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Sulla multifrequenz...
 

Sulla multifrequenza

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Ceccherini
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(@ceccherini)
Registrato: 14 anni fa

L'allenamento di oggi mi ha fatto riflettere sulla multifrequenza e sulle discussioni che si generano attorno ad essa, soprattutto quelle riguardo il sovrallenamento.

Sto riprendendo a fare lavori seri di ripetute in pista dopo uno stop per infortunio. Oggi toccava a 6 x 200 m con 3' di recupero tra le prove. Avevo fatto la stessa identica seduta sabato 30 e ieri 8 allunghi progressivi su 80 m, roba ad intensità abbastanza alta ma non massimale.
Insomma 3 allenamenti in 4 giorni, di cui 1 era la domenica e il campo era chiuso. Ho fatto prove di corsa in tutti i e 3, uscendo sempre abbastanza stanco.

Ora, a logica penserete che io stia accumulando fatica e che vedrò i risultati dopo la settimana di scarico (si usa di solito uno schema 3 - 1 nel mio ambito), giusto? Sbagliato! Oggi ho corso su tempi medi di mezzo secondo più bassi di sabato! Miglioro da una seduta all'altra, altro che sovrallenamento! E vi assicuro a fine seduta che sono sempre parecchio più suonato che dopo i MAV a sangue da 1h40' che ho fatto mesi fa.

[url= http://www.rawtraining.eu/forum/programmazione-e-fondamenti-dell-allenamento/1150/ ]La stessa cosa mi era capitata con una variante del MAV gentilmente postatami da Ado per recuperare la mia panca vergognosa:[/url] miglioravo da una seduta alla successiva!

Tutto questo sproloquio non è per far vedere quanto sono figo (maddacheaò) quanto per portare un ennesimo esempio di quanto tutte le storie sul sovrallenamento siano assolutamente fuori contesto. Morale della favola: allenatevi per bene senza inutili paranoie (che è il termine chic per indicare le seghe mentali :-P).

Ah, quello che ho scritto non vuol essere nemmeno un invito al sovraccarico progressivo o al "batti il tuo PB ad ogni allenamento, yo!". Semplicemente se sei incerto, tieni aperto. Buon allenamento a tutti!

4 risposte
muscle
Post: 134
(@muscle)
Registrato: 14 anni fa

Premetto che sono parzialemente d'accordo con quello che dici e poi spiegherò perché, però l'esempio che porti non è molto significativo. 3 allenamenti (a patto che gli allunghi sugli 80 mt siano definibili allenamento) in 4 giorni sono abbastanza normali per un agonista come te. Inoltre non metti i tempi: se migliori da 32 a 31.5 è un conto.. se migliori da 25 a 24.5 è totalmente un'altra galassia. Poi, stai tornando da un infortunio: la semplice riacquisizione di familiarità con la corsa e la pista permettono di migliorare da una volta con l'altra.. la fatica è il meno, 24h sono più che sufficienti per recuperare al meglio quel carico di lavoro. Ho capito che volevi essere provocatorio e far partire una discussione quindi vado oltre.

Quando mi allenavo seriamente facevo 6 allenamenti in pista in 7 giorni. Ero tutti i giorni in pista tranne la domenica. Certo non tutto l'anno, ma nei periodi in cui la pista serviva maggiormente. Comunque per almeno 4 anni mi sono allenato 6 giorni a settimana (certo coi cicli di scarico del classico 3+1). Estate o inverno, pioggia o neve.. ero sempre ad allenarmi. E non era come adesso che allenarmi a volte è andare a fare trazioni e MU al parco. Era un allenarsi finalizzato al tempo cronometrico. Lunghi inverni senza riscontri per preparare l'appuntamento primaverile col cronometro. Su queste basi credo di poter parlare di sovraallenamento e dire che più che un fattore fisico e di tempi è un fattore psicologico. A volte pensi di non farcela più ad andare a correre, ti esce dagli occhi. Il semplice non hai voglia. Poi ti fai forza, non vuoi buttare vie tutto quello che hai costruito e torni in pista. E magari è quel giorno che hai la gamba a bomba e fai i temponi. Prima eri a terra e dopo fai i temponi, del sovraallenamento manco ti ricordi.

Però non voglio dire che il sovraallenamento non esiste: ricordo di aver letto un post di Ironpaolo molto interessante sull'argomento. Che è questo: http://www.bodyweb.com/forums/threads/196867-Ho-toppato!
Non saprei dire di meglio quindi leggetelo, sono sensazioni che ho provato anche io.

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Ceccherini
Post: 193
Topic starter
(@ceccherini)
Registrato: 14 anni fa
3 allenamenti (a patto che gli allunghi sugli 80 mt siano definibili allenamento) in 4 giorni sono abbastanza normali per un agonista come te.

Appunto, sono normali, non sono nulla di eccezionale, era questo il messaggio. Negli allunghi arrivavo quasi alla vmax e mantenevo per una trentina di metri. Erano degli sprint con accelerazione tranquilla, ecco.

Inoltre non metti i tempi: se migliori da 32 a 31.5 è un conto.. se migliori da 25 a 24.5 è totalmente un'altra galassia.

Da 30"33 a 29"86 (-47 centesimi), in linea coi tempi a inzio preparazione di 100isti che da 10"80. Non era un lavoro da tirare comunque. 25" li tieni solo se ti chiami Andrea Longo. 😉

Poi, stai tornando da un infortunio: la semplice riacquisizione di familiarità con la corsa e la pista permettono di migliorare da una volta con l'altra.. 

Sono settimane ormai che corro, ho postato gli ultimi 4 giorni perché avevo ripetuto lo stesso lavoro a distanza di 72 ore.

Chiaramente il mio esempio non ha valore statistico, è appunto un esempio. Volevo ribadire che il sovrallenamento è una preoccupazione remota per chi scrive da queste parti, esclusi pochi matti (maratona di GS nessuno? :-P). Una volta una che si allenava con me ci è andata in sovrallenamento, con tutte le analisi sballate, ecc.: si allenava per gli 800 8 volte la settimana e stava a dieta.
L'esempio è rivolto a quelli che si preoccupano perché vogliono fare pesi oltre al loro sport.

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Marokun
Post: 831
(@marokun)
Registrato: 14 anni fa

Posso buttare lì una considerazione da ignorante? Secondo me, nei non professionisti, i sintomi del sovrallenamento sono molto più spesso determinati dalla gestione del "resto del tempo", che non dal lavoro svolto.
Non è mica la stessa cosa se posso permettermi di mangiare bene, dormire 9 ore ben distribuite e rilassarmi, o se devo correre in ufficio, stare sveglio di notte perchè il pupo non dorme, mangiare in piedi e cagare di corsa perchè fuori c'è la fila.

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Slaine
Post: 8
(@slaine)
Registrato: 14 anni fa
Posso buttare lì una considerazione da ignorante? Secondo me, nei non professionisti, i sintomi del sovrallenamento sono molto più spesso determinati dalla gestione del "resto del tempo", che non dal lavoro svolto.

quotone!!!
vai di corsa, mangi male (poco, pesante e di fretta), passi più tempo del solito in macchina nel traffico chiedendoti perchè non ti sei dato malato quel giorno, ti riempi di cortisolo e quando finalmente sei di fronte al tatami/la ghisa/la pista senti una vocina che ti dice "ma chi te lo fa fare?".

A parte che, per me, questa situazione è statisticamente quella in cui, in qualche modo, mi faccio più o meno male, la vera domanda è: perchè non riesco a fermarmi per qualche giorno? non lo so, insisto e poi sono ridotto a stato larvale per settimane...
🙁

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adogruzzaq
Post: 370
(@adogruzzaq)
Registrato: 16 anni fa

Secondo me il sovrallenamento nei non pro dipende molto da due fattori:

a) la smania di sovraccaricare ogni volta oltre la propria capacità di gestire tecnicamente il carico.

Sembra banale ma il punto tecnico è quello meno colto.

b) Eccesso di lavoro lattacido strenuo.

c) Ansia. Tutti quelli super terrorizzati dalla supercompensazione sono anche soggetti ansiosi.

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