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Insegnamento delle discipline sportive olimpiche nelle scuole

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NakMuay
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(@nakmuay)
Registrato: 16 anni fa

Bel video asama!!! I bambini hanno delle capacità che purtroppo, spesso e volentieri, vengono limitate dalle preoccupazioni dei genitori e degli insegnanti poco preparati, i quali limitano l'attività del bambino per prevenire eventuali danni fisici, insomma c'è la convinzione che il corretto ambiente di gioco sia, come scrive Russell, "risk sanitized" e che la componente formativa sia comunque condizionata da attività "zero risk".

Ma così si finisce per limitare l'espressione della motricità di base del bambino, che come sappiamo ha la naturale tendenza a muoversi, ben vengano attività motorie come quelle esposte nel video.

Il riuscire a comprendere i diversi gradi di "rischio" e di conseguenza ad adoperare delle scelte consone alla situazione aiuta anche a responsabilizzarsi delle proprie scelte. Uno dei miei prof crede molto in questo aspetto e infatti durante un corso ci ha mostrato immagini e video di bambini che si arrampicavano sulle spalliere, quadro svedese, etc dimostrando che cmq imparano a comprendere i propri limiti, fin dove possono spingersi, sanno autocontrollarsi.

Invece quasi tutti sembrano essere fatti di porcellana a detta dei genitori, che dimostrano così anche mancanza di fiducia nei confronti del figlio , che in un certo senso si sentirà "incompetente".

Dovendo dare l'esame di pedagogia del gioco ho dovuto leggere svariati libri e vi assicuro che sono stati strutturati diversi progetti, almeno a livello teorico.

E' proprio questo il problema, le "indicazioni e raccomandazioni nazionali", etc. dettano delle linee guida, ma nel concreto si fa sempre poco, a differenza di altre realtà europee (vedi svezia).

C'era addirittura una norma/decreto/non mi ricordo cosa XD di svariati anni fa che prevedeva, ovviamente su carta, che tutte le scuole siano provviste di impiantistica a norma, io mi chiedo dov'è che sono???

Per quanto riguarda l'argomento principale del topic, si dovrebbe fornire un'educazione motoria polivalente all'interno degli istituti scolastici, dunque giocosport, multisport, etc. così che sia il bambino a scegliere lo sport e non viceversa.

Istituti i quali però dovrebbero essere coordinati con enti e federazioni, così che l'attività possa continuare anche fuori dall'orario scolastico una volta che l'alunno abbia effettuato la sua scelta.

Just my 50 cent.

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enteromorfa
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(@enteromorfa)
Registrato: 13 anni fa

anche facendo finta di essere in un mondo perfetto, con soldi infiniti. Evitando così l'arbitrarietà della scelta degli sport da fare, e facendo finta che si possano scegliere tutti (francamente, perchè ad esempio un'arte marziale dovrebbe essere presente e invece no sport come pallacanestro, rugby, tiro con l'arco, il tanto odiato calcio, ecc. non lo capisco.. ogni sport ha la stessa dignità). Resta il fatto che trovo sbagliato OBBLIGARE a fare sport. Si, va incoraggiato, su questo nessuno discute, ma lo scopo della scuola non è quello, sopratutto in italia, un po' meno in america e da altre parti, dove lo sport si fa a scuola, ma in italia no. Perchè poi fare sport dovrebbe avere influenza sul suo titolo di studio? Per fare l'ingegnere è più importante il calcolo differenziato o 15 trazioni? Quando vai a lavorare se facevi 15 trazioni con una mano non importa nulla a nessuno.

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deadboy
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(@deadboy)
Registrato: 15 anni fa

Enteromorfa, guardare oltre il proprio naso no eh? 🙁
Ma anche di leggere bene mi a che non ne hai voglia.

Solo leggendo meglio i miei interventi avresti metà delle risposte.
Il perché di un obbligo e non di un semplice incentivo mi sembrava evidente, visto che viviamo in un Paese dove c'è chi sostiene che per indurre i cittadini a rispettare la legge bisognerebbe dare loro degli incentivi e non semplicemente minacciare pene di vario tipo.
L'Italia è in bancarotta e il risanamento del Paese passa inevitabilmente anche attraverso il risanamento del sistema sanitario nazionale, che incide sul bilancio dello Stato in modo considerevole.
Sport da ragazzi significa persone più sane fisicamente, con abitudini di vita più salutari, con meno propensione al crimine*, più socievoli, più determinate, con un bagaglio di abilità superiore alla media.
Negli USA e in altri stati questo l'hanno capito da un pezzo ed è per questo che da loro l'attività sportiva è fortemente incentivata e attribuisce crediti scolastici. Non vedo perché l'Italia non possa copiare quello che c'è di buono negli Stati Uniti o nei paesi scandinavi. Non si può mica stare sospesi nel limbo in cui ci troviamo.
Se a qualcuno non piace l'idea che lo Stato gli dica cosa fare, molto semplicemente emigra in un paese privo di ordinamento giuridico, se lo trova.
Fosse a dare retta a te, in Italia non si farebbe nulla, perché ci sarà sempre qualcuno con un'opinione diversa.

Un sistema di introduzione allo sport come quello descritto potrebbe vedere la luce solo dopo una consultazione popolare, che decida per prima cosa se realizzarlo o meno e, poi, indichi nel dettaglio le discipline da inserire e da che grado scolastico.
Solo così. E puoi star sicuro che la maggioranza degli italiani direbbe si e manderebbe a cagare il badminton. Detto questo, è naturale che nelle discipline individuate alla fine verrebbe fuori anche il rugby, pure se non è disciplina olimpica, proprio per le sue caratteristiche morali. Le discipline olimpiche sono variabili, non sono sempre state le stesse.

Queste quelle dei giochi estivi del 2012:
http://it.wikipedia.org/wiki/Olimpiadi_2012#Discipline
Quelle invernali cercatevele.

*l'esempio della scuola di judo di Pino Maddaloni chiarisce bene quest'aspetto: mafia e criminalità organizzata non hanno nessun interesse a che nel sud si risolvano problemi come la disoccupazione, l'abbandono scolastico o il lavoro nero, perché per loro significherebbe perdere la manovalanza che spaccia, ruba, estorce o uccide; significherebbe perdere quel consenso sociale di cui ancora gode in certe zone ("lo Stato non c'è! vivo grazie al lavoro che mi da il capo di turno, altrimenti ciccia!").

Cazzo, non è che li stai mandando in miniera a 6 anni! Li stai facendo avvicinare a uno sport come il judo, la boxe o il nuoto con la scusa del gioco. Sta poi allo Stato, studiando a tavolino il tipo di approccio e la progressione da seguire nell'insegnamento, cercare di fare innamorare i bambini allo sport, qualunque esso sia, e non farglielo percepire come un obbligo, ma come qualcosa di piacevole.

Ce la facciamo ad uscire dal cortile di casa e ad allargare le nostre vedute? Il mondo sta cambiando e nazioni che prima morivano di fame adesso stanno alzando la testa. Non si può restare immobili. Anche noi dobbiamo sforzarci di migliorarci.

In Italia le cose si devono imporre, perché voglia di fare non ce n'è. Troveresti il genitore troppo apprensivo, quello che preferisce mandare il figlio nella scuola di calcio per il grano che potrebbe tornargli in tasca se diventasse un campione, quello che non vuole che faccia lotta perché pensa che sia troppo violenta, ecc.
Fosse per me nelle scuole ci metterei pur teatro e laboratori di cinematografia e scenografia, per dire. Quello dello sport è solo un aspetto, si potrebbero fare molte altre cose.

Perché alle elementari la boxe o un'arte marziale a scelta + il nuoto e il calcio no? Perché quest'ultimo è giocato da tutti gratuitamente nella strada sotto casa, salvi i puffi che hanno dei genitori troppo apprensivi. Judo, boxe e nuoto, invece, richiedono l'iscrizione e il pagamento di una quota mensile, che non tutti possono permettersi.
Queste discipline, inoltre, hanno la variante paralimpica e per i bambini affetti da handicap sarebbero una manna. Le varianti paralimpiche, poi, possono essere insegnate nelle stesse strutture di quelle olimpiche, senza dividere i ragazzi, se non nella postazione, quando necessario. A tutto vantaggio dell'integrazione e della maturazione di entrambi, portatori di handicap e non.
Ho un fratello cerebroleso con un handicap del 100% e solo un anno più piccolo di me, perciò so di cosa parlo. So come funziona la scuola italiana quando si tratta di ragazzi disabili: male nella maggior parte dei casi. Vedi ancora insegnanti di sostegno che vanno a farsi la spesa e lasciano il bambino col bidello, col benestare del preside e del resto del personale scolastico.

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deadboy
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(@deadboy)
Registrato: 15 anni fa

Una riforma di questo tipo dovrebbe essere ragionata con la partecipazione di tutta la popolazione scolastica (genitori, corpo insegnanti, studenti) e con il coinvolgimento dei maggiori esperti in psichiatria e pediatria, nonché con i migliori tecnici e atleti olimpici del Paese. In questo modo si limerebbero tutti i punti critici e verrebbe fuori un progetto con i contropifferi, da integrare naturalmente con una complessiva riforma della scuola.
Ma è un fantamondo, meno di una chiacchierata da bar.

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enteromorfa
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(@enteromorfa)
Registrato: 13 anni fa

a parte il tono.
io le tue proposte le ho anche lette, proprio perchè le ho lette mi faccio quelle domande... mi spiace ma davvero non vedo il minimo senso in quello che proponi.

Basi tutto sulla presuta teoria che l'obbligare la gente a fare sport porti a un circolo virtuoso di miglioramento. questo è nella migliore delle ipotesi una speranza visto che non hai nessuna prova ma solo tante supposizioni. A citare l'america poi ti dai la zappa sui piedi da solo... delinquenza più che qui e tanti che partono di testa per diventare campioni in uno sport e non riuscendoci sprecano la loro vita invece di studiare più seriamente, in compenso non mi pare abbia portato alcun beneficio fisico o al livello di salute...
Poi butti dentro sport come arti marziali con la semplice motivazione che a te piacciono, quindi sono buoni e formativi. anche questo, ma chi lo dice? e quanto sarebbero formativi? il rugby è formativo? e quanto? più o meno del calcio? e perchè non mettere tennis, basket, ecc? Insomma mi pare si spari a casaccio mettendo dentro quello che ci piace...anche perchè non c'è nessuna classifica di "cosa sia più formativo" a te non piace il calcio, forse da piccolo non eri bravo (nemmeno io) e allora ecco che per magia tutti gli sport diventano più nobili del bistrattato calcio..

Bella la perla finale, se non vuoi uno stato che ti obblighi a fare le cose allora cambia paese.. Non mi risulta funzioni così, infatti non esiste stato al mondo in cui c'è l'obbligo di fare sport.Sopratutto non c'è stato democratico al mondo che sia così.. forse magari in corea del nord, sai che bello, obbligato a fare sport per la gloria del grande leader.. Prendi e vai se ti piace tanto.

Chiudo infine con una domanda semplicissima. Al di la di tutto, ti rendi conto che è irrealistico anche solo da pensare vero? e che se davvero ci fossero i soldi (e non ci sono) allora ci sarebbero tipo quei 200-300mila modi migliori di investirli per il bene del paese..

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enteromorfa
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(@enteromorfa)
Registrato: 13 anni fa

aggiungo qualcosa per chiarire il mio punto di vista.

che lo sport faccia bene siamo tutti d'accordo. che lo sport di massa porti benefici alla società, beh mi spiace, ma non c'è alcuna prova. che obbligare a fare sport porti benefici....mah, questo è un volo pindarico.. è chiaro che se non è una scelta ma un obbligo allora anche l'approccio cambia.
Aumenterebbe la salute media? mah, forse se obblighi anche a smettere di fumare, bere e obblighi a mangiare in modo salutare...
la gente sarebbe più socievole? ma chi l'ha detto? non mi pare che chi faccia sport sia più socievole, sopratutto sport individuali..
meno crimine? a 14 -18 anni non c'è verso che tu riesca ad obbligare un adolescente a fare sport.. e il crimine si previene con opportunità di lavoro e di avere una vita bella..non con lo sport. L'esempio che fai di quel judoka, beh, è uno, ha chiuso e il fatto che levasse gente alla criminalità è una tua teoria.. chi ti dice che invece non formava camorristi che menavano meglio?
miglioramento delle possiblità di lavoro?....... zero. anzi, se si perde tempo e risorse della scuola a obbligare la gente a fare sport è facile presumere che ce ne sia meno per quello che la scuola dovrebbe fare, formare culturalmente in vista dell'univ. o creare abilità spendibli nel mondo del lavoro.

aggiungo che quasi tutti i bambini già fanno sport alle elementari-medie.. 2 o 3 volte a settimana.. sport per lo più di squadra che quindi già colmano l'aspetto della socialità, unico elemento che forse può avere ragione d'esistere. Nella maggior parte dei casi è calcio.

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deadboy
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(@deadboy)
Registrato: 15 anni fa

Ma da che pianeta arrivi?

meno crimine? a 14 -18 anni non c'è verso che tu riesca ad obbligare un adolescente a fare sport.. e il crimine si previene con opportunità di lavoro e di avere una vita bella..non con lo sport. L'esempio che fai di quel judoka, beh, è uno, ha chiuso e il fatto che levasse gente alla criminalità è una tua teoria.. chi ti dice che invece non formava camorristi che menavano meglio?

Questa è una perla! Meriterebbe di essere incorniciata. Anche nell'ipotesi in cui io sia il più imbecille del pianeta e il mio fantamondo una stronzata irrealizzabile, questo tuo modo di ragionare ti sega le gambe in partenza, perché dimostra che vivi in un mondo tutto tuo.

Io non ho mai fatto arti marziali in vita mia e da piccolo giocavo a calcio, sport tra i miei preferiti, e il mio sport preferito è il rally.
Lo sport in molti paesi del mondo, dal Brasile agli USA, dall'Italia alla Russia viene usato nelle zone più disagiate del Paese per tenere lontano i minori dalla delinquenza e dargli una possibilità di riscatto. Non sto lì nemmeno a portarti un esempio, perché dopo il commento sull'iniziativa di Maddaloni a Napoli è chiaro che non leggi nemmeno i quotidiani e non perdi un minuto a informarti. Adesso che ho letto la tua risposta capisco che quel commento fatto all'inizio sul "guardare oltre il tuo naso" era azzeccatissimo. Stammi bene.

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Marokun
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(@marokun)
Registrato: 14 anni fa

enteromorfa, va benissimo avere opinioni divergenti, ci mancherebbe, ma non si possono dire cose come: l'eroina fa bene, viaggiare in contromano è lecito, eccetera.
Su questo, almeno, siamo d'accordo?

Ora, c'è ben poco da discutere sul fatto che la nostra società stia su una china fatta di cattiva alimentazione e sedentarietà che porta a un continuo incremento della necessità di cure sanitarie, di ospedalizzazione, eccetera.
Lavorando con le ASL per le valutazioni ambientali, questo è un tema che emerge sempre di più, così come la necessità, chiara, enorme e pressante, di far fare movimento alle persone di qualunque età.
Allo stesso modo è chiaro il degrado della condizione fisica dei ragazzi, fin dalla prima adolescenza. Non sono questioni di cui discutere: basta aprire le statistiche sanitarie.

Da questo punto di vista è assolutamente lecito, a mio parere doveroso, introdurre degli obblighi. Esattamente come c'è l'obbligo dell'istruzione primaria e secondaria (la scuola dell'obbligo, appunto) e c'è l'obbligo di mettere le cinture di sicurezza in macchina.

Non stiamo parladno di nulla di diverso. Dal punto di vista economico, poi, si tratta di attuare un risparmio enorme, non di spendere!
Se rendere un individuo più sano e più capace di curare la propria salute mi costa 10, ospedalizzarlo per trent'anni, farmaci, ricoveri, analisi, eccetera, mi costa 3000.
I numeri qui sono a caso, ovviamente, ma la realtà della cosa è lampante.

Bimbi obesi, quarantenni sfatti, sessantenni da buttar via e cliniche piene sono lì da vedere.
Fagli fare del moto, fagli capire che questo della salute e della gestione del corpo in movimento è una cosa importante per la felicità complessiva dell' "uomo-nel-suo-corpo", e sicuramente qualcosa di buono lo puoi ottenere.

In questo senso il "progetto" di deadboy è di una "banalità" (absit iniuria verbis) straordinaria: è lì davanti agli occhi di tutti, credo che nessuna persona che si fermi a fare due conti possa metterne in dubbio le basi. Poi si può discutere su ogni dettaglio, sulle discipline, sui come e i perchè, ma la sostanza è sotto gli occhi di tutti.

Questo secondo me spiega la reattività di fronte a affermazioni che - concedimelo - sembrano messe lì un po' con il gusto della polemica e del dubbio in quanto tale, che ci sta, per l'amor del cielo, ma suvvia.

Magari possiamo cercare in letteratura gli studi demografici e sociologici più recenti sulla correlazione fra salute individuale e sociale e la pratica dello sport, così abbiamo dei numeri, ma direi che possiamo immaginare i valori già adesso. Comunque d'accordo: facciamolo. Così saremo tutti più consapevoli di quello che stiamo dicendo.

Ognuno di noi parte da una conoscenza di sfondo, da una serie di informazioni che da "per scontate" su cui fonda i propri giudizi. La comunicazione si fa difficile e poco produttiva quando individui con conoscenze di sfondo differenti si confrontano, perchè sono proprio i dati di base a non tornare. Mi sembra questo uno dei casi.
Ok, decostruiamo il ragionamento e andiamo a vedere. 🙂

Non si tratta di "avere ragione", si tratta di non lasciare in giro affermazioni prive di fondamento. Quello è il problema, perchè sono le cose "date per scontate" che fanno danno.
Quello che mi intriga particolarmente è capire come mai, con una conoscenza di sfondo rispetto allo sport come quella che sembra emergere dai tuoi post, tu impegni del tuo tempo su un forum e su topic come questo 🙂
Evidentemente c'è dell'altro, dico bene?

ciao

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Marokun
Post: 831
(@marokun)
Registrato: 14 anni fa

...ogni volta mi rendo conto di non aver ascoltato abbastanza. 🙂

solo che mi accorgo sempre dopo aver scritto, fa niente, mi perdoni, vero?

vedo che il tuo focus non è sul fatto che lo sport faccia bene individualmente, su questo ci siamo, ma sul fronte sociale, e poi la reazione al concetto dell'obbligo.

È corretto?

ok, per quanto riguarda gli effetti sociali vale quanto detto sopra: oggi no, che sono in ferie, ma appena posso cerco un po' di statistiche.

Quanto all'obbligo: tieni presente che l'obbligo di fare sport fino a 16 anni c'è già.
In tutti i paesi democratici del mondo. Si chiama educazione fisica, e infatti se non la vuoi fare devi dimostrare con un certificato medico che non puoi farla. È un dovere, come studiare la matematica e l'italiano. La proposta in oggetto si limita a potenziare questo obbligo. Diciamo verso standard australiani.

Poi è verissimo quello che tu dici, che la cosa va collegata alla diminuzione del fumo (ma mi sembra che questo sia stato fatto, e con ben altra durezza) e all'incremento della qualità dell'alimentazione.
Vedi che diciamo la stessa cosa?

Negli USA, dove la democrazia ha una forma MOLTO diversa dalla nostra, sul fumo hanno fatto una crociata micidiale. Nel 1986, in visita a Tobaccoville, c'erano i cartelli con su scritto "thank you for your smoking". Adesso è vietato fumare nei giardini degli alberghi.
Io non fumo, ma ho visto autentiche aggressioni nei confronti dei fumatori, all'aperto! 🙂

Con il cibo stanno facendo molto più fatica. Ma anche da loro sedentarietà e junk food sono un costo sociale apocalittico.

Noi siamo, strano a dirsi, molto più maturi, e non arriviamo a quegli estremi. Ma siamo anche più conservatori, abbiamo un'inerzia maggiore, nel bene e nel male.
Un piano di risanamento della salute del Paese con più moto, salute e alimentazione corretta.. è tutto qui quello di cui stiamo parlando.

Che dici, si può fare? 🙂

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deadboy
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(@deadboy)
Registrato: 15 anni fa

Ma poi, sta cosa delle violenza che lì c'è più che da noi. Grazie al piffero!
In Italia ci sono 60 milioni di abitanti, lì mezzo miliardo.
Lì vendono fucili d'assalto anche via internet e per acquistarli basta un documento di identità. Se vai in un monte dei pegni, è sufficiente un documento falso. Da noi, invece, per avere un porto d'arma uso caccia o tiro devi fare esami, richiedere autorizzazioni e fare denuncia in questura. E se hai determinati precedenti te lo scordi.
Qui giriamo per le strade tranquilli anche in città dove la criminalità organizzata è ben presente, lì hanno serrature antiscasso in ogni casa e stanno sempre sul chi va là.
Cavolo, basterebbe guardarsi il bel documentario Bowling a Columbine, di Michael Moore per schiarirsi le idee sul perché girino tante armi e ci sia così paura.

http://www.youtube.com/watch?v=F0lDGPQF_P4

Gli rubiamo il buono (campus super attrezzati e avviamento allo sport in giovane età) e gli lasciamo il marcio. Questo significa guardare oltre il proprio dito.

Due esempi di giovani strappati alla delinquenza Tyson e Alì, che hanno cominciato con la boxe a 12 anni, sono andati alle olimpiadi e poi sono diventati campioni del mondo dei massimi. E la boxe ha tenuto lontano dalla strada anche molti italiani: specie nelle zone del Paese più disagiate.
Bisogna davvero portare le statistiche?
Vai un po' a guardare l'attività delle associazioni umanitarie che operano nelle favelas di Rio e conta quante palestre di pesi, boxe e jiu jitsu hanno attrezzato.

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enteromorfa
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(@enteromorfa)
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@deadboy. mi spiace ma parlare con te sembra inutile. oltretutto se devi continuare a usare quel tono, che francamente non mi aspetto da chi ha 37 anni, lascio perdere, non scrivo qui per litigare.

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enteromorfa
Post: 85
(@enteromorfa)
Registrato: 13 anni fa

@marokun
fare si può fare. Ma come dicevo.. educazione fisica è 2 ore a settimana e non è vissuto da nessuno come un "obbligo". Nei vuoi di più che fai? resti il pomeriggio?
amettiamo anche che si possa fare, che non ci siano problemi di soldi, che lo sport si faccia a scuola come negli usa ecc... Però parliamo di obbligare la gente a fare sport, in maniera seria magari. Questo toglie tempo ad altre cose, limita la liberta individuale e può anche peggiorare le prestazioni scolastiche.. siamo sicuri che sia raccomandabile per la società?
andiamo avanti.. obblighi a fare sport per quanto? fino a 18 anni? beh, scusa tanto,ma mi pare che la stragrande maggioranza dei ragazzini faccia già sport in qualche forma fino a 16-18 anni... questo non toglie che dopo smettono. Non mi pare che i problemi di salute affliggano quella fascia di età, ma semmani dai 40 (sparo un po' a caso).. Eppure anche quelli che hanno 40-50 anni nella maggior parte dei casi (uomini) facevano sport da ragazzini.. hanno smesso, hanno preso cattive abiutdini..Sembra che l'aver fatto sport da piccoli non è che gli abbia insegnato chissà cosa. E qui arrivo, chi dice che fare sport da giovani poi crea quel circolo virtuoso, salutistico, di uomini forti fisicamente e mentalmente? mi pare anzi che dopo l'unico "sport" sia guardare la partita... Allora cosa facciamo? obbligo fino a 70 anni?

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deadboy
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(@deadboy)
Registrato: 15 anni fa

Senti entero, io faccio fatica a parlarti bene, davvero, per il semplice motivo che stai argomentando le tue affermazioni col niente.
La nostra vita è pervasa di obblighi stabiliti da leggi e decreti di ogni genere, perciò uno in più non ci farebbe né caldo né freddo.
Per cominciare l'obbligo di fare attività sportiva dalle elementari c'è già e te l'ha indicato Marokun: le ore di educazione fisica. Includere le discipline olimpiche consisterebbe semplicemente nel modificare queste due ore, spostandole magari al pomeriggio. La mattina potrebbero fare altre cose. La normale educazione fisica, quindi, sarebbe sostituita da uno sport vero e proprio, dapprima approcciato in modo giocoso, poi più serio. Serio non vuol dire che li tengo 6 ore a fare sacco o sparring, vuol dire maggiore attenzione verso un qualche aspetto, magari riguardo al contatto col compagno.
Le discipline olimpiche hanno tutte la variante a squadra, non si tratta di sport solo individuali. In ogni caso, poi, di individuale avrebbero ben poco, perché verrebbero insegnate per classi.
Quando poi al migliore stato fisico, questo nemmeno lo discuto. Siamo su Rawtraining, non sul forum dell'uncinetto. Qui il 99% di noi è ben cosciente di quali siano i benefici dell'attività sportiva e del movimento fisico.
Poi mostri proprio di non avere colto lo spirito della cosa: fare approcciare i bambini allo sport in modo giocoso, nel tentativo di farli innamorare all'attività fisica, in modo che abbiano voglia di proseguire da grandi, mantenendo uno stato di forma ottimale e uno stile di vita salutare (quindi zero fumo, dieta equilibrata e possibilmente limitati consumi di alcool e droghe).*
Se io prendo un bambino, lo faccio avvicinare ad uno sport e faccio sì che se ne innamori al punto di continuare da adolescente e fare anche agonismo, lo sto mettendo nelle mani di gente che gli dirà che fumare non è bene per quello che fa, che è necessario mangiare equilibrato, limitare l'abuso di alcool, evitare le droghe e condannare il doping. L'ho detto che si tratta di un qualcosa che andrebbe inserito in una riforma complessiva della scuola. E mi fermo qui, perché si tratta di cose talmente evidenti che inizio a pensare che tu mi stia prendendo per il culo. Detto con tutto il rispetto, eh. 🙂

*E lo dice uno a cui vino e birra piacciono parecchio, specie se vicino ci sono pizza o carne rossa.

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Ceccherini
Post: 193
(@ceccherini)
Registrato: 14 anni fa
educazione fisica è 2 ore a settimana e non è vissuto da nessuno come un "obbligo".

È una materia esattamente come le altre, a me l'hanno chiesta alla maturità. Alcunici hanno preso il debito e hanno fatto i corsi di recupero estivi e ei test all'inizio dell'anno successivo.

Però parliamo di obbligare la gente a fare sport, in maniera seria magari.

Gli studenti vengono obbligati a studiare in maniera seria le supercazzole di Montale e la soap opera ottocentesca di Manzoni. Perché non possono essere obbligati a fare sport?

Questo toglie tempo ad altre cose, limita la liberta individuale e può anche peggiorare le prestazioni scolastiche.. siamo sicuri che sia raccomandabile per la società?

Questo vale anche per Manzoni e Montale, ma non solo. Inoltre, chi ha detto che tutto il tempo libero dei ragazzi debba essere dedicato allo studio?

beh, scusa tanto,ma mi pare che la stragrande maggioranza dei ragazzini faccia già sport in qualche forma fino a 16-18 anni... questo non toglie che dopo smettono

Certo, squadra di pallone dove quasi tutti fumano o in alternativa palestra a forza di leg extension e lat machine. Ti credo che a 18 anni la piantano. L'idea era appunto far fare altri sport in mniera seria.

quelli che hanno 40-50 anni nella maggior parte dei casi (uomini) facevano sport da ragazzini.. hanno smesso, hanno preso cattive abiutdini..

Non tutti. Ma nessuno di quelli che non facevano un cazzo da piccoli fa qualcosa a 40-50 anni.

E qui arrivo, chi dice che fare sport da giovani poi crea quel circolo virtuoso, salutistico, di uomini forti fisicamente e mentalmente?

E chi dice che usare il paracadute riduca i danni da caduta? Sai citarmi uno studio accurato in proposito con tanto di placebo somministrato in doppio cieco? No? E allora non chiedere di giustificare fatti evidenti, almeno a chi ha una vaga idea di cosa sia lo sport.

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deadboy
Post: 1560
Topic starter
(@deadboy)
Registrato: 15 anni fa

Cavolo, io educazione fisica la odiavo. Ma non per lo sport o il movimento, ma perché mi hanno fatto fare le cose più sceme. Di fatto la cosa che facevo più volentieri era il riscaldamento che preparava alla lezione vera e propria, dopodiché mi imboscavo.
Ai giochi della gioventù delle elementari sono arrivato penultimo e non mi ricordo nemmeno in quale prova, e solo perché arrivare ultimo mi sembrava troppo da sfigati e, quindi, ho fatto uno scatto d'orgoglio finale.
Alle medie è andata meglio, perché i professori erano degli atleti appassionati di atletica leggera, quindi sapevano il fatto loro. C'era il giorno in cui ti facevano fare calcio o un altro sport di squadra a scelta (basket, pallavolo, pallamano), e quello in cui ti facevano il culo quadro con piegamenti, pertica, corda, ecc.
Al liceo una tragedia: penso di essere stato l'unico studente della storia del mio istituto ad essere stato presentato alla maturità con 5 in educazione fisica. Parlo di un istituto in cui c'erano palestra attrezzata per la ginnastica (tranne la sbarra e gli anelli), campi da tennis, basket, calcio, basket-pallavolo-pallamano al coperto, tavoli da ping pong e (a 200 m di distanza dalla scuola) pista di atletica leggera in tartan. Bene, per usare questa roba dovevamo fare la guerra.
Se posso riassumere i difetti più evidenti: disorganizzazione, mancanza di insegnanti altamente qualificati, mancanza di un piano calato dall'alto per impedire ai docenti di fare quel che gli girava.

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