5 Lezioni dal mondo delle arti marziali - Rawtraining
di Alex Zinchenko
In un precedente articolo ho detto che mi sono interessato alle arti marziali. Qualsiasi arte marziale, oltre ad essere un’arte, è sicuramente una solida raccolta di abilità fighe e utili. Mi sono reso conto che l’allenamento della forza e le arti marziali si completano a vicenda molto bene e, ignorando l’uno o l’altro, viene a mancare la completezza. La perseveranza in entrambe queste forme di allenamento molto probabilmente ti trasformerà in una macchina inarrestabile, sia fisicamente che mentalmente.
[NOTA: ovviamente, dovresti combinare l’allenamento della forza con le arti marziali ad un livello adeguato. Ad esempio, non ha senso fare 6 allenamenti per la forza e solo 2 sessioni di arti marziali a settimana se il tuo obiettivo è diventare un campione nel combattimento].
Allora, cosa ho imparato finora dal mondo delle arti marziali?
Lezione n. 1: siamo fragili
Non mi sono mai divertito a combattere, anche se negli anni sono finito in diverse risse. In alcune è andata bene, in altre no. Fortunatamente, non mi sono mai imbattuto in un fighter professionista in una rissa da strada. Sarebbe finito tutto in un attimo.
La cosa di cui probabilmente non ti rendi conto è che c’è un intero gruppo di persone là fuori che si allena appositamente per picchiare chiunque, nel caso si presenti la necessità. Gli artisti marziali si allenano per incassare pugni e calci, per schivarli, per essere più veloci di te, per essere più calmi in una situazione di combattimento, per sferrare pugni e calci più forti, ecc. In un possibile confronto, avranno un enorme vantaggio su di te. Per darti una prospettiva, anche solo un artista marziale mediocre dovrebbe essere in grado di neutralizzarti velocemente grazie alle sue abilità. Un buon fighter può ferirti gravemente in pochi secondi, forse anche ucciderti.
Questo ipotetico confronto avverrà nella vita reale? Non lo so. Un buon artista marziale userà le sue abilità SOLO nel caso in cui lui, la sua famiglia o i suoi amici siano in pericolo. Ad ogni modo, rendersi conto del fatto che sei fragile dovrebbe farti pensare due volte prima di iniziare un combattimento casuale senza motivo.
Lezione n. 2: se sei un bodybuilder, sei ancora più fragile
Questo vale anche per qualsiasi altra disciplina legata alla forza. Dovresti capire che ottenere una massa muscolare importante, un alto livello di forza o resistenza non ti rende automaticamente un buon combattente. Sì, avrai un aspetto intimidatorio. Ma guarda in faccia alla realtà: un colpo preciso al fegato e sei a terra. Un calcio basso esplosivo e non sei in grado di camminare per una settimana.
Molte persone smettono di essere umili e diventano arroganti una volta diventate più grosse e un po’ più forti. La realtà è che le dimensioni e la forza non sono fondamentali per vincere un combattimento. Lo sono la forza esplosiva specifica, il condizionamento fisico e mentale, le abilità e la conoscenza dei punti deboli umani.
Lezione 3: se sei un fighter, sei comunque fragile
Infine, anche se pratichi le arti marziali e ti consideri abbastanza bravo, dovresti comunque rimanere umile. Una volta che inizi a credere di essere abbastanza veloce, forte e abile, è allora che molto probabilmente ti confronterai con la realtà.
[NOTA: se hai visto il match UFC 194 tra José Aldo e Conor McGregor, dovresti capire che anche chi si trova al top può andare al tappeto con un pugno]
Lezione n. 4: C’è del lavoro per i MythBusters
Anche nell’era di Internet, molti allenatori di arti marziali credono ancora ad alcuni dogmi obsoleti che non sono supportati in alcun modo dall’esperienza. Il mio mito preferito è che l’allenamento della forza ti rende più lento e rende i tuoi muscoli “legati”. Per questo motivo molti allenatori sostengono che per essere un buon combattente si debba evitare l’allenamento della forza. Beh, non sono certo un esperto di arti marziali, ma il buon senso e la mia esperienza di allenamento della forza mi dicono il contrario:
- Credo fermamente che la forza esplosiva delle gambe sviluppata con i power clean, con gli swing e gli snatch con kettlebell o il sandbag shouldering integrerà abbastanza bene i tuoi pugni e calci;
- Sono fermamente convinto che la forza del core, di tendini e legamenti costruita con esercizi compositi pesanti ti aiuteranno almeno a limitare i traumi;
- Credo fermamente che la massa muscolare costruita con l’allenamento della forza ti aiuterà, perché essere magri e muscolosi è semplicemente più efficiente rispetto ad essere sia un secco da 60 kg con braccia da 20cm o sovrappeso.
Ancora una volta, a mio parere, l’allenamento della forza e le arti marziali sono attività sinergiche. Si potenziano a vicenda. Praticare entrambi è decisamente meglio che allenarsi in una sola delle due.
Lezione n. 5: metti insieme ciò che funziona per te
Nonostante le più grandi menti affermino che ogni arte marziale ha il suo posto e il suo valore e che tutte dovrebbero essere trattate con rispetto, c’è ancora molta intolleranza e stronzaggine tra i diversi stili. Magari non è un atteggiamento ufficiale, ma è presente.
Di solito, questa cosa è particolarmente vera nelle arti marziali tradizionali. Tutti pensano che il loro stile sia il più duro o il più efficace. La realtà è che mescolare le varie arti marziali è la soluzione ottimale. Avere il tuo stile composto dalle tecniche dell’intera gamma di arti marziali tradizionali che più ti si addicono, ti rende un avversario unico che è MOLTO più duro da battere di qualsiasi artista marziale tradizionale.
Assorbi ciò che è utile, elimina ciò che è inutile e aggiungi ciò che è specificamente tuo.
Bruce Lee
Pensieri conclusivi
Questo articolo si è rivelato un po’ cupo, ma volevo solo essere diretto, come un sidro di pere fatto al 100% di pere. Ad ogni modo, il punto principale da portare a casa per te qui è rimanere umile, di mentalità aperta e rispettoso. Ci vuole coraggio ma ne vale la pena.
Play rough!
L’articolo originale era pubblicato su roughstrength.com.
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azinchenko
Alex Zinchenko è un personal trainer specializzato nell'allenamento della forza. E' proprietario e fondatore del sito RoughStrength.com, un'ottima fonte di informazioni riguardante il fitness, spesso presentate anche con l'obiettivo di promuovere uno stile di allenamento che si discosta dal mondo delle palestre e dagli schemi "classici".