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L'allenamento istin...
 

L'allenamento istintivo è una cagata pazzesca

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adogruzzaq
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(@adogruzzaq)
Registrato: 16 anni fa

Uno dei limiti che trovai all'ingresso del variegato (però estremamente più vitale ed intelligente) mondo del funzionale era l'affidarsi eccessivamente all'istinto, alla progettazione del momento, alla fatica percepita, al 'mi sento' esplosivo.

Sentirsi e vedersi spesso non ha nessuna attinenza con l'essere. L'allenamento istintivo salvo anfetamine, tende, per diretta ammissione implicita (anche se non cosciente) ad essere un allenamento atto a mantenere l'omeostasi.

Come detto altre volte il corpo si sente sano e sicuro se NON cresce troppo. Per questo chi ha sperimentato uno di quegli allenamenti a volume enorme che fanno davvero crescere e cambiare pelle sa benissimo, anzi benissimissimo, che se avesse seguito un metodo istintivo, tutte quelle serie e quel tipo di progressione non l'avrebbe mai seguita.

I metodi venduti a percezione di fatica

Le cose che ti fanno sentire forte

Le cose che ti fanno sentire esplosivo

Tutto ciò che non ti da dei numeri a supporto è assai labile, per cui non spendeteci troppa fiducia sopra. Anche se allenarsi a livello istintivo è assai divertente, però penso che avere risultati lo sia ancora di più.

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PrisonBreak
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(@prisonbreak)
Registrato: 14 anni fa

Parole sante!!!

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TheSir
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(@thesir)
Registrato: 14 anni fa

Giustissimo. Lo dice la parola stessa: funzionale. Deve servire ad un scopo, e la "funzione per" si ottiene esclusivamente con i risultati.
Senza un valido supporto dei numeri non ci può essere risultato qualificabile.

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Ilguista
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(@ilguista)
Registrato: 14 anni fa

misembra un ottimo insegnamento ma scusa l'ignoranza....

calandolo nel pratico.... se io seguo un 5x5... ad esempio lunedì lo porto a termine, la volta dopo aumento di 2kg, in quest'ultima seduta come posso non andare a istinto se non riesco a terminare il 5x5???? cioè il 5x5 sicuramente non lo terminerò e arriverò dove mi fa arrivare il mio corpo... quindi come faccio a spingermi all'intensità giusta?

scusa se mi sono spiegato male ma spero di rendere l'idea

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biro73
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(@biro73)
Registrato: 15 anni fa

Concordo ado, la domanda invece che mi pongo io e' la seguente: Per chi riesce ad andare in palestra 2/3 volte la settimana non sapendo per motivi di tempo quanto durera' la seduta e quale giorno preciso di allenamento sara' nell'arco della settimana cme riesce a periodizzare al 100% ..parlo in ambito fitness,bb,insomma il 70% della massa che popola le palestre.si riesce lo stesso ad ottenere ipertrofia funzionale ?? o cmq ottenere risultati anche minimi che diano trasfert per la disciplina sportiva che pratichiamo??.. ciao grande!

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deadboy
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(@deadboy)
Registrato: 15 anni fa

E adesso chi lo dice ad IronPaolo. 🙂

http://www.fituncensored.com/forums/pure-strength/3269-powerlifting-stile-mcrobert.html

Mi stavo giusto spulciando il forum di fituncensored e leggevo quest'articolo poco prima di entrare qui.
Naturalmente l'autore si è allenato ad istinto, ma facendo tesoro delle sue conoscenze teoriche, perciò è riuscito a gestirsi bene durante l'allenamento, perché aveva la capacità di modificare le cose in corsa qualora fosse stato necessario. Lo precisa lui stesso:

"Quello che è successo è che l’esperienza di anni su questa roba fa si che io abbia assimilato i principi di base e me li sappia giocare senza doverli di nuovo scrivere per esteso. “Istintivamente” io mi alleno sempre così. In ogni ciclo si sale con qualcosa e si scende con qualche altra cosa, per poi scaricare e ripartire. Per quanto tempo? Per “quanto serve”.

Ognuno di noi “istintivamente” o “a braccio” si allena definendo una progressione di qualcosa più o meno definita. Il punto è che i soliti principi spiegano perchè queste progressioni funzionano, ma… questi principi non sono noti a coloro che si allenano.

Per questo, ogni volta, si riscopre la ruota. E per questo, poi, molta gente prende delle musate allucinanti. Perchè il causa-effetto, il prova-e-riprova funzionano ma ci sono dei momenti in cui l’impianto teorico è fondamentale.

Io, ad esempio, per anni ho incrementato i carichi scalando il volume, per arrivare ad allenamenti a % elevate su pochissime ripetizioni. Invece, avrei dovuto scalare le serie mantenendo il volume costante il più possibile. “Istintivamente” mi sembrava che il primo approccio fosse corretto. Adesso le nuove conoscenze cambiano il senso di “istintivo”.

Penso che la cosa sia più complessa di come la descrive Ado.
Il fatto è che ci sono persone che si avvicinano all'allenamento fisico senza avere quel minimo di nozioni base che sarebbero necessarie per capire come allenarsi in modo produttivo e sicuro. Ma il problema più grande è che si preoccupano di acquisire queste informazioni soltanto quando si fanno male o si accorgono che la logica di allenamento seguita fino a quel momento non produce risultati, ma al contrario li sta deteriorando.
E questo vale per tutti i tipi di allenamento fisico, non solo per il crossfit e il funzionale. Per questi due è più evidente, perché sono abbastanza recenti e modaioli.
Il primo nasce dai bootcamp di stile militare tanto in voga negli States e che si vedono fare nelle selezioni per entrare a far parte dei Navy Seals. Il secondo dall'allenamento dei lottatori di MMA, che a sua volta è un ibrido tra il crossfit, l'allenamento di forza del football americano, lo strongman, il fitness, l'aerobica di Jane Fonda e alcune metodiche di allenamento che (come stupirsene) erano già usate in Russia da almeno duecento anni (kettlebell, mazzetta e palla medica). Tutti e due, però, lasciano intendere a chi guarda da fuori in modo superficiale, che allenandosi a quel modo otterrà il fisico e le capacità atletiche di un navy seal o di un campione dell'UFC.
E qui viene il problema. A guardarli da fuori questi metodi di allenamento sono privi di pianificazione. Si può iniziare e continuare all'infinito, non c'è bisogno di programmare nulla. Vuoi cominciare col crossfit? Bene, vai sul sito e comincia col wod del giorno, poi continua così. E via ad allenarsi fullbody e con una tecnica scadente cinque giorni su sette. Vuoi diventare come Chuck Liddell o Randy Couture? Guarda il dvd con lui che ti spiega come ti devi allenare e inizia. Peccato, però, che i marines e i seals non facciano crossfit 5 giorni su sette e che Chuck Liddell non si alleni come nel dvd.
I bootcamp militari sono fatti durante le selezioni o il periodo di addestramento iniziale (in genere 3-6 mesi), per scremare i soldati. Terminata questa fase, durante la quale la media degli infortuni è assai elevata, si passa ad un addestramento specifico nell'ambito della specializzazione militare (es. subacquea) e si abbandonano i bootcamp per passare ad un allenamento di mantenimento della forza generale e di resistenza (le due qualità necessarie in addestramnento e in combattimento).
Gli atleti mma che vedete in tv sono seguiti da preparatori atletici che programmano il loro allenamento in ogni dettaglio, dalla dieta all'allenamento con i sovraccarichi. Quello che si vede nei dvd istruttivi sono solo un'enciclopedia di esercizi o metodiche di allenamento, non vi spiegano come programmare nel tempo la vostra preparazione. Da qui i milioni di post con domande su quando e quanto fare un certo esercizio esotico visto fare sul tubo al campione di turno (quando va bene, quando no è un cogl*one che si è inventato un esercizio di sana pianta) e come conviene integrarlo nel proprio allenamento.
Ricapitolando, se uno ha le nozioni fondamentali sull'allenamento fisico e ha chiari in testa gli obbiettivi che vuole perseguire, allora possiede anche i "numeri" per allenarsi d'istinto, perché, anche senza mettere giù una programmazione scritta, si allenerà in funzione del suo obbiettivo, modificando le cose alla bisogna a seconda delle sensazioni. Quando si hanno gli elementi che ho detto, uno è in grado di pianificare il proprio allenamento anche inconsciamente. Tuttavia, buttare giù uno schema che preveda almeno a grandi linee quello che si deve fare ha molti vantaggi, perché le modifiche in corso d'opera sarebbero minori e le probabilità di raggiungere gli obbiettivi prefìssati maggiori.
Ricapitolando ancora e in estrema sintesi, istinto non è sinonimo di mancata pianificazione.
Questa è la mia opinione.

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deadboy
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(@deadboy)
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Sui lati negativi del crossfit nudo "puro" (quello che ho descritto sopra) ormai ci sono molte conferme. Un allenamento del genere alla lunga porta allo stallo, ad un calo di prestazione e ad infortuni. Se ne è accorta la stessa comunità. Inizialmente il crossfit era un tipo di allenamento che mirava ad aumentare i livelli di forza e resistenza generale dell'individuo. successivamente, però, l'aspetto della resistenza e del condizionamento ha finito per prevalere, soprattutto in funzione dei crossfit games, mentre si è andato trascurando quello della forza. Da qui la necessità di modificare le cose e creare il Maximum Effort Black Box (MEBB), una specie di ritorno alle origini. Una combinazione di metcon e allenamento per la forza, spalmata in una pianificazione di quattro settimane.
Sul sito di Greg Everett ci sono diversi articoli e interventi in merito. Greg ha preferito concentrarsi sul sollevamento pesi olimpico, dedicando al condizionamento solo dei piccoli circuiti finali, di due-tre esercizi, della durata di 5-10 minuti.

Sul MEBB:
1. http://www.cathletics.com/articles/article.php?articleID=39
2. http://www.cathletics.com/articles/article.php?articleID=60

Sulle magagne del crossfit:
1. il commento di Greg del primo link qui sopra
2. http://www.cathletics.com/articles/article.php?articleID=118
3. http://www.cathletics.com/articles/article.php?articleID=53
4. http://www.cathletics.com/articles/article.php?articleID=36
5. http://www.cathletics.com/articles/article.php?articleID=91
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adogruzzaq
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(@adogruzzaq)
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Biro73: non c'è bisogno di allenarsi 5 volte a settimana per programmare. Ovvio 2 volte lo ritengo un pelo sotto l'ottimale, e in quel caso occorre utilizzare metodologie specifiche, però c'è assolutamente modo di strutturare un allenamnto di alto livello, perlomeno sulle 3 sedute.

Ilguista: non so se ho capito la domanda. Però se in una pianificazione alla seconda seduta già non riesci a completare il numero di serie e ripetizioni x il peso indicato, hai sbagliato di brutto la scelta dei carichi. A mio parere i carichi limite vanno gestiti con moltissima parsimonia.
Spesso, spessisimo pianificare vuol pure dire imporsi carichi più bassi, in alcune sedute anche meno volume di quello che si farebbe perchè si deve rispondere ad un disegno più grande e con una vista più lunga.

Ovvio poi che il mio post ha un forte carico provocatorio, per questo leggetelo sotto questa lenta.

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adogruzzaq
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(@adogruzzaq)
Registrato: 16 anni fa

Ciao Deadboy: Paolo RTMSC ha detto più di una volta come il suo sperimentare in maniera 'istintiva' sia stato utile per la sua comprensione delle cose ma non ottimale in termini di allenamento. Anche se Paolo ha scritto così però pianifica eccome, magari si pente, sperimenta, prova, fa il botto, però ti assicuro che strapianifica.

Di fatto, quanti sono come Paolo? Quanti hanno la sua capacità di intelleggere gli eventi? Quanti hanno una storia alle spalle di un 10 e 4 nei 100 metri? Insomma, davvero Paolo non mi sembra l'esempio tipo ottimale e sarebbe il primo lui a dirtelo.

A parte Paolo che c'entra poco in questo discorso, quello che ti chiedo è: con tutti i veri esperti di pesistica e di forza non trovo molto motivo di leggermi le idee di un principiante che a trent'anni si innamora dello strappo e slancio passando dal Crossfit.
La mia non era assolutamente una critica al crossfit, non l'avevo neanche in mente, allo stesso tempo secondo me hai troppa troppa troppa fiducia nei preparatori delle MMA come in questo tizio. Non sono convintissimo che programmino così tanto e così bene.
Al corso FIPL ci sarà un ragazzo che è andato vicino al podio alle olimpiadi di Seul nello strappo e slancio. A me interessa sentire questa gente, piuttosto che l'MEBB o problematiche del genere vicino al mondo crossfit.
Però forse non ho capito cose volevi dire o tu non hai capito cosa volevo dire io, semplicemente che facendo sedute fantasiose ci sembra di aver lavorato tanto anche se in realtà non abbiamo lavorato una sega.

Capita a me ora che mi allenicchio senza obiettivi se non tenermi in movimento e vedo quanto è lontano un buon allenamento di oggi rispetto ad un buon allenamento di quando andavo in pedana. Tutto qua.
Secondo me non la faccio più semplice di quella che è, sono certi ambienti che ci ricamano troppo sopra. Invece uno squat è uno squat e 100 kg sono 100 kg.

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deadboy
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Eh si, mi sa ci siamo fraintesi, almeno tu a me. Oppure mi hai letto di fretta. Perché io la penso esattamente come te in merito di pianificazione.

Tu sei partito dal funzionale e forse il fraintendimento sta qui. Io quando sento parlare di allenamento funzionale vado subito a pensare al crossfit e all'allenamento per le mma, perché è a questi due sport che si deve la diffusione dell'uso dei circuiti e dell'impiego di mezzi di allenamento come sandbag, bulgarian bag, palla medica e mazzetta, che adesso vanno tanto di moda e sono tipici del cosiddetto allenamento funzionale. E' per questo motivo che li ho tirati in ballo.

Bene, nel crossfit non esiste pianificazione. Questo chiaramente, alla lunga, procura solo rogne per chi lo pratica: overtraining, calo di prestazione, stallo, infortunio. Quindi un punto in meno per l'istinto e uno in più per la programmazione.
Nelle mma la pianificazione c'è, ma chi si avvicina a questo tipo di allenamento da fuori e non ha le basi teoriche sull'allenamento fisico in generale e, quindi, non conoscendo i benefici della pianificazione, non riuscirà a cavarne fuori niente di buono. Quindi altro punto a favore della pianificazione.

Alla fine ho detto che chi conosce la teoria e i principi fondamentali sull'allenamento fisico (in generale e nel campo specifico in cui si vuole preparare), riesce a gestirsi anche se fa una pianificazione minima. Chiaro che Paolo ha vent'anni di esperienza con i pesi alle spalle, ma proprio per questo motivo diventa l'esempio perfetto per confermare questo fatto. Perché ha i "numeri" per riuscire a gestirsi. E comunque l'ha detto lui che in quest'allenamento era partito senza uno schema fisso e ha modificato le cose in corsa. Perché non dovrei credergli? Normalmente pianifica, ma quella volta li ha detto che non l'ha fatto, non nel dettaglio almeno.

Detto questo, chi si avvicina da poco all'allenamento fisico, in particolare quello con i sovraccarichi, ha necessità di pianificare il proprio allenamento, altrimenti non raccoglierà nulla. Su questo non ci sono caz*i.

Gli articoli li ho linkati per l'interesse generale, d'altra parte siamo a raw training e l'allenamento a circuiti e il condizionamento sono molto gettonati. Perciò possono tornare utili a chi vuole sapere se il crossfit è perfetto oppure no.

Quanto agli allenatori mma, io ho citato due atleti che sono stati per anni campioni del mondo dell'ufc. Due pezzi da 90 intorno a cui girano decine di milioni di euro solo in sponsor. So per certo che i big hanno dietro un team che cura il loro allenameneto nel dettaglio, perché seguo molto bene quello sport. Molti degli atleti brasiliani che combattono nell'ufc, ad esempio, sono allenati nella boxe dall'allenatore della nazionale olimpica del brasile. Per ogni aspetto del loro allenamento (dieta, condizionamento, forza, arti marziali) hanno un esperto che programma per loro e li tiene d'occhio. Poi c'è chi è più esperto di altri e chi, invece, si rivela una pippa, questo è normale. Ma il loro allenamento è programmato nel dettaglio incontro per incontro, in funzione delle caratteristiche fisiche e tecniche dell'avversario. Questo è sicuro.
Non parliamo di un peso mosca che fa pugilato in Italia, dove girano due euro, ma di persone che combattono in federazioni in cui girano montagne di soldi e dove gli incontri sono visti in diretta da milioni di persone in tutto il mondo.
Forse il punto debole sta proprio nell'allenamento con i sovraccarichi, perché le logiche del body building hanno fatto molti danni in passato, specie negli States. Ma le cose stanno lentamente cambiando anche li. La diffusione del metodo westside (con tutti i pregi e i difetti del caso) sembra avergli aperto gli occhi in materia di forza. Milioni di persone che si sono avvicinate al westside, si sono poi incuriosite sui vari sheiko, smolov, korte, roman e compagnia bella, cominciando a studiare cose più serie delle riviste di BB. Per me è stato così ad esempio.

Oggi mi studio Roman, ma continuo comunque a leggermi i libri pubblicati anche negli USA, perché mi piace tenermi aggiornato su tutto. Non faccio PL o WL, perciò mi piace acquisire informazioni anche sulla preparazione degli altri sport, dal judo al rugby.
Come ho detto altre volte, leggere non significa prendere per oro colato tutto quello che ci passa sotto il naso. Si tiene quello che serve e si butta quello che non va bene.

So bene che non tutti gli atleti mma sono seguiti da allenatori medagliati, ma non posso buttare al cesso le cose solo perché chi le fa non ha vinto delle medaglie olimpiche. Prima preferisco guardarle bene e provarle magari.

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Ilguista
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Beh si chiaro non parloavo di prime sedute della programmazione....il mio era l'esempio di una programmazione con il solo scopo di fare legna, dato che sono neofita e quindi ho massimali molto bassi...
In linea di massima l'idea me l'aveva suggerita deadboy (forse anche più di massima :D)
prendo un peso che ci faccio 10rm pulite.... quindi ci faccio il 5x5 partendo da 5-3-3-3-3 poi 5-5-3-3-3, ecc., questo era all'inizio.
visti i miei bassi massimali, e l'allenamento soltanto coi manubri, adesso per accelerare la situazione faccio direttamente il 5x5, quindi dato che la progressione col carico precedente l'ho terminata, non mi resta che aumentare qualche chilo e riprovare con quest'ultimo il 5x5...e così via quando riesco a terminare il 5x5. ecco quindi qui, non è detto che io lo termini tutto, no?

Scusa ma sono alle prime armi e per me è difficile anche parlarne 😀
Grazie per l'interessamento!

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adogruzzaq
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(@adogruzzaq)
Registrato: 16 anni fa

Deadboy solo una cosa che taglia la testa al toro: se ti appassioni di calcio e di schemi vai a vedere le partite del praticello di gattatico in prima categoria o guardi il barcellona oppure studi le tattiche difensive di Mourino?

Io a questi relativismi non credo, credo che alla fine la forza del marketing sia tale da rendere la merda cioccolato.
Per quanto riguarda la UFC e le MMA in generale, conosco abbastanza bene il mondo dello strength and conditioning per dirti che malgrado la tua analisi sia di molto buon senso la parte della preparazione alla forza è fatta non male, peggio.
Un uso smodato di anabolizzanti e mezzi praticoni per lo sviluppo della forza dominano questo mondo. Programmano, però senza cognizione di causa, semplicemente perchè mediamente (ci sarà qualcuno bravo non ne dubito) non sono assolutamente all'altezza. Concetti base dati al corso Rawtraining o FIPL farebbero saltare il coperchio nel mondo dello strength & conditioning americano. Solo qua non abbiamo il mercato.

Basta vedere i tipi di fisici che hanno (chi ha occhio vede il lavoro lattacido smodato) e confrontarli con i tipi di fisici che hanno i lottatori di grecoromana alle olimpiadi. Non ti credere fanno bodybuilding mascherato, perchè tutt'ora non sanno fare altro. Sono indietro nel calcio in serie A dove abbiamo preparatori atletici eccezionali, pensa te nel baraccone della UFC, dove uno che fa Wrestling WWE diventa campione.

In pratica, tutti gli esperti di forza bravi al mondo (non io, al mondo) stanno cercando di fare piazza pulita di certe forzature nate da certi ambienti. Arrivati ad un punto di competenza come hai tu non vedo la necessità di ficcarci la testa dentro di nuovo, se non per una passione personale, non formativa, però.

Sono contento di averti dato lo stimolo per leggerti Roman, e sono convinto che la disamina storica che hai fatto sia corretta, però credimi perchè ci sono dentro, quando la gente viene a Parma a fare un clinic mi dice: credevo di farmi il culo, invece adesso mi sembra di non essermi mai allenato. Questo era il succo, semplice, del discorso.
Penso che il functional in senso stretto proveniente dalle MMA anni inizio 2000 sia ormai ampiamente superato.

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SimoMi
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(@simomi)
Registrato: 15 anni fa

Belle considerazioni! E grazie a DeadBoy per i link ,li sto leggendo tutti 😀

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adogruzzaq
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(@adogruzzaq)
Registrato: 16 anni fa

Ilguista: adesso non ti resta che cambiare modo di allenarti perchè non puoi andare avanti una vita con dei 5 x 5 serie. Cerca un altro schema di lavoro e comunque, il consiglio è che per possibilità trova anche altri mezzi allenanti.

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deadboy
Post: 1560
(@deadboy)
Registrato: 15 anni fa

Ilguista, nel 5x5 l'istinto non c'è. Stai seguendo uno schema predefinito.
Si parlava di allenarsi senza uno schema pianificato a tavolino prima di cominciare il ciclo di allenamento, ma basandosi quasi esclusivamente sulle sensazioni percepite subito prima o durante l'allenamento. O almeno questo è quello che ho capito io. Ado è così tanto innamorato dei coach russi, che a volte riesce ad essere incomprensibile come la loro lingua madre. 😀

E comunque nel tuo caso non era il 10rm, ma il 5rm. Se davvero hai usato il tuo 10rm meriteresti di essere scorticato e cosparso di sale da capo a piedi. Infine decapitato e bruciato, per impedirti di risorgere.

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