei paesetti, e sono molto frequentati!
però la panca la fanno ancora col rimbalzo.. e in 4x4 per tutto l'inverno.

e poi l'mma diffuse in europa? ahahaha è più diffusa la corsa nei sacchi! il fatto che vadano in tv non vuol dire che è diffuso. anche il wrestling lo danno in tv ma chi lo fa? nessuno!

i tuoi commenti li leggo e rispondo anche. siamo tutti liberi e io faccio le uscite che mi pare

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adogruzzaq
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(@adogruzzaq)
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La pesistica olimpica non l'hanno mai tirata fuori associandola al metodo ma solo all'esercizio, l'idea di una rigida applicazione del distribuito è ancora abbastanza rara. Adesso non ce l'ho con gli USA, ci sono soggetti molto in gamba, però salvare certi ambienti è un po' come salvare i nostri parlamentari. Ce ne saranno dei bravi, però se devo salvare una categoria salvo dell'altro.

Deadboy fammi nomi perchè nel Powerlifting hanno fatto Bodybuilding travestito in USA fino a 5 o massimo 10 anni fa.
Ci sono atleti di pesistica olimpica come Farris che fanno periodi pompaggio (che magari andrà anche bene) e non hanno l'incastro in partenza nel clean e non tengono il culo nello squat.

Però mi sembra che tu abbia mal interpretato già dal primo intervento su Paolo e dall'incipit volutamente astiosetto dell'ultimo post il mio intento: voleva essere provocatorio. Cioè se credete di fare, molto spesso non state facendo abbastanza.
Tu fai abbastanza? I numeri arrivano? Se si stiamo daccordo. Tutto qua.

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adogruzzaq
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(@adogruzzaq)
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Ti riporto un messaggio in bacheca che mi è arrivato che riassume il senso del post.

Enzo
oh ado, domenica ho visto dal vivo un pesista olimpico...ma quelli sono davvero umani? O.O
Mi piace · · Vedi dettagli amicizia · 24 gennaio alle ore 10.28
Ado Gruzza Il problema è che il fitness ha livellato i rapporti verso il basso, per cui siamo tutti abituati a prestazioni e possibilità davvero mediocri. Questi si allenano, punto.
24 gennaio alle ore 11.05 · Mi piace

Lore Nebu Ado ha ragione. Io pensavo di farmi il culo ma poi ho visto i suoi ragazzi... un altro pianeta.
24 gennaio alle ore 11.07 · Mi piace

Enzo aveva dei polpacci che sembravano enormi bicipiti brachiali O.O devo trovare il modo d'imparare almeno un clean decente, sperando di non strapparmi ancora 😛
24 gennaio alle ore 11.23 · Mi piace

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deadboy
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(@deadboy)
Registrato: 15 anni fa

Non mettiamo sul personale qualcosa che non lo è per niente. Non cominciamo a vedere fantasmi per favore.
Nell'inizio del mio commento non c'è niente di astioso. Semplicemente, a generalizzare si sbaglia. Io mi sono espresso chiaramente: a certi livelli, anche in uno sport giovane come quello (che giovane poi non è, visto che è fuori da più di 20 anni ormai; semmai è giovane l'UFC) e con tutte le magagne che si porta dietro, gli atleti affidano la loro preparazione ai più bravi che riescono a pagarsi. Ho fatto l'esempio dei lottatori brasiliani che preparano la boxe con il coach della nazionale olimpica del loro paese, per chiarire cosa intendevo. Se per voi anche uno che allena la nazionale di boxe del proprio paese è una pippa , perché magari non ha mai vinto un'olimpiade, allora corriamo proprio su due binari diversi.
Altro esempio, Georges ST-Pierre che per preparare un incontro decide di basare la sua preparazione fisica anche su esercizi presi dal mondo della ginnastica olimpica e si affida al coach che allena il numero 1 della nazionale juniores canadese. Poi magari non gli sono serviti a un caz*o e li ha fatti alla cacchio di cane, ma in ogni caso non si è allenato con pinco palla, ma con uno che allena i nazionali del suo paese, che poi andranno alle olimpiadi.
Siamo d'accordo che le logiche del BB hanno fatto danni e che in molti ambienti in cui si allena la forza in funzione di una determinata prestazione sportiva si è molto indietro in fatto di teoria e conseguentemente di pratica, ma non si può fare di tutt'erba un fascio.

Il senso dell'inizio del post che hai citato, vuol dire che quello che tu fai a Parma con i tuoi e l'attività di studio che ci sta dietro, non possono essere solo una prerogativa tua o dell'Italia o di qualche altro Paese europeo. Non puoi dare per scontato che anche in quell'ambiente e negli USA in genere non ci siano persone che seguono il tuo stesso persorso. Mi spiego? Perché a sentirti parlare, a volte, sembra che i preparatori atletici americani siano le stesse persone che scrivono su T-Nation. E sappiamo che non è così. Non si può pensare che una nazione grande e ricca come quella se ne stia ferma sugli allori a guardare i suoi atleti prendere batoste dalla Cina senza correre ai ripari. Quindi, la strada che tu e altri in Italia e in Europa avete intrapreso è stata sicuramente intrapresa da qualcun altro anche li. Se non fosse così darebbero dimostrazione di essere il popolo più idiota dell'universo. Ho anche detto, però, che i risultati potranno vedersi solo dopo un ricambio generazionale. E mi sembra abbastanza ovvio.
Di nomi di coach non te ne so fare, per il semplice motivo non sono dentro quell'ambiente: io non sono né un PL, né un WL e non faccio il tuo mestiere. Se per te è normale e necessario andare a consultare i ranking internazionali e confrontarli con quelli italiani e documentarti sulle metodiche utilizzate dai principali allenatori olimpici delle varie nazionali, per me non è un'urgenza*. Allo stesso tempo, però, non mi sento di escludere a priori e in modo generalizzato nulla, né con riguardo allo specifico argomento di cui stiamo parlando, né con riguardo ad altre materie.

[edit]
* e anche volendo, proprio perché sono fuori dall'ambiente non posso parlare con le persone che potrebbero fornirmi le informazioni che desidero.

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adogruzzaq
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(@adogruzzaq)
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Su non fare di tutta un erba un fascio sono daccordo, chi non lo è? Però ripeto a parte casi isolati di alto livello (per altro di formazione europea) la media è molto bassa, per cui ci sono ambienti molto più interessanti in cui andare a frugare.

Il mio timore che ci perdiamo a leggere cosa fa Broke Lesnar quando abitiamo a 15 km da Fausto Tosi o da Franco Sala. Io al mio tempo sono andato a parlare con questi. Il marketing fa miracoli.

Interessante il lavoro di Sant Pierre. Questo mi sembra un approccio davvero più interessante.

Tra qualche anno, anche in Italia chi fa MMA o simili allenerà la forza in maniera molto diversa e il lavoro fatto qui su rawtraining e in FIPL da tutti i ragazzi, da Biasci, da Paolo, e da tanti altri come Jacopo e company si sta già dimostrando davvero determinanante. Si perde tempo ed energie anche per questo.

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deadboy
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Il fatto è che per la persona comune, che non fa il tuo mestiere, è più facile documentarsi su quello che fa Lesnar, che non avere informazioni sulle metodiche di Sala.
E' questo il problema. 🙂

Comunque consideriamo che stavo parlando di atleti che combattono ogni 2-3 mesi in genere, perciò la preparazione sarà sempre lontana anni luce da quella di un judoka che prepara le olimpiadi.
Ma è interessante lo stesso, perlomeno per me, perché in tre mesi devono lavorare sui loro punti deboli in funzione dei punti forti dell'avversario, e curare molti aspetti contemporaneamente. Hanno esigenze diverse da un atleta olimpico, che invece ha bisogno di un'altissima specializzazione e programma il suo allenamento su base annuale.
Sono chiaramente distanti un paio di galassie.

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deadboy
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@Franco
Io per mma intendo quello che sono, cioè arti marziali miste.
Nel k-1 del tuo amico Petrosyan si fanno arti marziali miste se non te ne sei accorto.
E mi pare che sia molto più vecchio dell'UFC. Si tratta di una disciplina che nella sola Europa conta decine migliaia di praticanti ed è diffusa da più di vent'anni. Fatti un giro in Olanda per veder quant'è diffusa la Kick.
Non mi posso mica fossilizzare sulla realtà italiana. Devo anche guardare a quello che fanno fuori, se voglio farmi un quadro completo della situazione italiana, qualunque sia il campo in cui mi voglio documentare. Altrimenti non potrei fare dei raffronti. E' quello che fa Ado, quando guarda a quello che fanno in Cina e Korea, o nell'est e nord Europa.
Per farti un'idea dell'interesse che gira intorno alle mma tra i giovani italiani è sufficiente leggere i post di questo forum. Sono molti quelli che trattano di esercizi visti fare a questo o quel campione, o in cui si chiede come ci si deve allenare per quel tipo di sport. Te li sei persi?
L'allenamento con i kettlebell perché ti credi che si sia diffuso a macchia d'olio? Grazie a Pavel o grazie ai filmati di allenamento del campione di turno. I ragazzi guardano ai campioni dello sport che piace loro come degli esempi e cercano di imitarli per diventare come loro. E' sempre stato così, e lo sai bene perché tu stesso hai fatto l'esempio del jiu jitsu e della thai boxe. Ma proprio per questo motivo non si può ignorare a priori uno sport che sta crescendo così rapidamente.

E adesso basta. Torniamo a parlare di istinto! 🙂

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deadboy
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(@deadboy)
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Porto il mio caso come esempio. Io mi alleno da mesi senza programmare niente, nel senso che non ho messo giù nemmeno uno schemino striminzito. Ho solo un foglietto ricavato da excel con su scritti in una colonna i chilogrammi e nella riga di ognuno le varie percentuali corrispondenti. Sul tipo: riga 1, 100Kg\95\90\85\80\75\ ecc.
Nessuno schema, nessuna pianificazione, mi sto allenando con le tre alzate del PL tre giorni la settimana, con percentuali che arrivano in genere al 70/75%, con qualche capatina ogni tanto all'80/90%. Niente massimali, niente cose esotiche, pochi complementari alla fine dell'allenamento, oppure brevi circuiti di condizionamento mischiando sandbag, corpo libero e manubri pesanti.
Stasera ad esempio ho fatto delle singole a salire di stacco da terra a presa larga, partendo da un'altezza inferiore a quella regolare. Sei, sette singole, partendo da 50 Kg. Raggiunti gli 80 Kg (5 in meno del mio peso corporeo) con due salti da 10 Kg, ho fatto 5 singole ad altezza regolare, poi ho levato dieci Kg e ho fatto altre 2 singole, poi sono sceso a 50 Kg e ho fatto 5 ripetizioni da sotto l'altezza regolare. Dopodiché ho messo il bilanciere sulla panca e ho fatto 6-7 set da 5 ripetizioni con 50 Kg. Stop. Oggi niente complementari o circuito finale.
Vado avanti così mi sa da luglio. Sono in fase di sperimentazione e sto provando più che altro varie combinazioni di esercizi, senza badare ai carichi. All'inizio al posto del circuito finale facevo le tirate dalla coscia al mento con presa stretta o larga, oppure gli shrug pesanti col bilanciere, e mi sono accorto che le tirate non mi riescono bene. Non le so fare, nemmeno con pesi leggeri come 40-50 Kg. Ho capito che per imparare devo proprio iniziare da zero col bilanciere scarico, ma non è che ne abbia tanta voglia. Però non è detta l'ultima parola, perché in fondo il mio obbiettivo è proprio questo: combinare le tre alzate del PL con le tirate del WL. Quindi le reinserirò sicuramente, partendo da un tubo in pvc se proprio devo. Se questo modo di procedere abbia prodotto dei frutti non lo so, perché non ho testato i massimali da giugno ad oggi. So però che non sono soddisfatto di come sto fisicamente. In passato andavo anche a correre, ma ora non ci sto più andando e i brevi circuiti di condizionamento fatti a fine workout non sono certo la stessa cosa degli scatti e delle ripetute sulla pista. Ricapitolando continuare ad allenarmi così, alla caz*o, o come mi gira se vogliamo dirla in modo educato, non è molto produttivo. Rispetto ai periodi in cui mi allenavo con i pesi sulla base di una programmazione studiata a tavolino e facendo anche la corsa 2-3 volte la settimana, sono paurosamente fuori forma. E considerato che anche in quei periodi mi consideravo fuori forma rispetto a quello che pensavo potesse essere una forma atletica ideale per una persona nelle mie stesse condizioni, è grave.
Perciò sono arrivato alla conclusione che conviene programmare (ma già lo sapevo) e bene (quindi con maggiore attenzione rispetto a quanto ho fatto in passato, questo l'ho capito col tempo), dedicandoci più tempo (almeno 4 giorni a settimana e non 3).
Mi sono letto e riletto il libro di Roman "The training of the weightlifter" e l'idea iniziale era quella di combinare i 3 del PL con le tirate dalla coscia al mento (hang pulls per gli anglofoni), programmando l'allenamento sul numero di alzate (anziché sulla normale combinazione serieXripX%.), ma ancora non mi è riuscito di venire a capo di quest'ultimo aspetto. Questa mia fase di sperimentazione in realtà è dovuta a questo mio intestardimento.
La settimana prossima comunque inizierò ad allenarmi 4-5 giorni su sette, con una metodica ispirata a quella cinese di cui abbiamo tanto sentito parlare, ma di cui ahimé sono riuscito a reperire solo poche info tramite alcuni commenti di Ado e l'interessantissimo link postato qualche mese fa da Alextrashmetal, che vi giro:

http://lifthard.com/category/chinese-weightlifting-system/

Ancora ci sto lavorando su, ma spero che in settimana riuscirò a buttare giù uno schemino decente. L'idea nelle tre alzate del PL è quella di lavorare a singole, doppie e triple, con pause brevi e movimenti veloci, con carichi compresi tra il 75 e il 90%, macinando decine di set secondo l'onda cinese. E vedere quanto tempo passerà prima di lasciarci le penne. 🙂

Faccio notare, però, che le basi teoriche le ho. Perciò, anche allenandomi alla cappero di cane e senza un obbiettivo, riesco comunque a non fare cagate e a non farmi male. Le ultime due settimane mi sono allenato con il max7550 di Ado, le due precedenti ancora secondo una logica simile, pur non avendo pianificato nulla. Diciamo che in un modo o nell'altro sto facendo legna da circa sei mesi. Quindi molti set, basse ripetizioni, carichi impegnativi ma submassimali, pochi complementari ma buoni. Tutte cose buone e giuste che ormai ho acquisito e faccio in automatico. Mi sono accorto, però, che ho bisogno di una scossa e soprattutto di aumentare la frequenza dell'allenamento (questo a prescindere dalla necessità di aumentare l'intensità dell'allenamento dopo mesi legna), perché se da un lato sono sicuro di avere aumentato anche se di poco i miei livelli di forza rispetto a 6 mesi fa, dall'altro mi sento incompleto sul lato del condizionamento, e parecchio. E conto di sopperire a questa mancanza proprio aumentando i giorni di allenamento.

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franco
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(@franco)
Registrato: 14 anni fa

mi sa che un giro in olanda te lo devi fare te..
parli di allenamento di st-pierre e ufc e sticazzi, ma che ne sai?? hai visto solo qualche spezzone in tv.

sei un allenatore di qualcosa? anche di lancio dei coriandoli.. sai cosa vuol dire avere allievi che pendono dalle tue labbra e devi portarli a gareggiare? mica puoi improvvisare! mica vai a istinto!

lascia parlare gruzza che lui di pesi e gare ne capisce.

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