Fighters, strength and conditioning - parte 2 - Rawtraining

di Ado Gruzza

adogruzza

Ado Gruzza, emilianissimo (al punto da amare la nebbia), Powerlifter agonista fino al 2005 (discreto ma senza lasciare il segno), diventa in seguito ad infortunio allenatore della squadra di Parma. Convinto sostenitore del "metodo distribuito" convinto sostenitore della necessità della cura maniacale del gesto tecnico per ottimizzare la performance. Ha avuto il merito di portare in pedana moltissimi giovani atleti. Neo papà.
Ado è RawTraining Strength Master Coach.

41 commenti
Marokun dice:

Che spettacolo ragazzi! Mi sento come uno che gli hanno preso la testa e gli dicono: di là, devi guardare di là! 🙂
Devo farlo leggere alla Dani!
Ado, grazie millllissime.

sgangaster dice:

Sono commosso…

franco franco dice:

Ado, secondo te, va bene anche se lo faccio fare a ragazze o atleti con 50 kg di massimale di front? o è meglio far altro?

Debiru Ma dice:

Articolo di sicuro interesse.
Sono un ex pugile dillettante e dà un pò mi stò avventurando su sentieri , per me , poco battuti di allenamento della forza in relazione alla boxe ed agli sport da combattimento in genere , dopo aver acquisto qualche nozione mi sono buttato nell ‘ esplorazione coinvolgendo altri atleti e con risultati interessanti.

Debiru Ma dice:

Il tipo di schema proposto mi sembra più vicino alle esigenze di un lottatore che di quelle di uno striker ( ovviamente la forza di per sè è un requisito più importante nelle MMA piuttosto che nella kick ) questo piano è ” consigliabile ” anche pensando alla Boxe ?
Grazie e Saluti ( a tutta la comunità )

Mathias Mathias dice:

Bellissimi articoli. Grazie Ado.

AlainR AlainR dice:

X Debiru Ma
Lo schema si basa su esercizi multiarticolari che coninvolgono tutto il corpo (Squat, stacco e panca + trazioni e ramatore) sono esercizi base per incrementare forza massimale a livello generale, queste alzate prese singolarmente hanno transfer anche sulle altre, migliori lo stacco e migliori anche lo squat. Si tratta di migliorare i livelli di forza generale agendo sulla componente neurale di questa, “attivando il cervello”. Sono esercizi cha fanno bene sia al lottatore che al pugile così come al giocatore di Football o allo sciatore. Quello che cambierà sarà poi la programmazione dietro.

” Trazioni alla sbarra salita in 5 secondi discesa in 5 secondi SENZA TOCCARE IL PETTO ALLA SBARRA, è biomeccanicamente una stronzata” : Ooooooooooooooooooh, finalmente!XD

Apbo90 Apbo90 dice:

” Trazioni alla sbarra salita in 5 secondi discesa in 5 secondi SENZA TOCCARE IL PETTO ALLA SBARRA, è biomeccanicamente una stronzata” perchè? mi piacerebbe molto conoscere la spiegazione biomeccanica anche a grandi linee. Complimenti per l’articolo, eccezionale=)

adogruzzaq dice:

FRANCO: la domanda è la più complessa della storia (o quasi) e cioè: quanta qualità serve ad uno scaro?

Sicuramente più sei inefficiente a livello neuromuscolare (infatti distinguerei molto chiaramente tra un ragazzo scarso e una ragazza relativamente debole in quanto ragazza) meno serve lavorare in qualità, più servono ripetizioni a parità di scopo allenante.

Però andando nel pratico: se l’alternativa a questi tipi di programma sono robe alla moda, dei 531 di Jim vattelappesca, megacircuiti spomparoli, lavoro a corpo libero (sempre alla moda) o allenamenti seguendo inconcepibili teorie, buone solo nel mondo del fitness, beh, fai sta roba!

Una alternativa per i principianti?

Settimana 1,2 dal 60 al 65% 10 x 5 serie
Settimana 3,4 dal 67 al 70% 8 x 4 serie
Settimana 5,6 dal 72 al 75% 6 x 6 serie
Settimana 7,8 dal 77 al 82% 5 x 5 serie.

1) semplice
2) zero moda
3) efficace.
Non vi fate fottere dalle stronzate.

adogruzzaq dice:

Debiru MA: come noti pure tu, più il contatto è lungo più serve forza massimale.

Pensa al lancio del peso rispetto al baseball: il peso della palla cambia prima di tutto il tempo di contatto. Più lungo nel primo caso=più forza richiesta.

Però la forza è importante anche nel baseball, perchè come dice giustamente Alain aumentare la F permette per trascinamento di migliorare la soglia di attivazione.

Nel mio credo personale, che si distacca nella pratica da ciò che vedo e leggo in giro, la forza è importante dal momento che ti insegna a spingere (o tirare) e non trovo sensato lavorare come hanno sempre fatto TUTTI sulla forza massimale tout court. La forza è un concetto che dovete insegnare al vostro corpo. Non serve fare stacchi pesanti tirati, non serve fare quarti di squat con carichi ultramassimali, serve insegnare al nostro corpo ad imprimere energia.

adogruzzaq dice:

APBO90

il senso di non toccare il petto te lo do a grandi linee anche perchè non ho una preparazione accademica su temi biomeccanici. Ho la fortuna di essere circondato da collaboratori preparati.

Detto ‘da bar’ quando fai le trazioni arrivi a fine corsa, cioè alla massima flessione del braccio con le scapole addotte (col petto in fuori in pratica) per andare a toccare il petto contro la sbarra devi buttare in avanti le spalle, perdendo la compattezza ottimale.

Trovo che sia un errore molto grave che prota a forti stress articolari delle spalle e dei tendini del bicipite senza darne alcun beneficio. Dal momento che si arriva a fine corsa lo sforzo in più per toccare la sbarra diventa un compenso, una forma poco nobile di cheating. Lavorate sempre in completa articolarità, checchè ne dica chiunque, basatevi solo su questa semplice e razionale presa di posizione.

Swarzkopz dice:

Salve a tutti! Di seguito vi posto un grafico che può essere utile [url]https://www.facebook.com/photo.php?fbid=226077587486414&set=a.163172973776876.38524.152026001558240&type=1&theater[/url]

franco franco dice:

ado grazie mille per la proposta per i principianti.

Debiru Ma dice:

Grazie , trovo l ‘ allenamento per gli sport da combattimento tra i più complessi nel dover riuscire a bilanciare elementi ( in accordo con le caratteristiche dell ‘ atleta ) che hanno tutti una forte valenza.Di norma nella boxe dillettantesca la caratteristica più allenata è di gran lunga la resistenza e si tende a fare poco e niente per la forza massimale , nella mia piccola esperienza ( cercando sempre di mutuare la forza massima prodotta in forza esplosiva e di aumentare solo dopo la resistenza ) se si riesce a non perdere mai di vista il gesto che poi si dovrà effettivamente fare nello sport e ci si allena in funzione di quello anche la forza ha un ruolo importante.
Saluti ( ps oggi ho cominciato il programma proposto vediamo come evolve ! )

swarovski dice:

Ado,
sono praticamente certo che a parita’ d’investimento il tuo programma sia quello con il tornaconto maggiore. Spero non sia troppo fuori luogo, ma nel caso di “incontri” settimanali (partite di rugby), basterebbero piccoli accorgimenti o bisognerebbe strutturare un programma completamente diverso? perche’ ho capito solo da qualche anno che le 4 settimane di forza in offseason non servono ad un bel niente, troppo poco e troppo isolate.
Questo programma vorrebbe che dopo l’incontro ed un breve periodo di recupero (1-2 sett.) si riparta da dove si era rimasti ripetendo tutto il ciclo dall’inizio (momentum, uwl, taper) ed ipoteticamente si continui cosi’ a tempo indeterminato?

PrisonBreak dice:

@ Ado:

[quote]Sicuramente più sei inefficiente a livello neuromuscolare (infatti distinguerei molto chiaramente tra un ragazzo scarso e una ragazza relativamente debole in quanto ragazza) meno serve lavorare in qualità, più servono ripetizioni a parità di scopo allenante. [/quote]

Quindi, se ho capito bene più uno fatica ad attivare (e quindi ad alzare i carichi e/o a crescere) e meno lavoro di qualità deve fare!?
Cioè in poche parole deve andare un po’ più verso il cedimento tecnico o questo è sempre e comunque sbagliato?
…è così o non ho capito una cippa?

deadboy dice:

Scusate ma oggi è martedì 17 e c’erano solo 17 commenti. Riprendete pure. 😉

Edo Edo dice:

Ado, tutto una goduria, e alla luce delle mie esperienze passate e del tipo di lavoro che propongo agli atleti in pista oggi, i conti tornano alla grande. Unico rimpianto è aver fatto (ormai anni fa’) pesi e roba che 20 anni dopo avrebbero chiamato ginnastica funzionale, e in maniera esasperatamente lattacida, in funzione del Karate. Si progrediva ma molto lentamente, probabilmente ci si consumava, e i livelli di forza massima quelli erano e quelli rimanevano.

Mi sento di fare un’unica osservazione: se è vero che ovviamente la percentuale del lavoro con i pesi e la forza massima etc. nel totale del proprio allenamento per gli sport da combattimento puo’ essere relativa in base alle richieste di forza specifiche e dei tempi che queste richiedono, c’e’ pero’ da aggiungere che un aumento della forza permette comunque di aumentare sia la quantità di azioni che richiedono minima-media e massima potenza, sia la velocità delle azioni stesse. Mi spiego meglio: un azione di affondo con un pugno per il Karate, o con un affondo per quanto riguarda la scherma, puoi farla da 2-3 metri e ad una certa velocità. Ma se la fai da 3-4 metri e alla stessa velocità, le cose cambiano eccome. Le cose cambiano ancora se di azioni di media e massima potenza (alattacide, più o meno), ne riesci a fare di più mantenendo velocità altissime. Sono capacità, come la velocità, che non lavori solo nello specifico dello sport e che non riguardano più solo i processi di produzione di energia dei sistemi centrali, ma le capacità muscolari periferiche (e nervose), che finiscono per costituire il vero limite dell’azione. Lavorare in maniera intelligente e logica sulla forza, semplifica le cose anche in sport che richiedono meno forza in assoluto. Andare verso la “massima forza possibile alla luce di sè stessi e del proprio sport” è secondo me un imprescindibile presupposto per il miglioramento della prestazione, fosse anche il lancio dei coriandoli. 😀

adogruzzaq dice:

Parto dal Fondo:

Edo, c’è poco da dire, sono daccordo con te!

adogruzzaq dice:

PRISON BREAK: bisogna stare attenti a dire cose che poi la gente legge con semplificazione.
In pratica se hai difetti di attivazione dei lavorare sempre con la qualità come primo punto (questo lo do per scontato) però se punti troppo sull’impulso ti trovi ad essere deallenato.

Se a 80 kg fai 3 ripetizioni esplosivissime a 110 kg hai uno stimolo di una certa magnitudo

Se a 80 kg fai 3 ripetizioni esplosivissime con 90 kg (un carico più che buono) hai uno stimolo di una magnitudo estremamente inferiore.

Se a 80 kg fai 3 ripetizioni esplosivissime con 70 kg (cioè un massimale di circa 90 kg) rischi di avere uno stimolo troppo poco importante per ottimizzare la crescita. Allora ci puoi provare a mettere un 5 ripetizioni (semplifico) mentre quello che fa 110 kg andando a 5 o 6 ripetizioni con quel carico rischia di perdere qualità e magnitudo nella singola ripetizione.

Perdere quindi forza espressa.

Allora, semplificando, qualche ripetizione in più per i principianti, qualche ripetizione in meno per i principianti tecnici ma che sono abituati a pompare.

adogruzzaq dice:

SWAROSKY: Per il rugby, potrebbe essere un programma fattibile, ovviamente occorrerebbe un confronto diretto con chi lo fa. Contando che vedo fare bodybuilding (nel football coi miei occhi ma temo che lo vedrei anche nel rugby) 3 volte a settimana con pompaggio puro, ripetizioni stiracchiate e assistite, credo che sia una carta da provare.
Anche perchè credendo nella forza ASPECIFICA come ho detto spesso sono abbastanza convinto che le metodiche tra sport non cambino in maniera tanto radicale, cambiano i volumi.

Occorre provare, in particolare nella fase del lavoro lento, che farei in off season perchè potrebbe imballare un poco. Però forse, magari forse stimola. Ditemi voi!

La pianificazione: per semplificare per me lo schema dovrebbe essere sempre quello. Però non tanto ripetendo gli stessi allenamenti ciclo dopo ciclo, quanto mantenendo le stesse logiche coem struttura di base.

Secondo me (sono di parte non ci piove) meriterebbe una provata!

swarovski dice:

grazie per la risposta.
erano domande a me utili per poter dare consigli validi ad alcuni giocatori che seguo in via di amicizia.

adogruzzaq dice:

Piuttosto tu, se hai risultati cose da limare o qualunque feedback ne sarei molto interessato. Grazie

@Ado: Domanda decontestualizzante: una simile programmazione sulle dodici settimane, al di fuori dell’allenamento per le arti marziali, ma nell’ottica dello sviluppo della forza e stop, ci sta? Magari anche con lo scarico e il test massimale alla fine?

adogruzzaq dice:

Senza andare troppo nello specifico ci sta, anche perchè non me la sono inventata: ho semplicemente preso una pianificazione media dell scuola distribuita sovietica usata nella pesistica olimpica. Se prendeste un piano completo di Sheyko alla fine trovereste tra le righe queste 3 macro fasi. La seconda e la terza sono nettamente distinguibili.

PrisonBreak dice:

Ado:
ok, capito il concetto e forse ho capito di far parte della categoria con problemi di attivazione. Al tal proposito, quindi ti faccio un ultima domanda:

Volendo eseguire per intero il tuo programma Max.75.50,MAV ecc…in ottica aumento della forza sui tre big…modificandandolo un po’ (se me lo concedi) per cercare di migliorare l’attivazione potrebbe andare questa idea:

– Max,75,50

I serie: cedimento tecnico
e poi si procede normalmente

2 sedute a settimane a fondamentale.

– MAV5

eseguire un normale mav, ma al posto del 3×3 di ritorno eseguire un 5×3 serie o addirittura un 3×3 con 5” di fermo isometrico nel punto criciale dell’alzata.

– Vo_Bo invariato

Secondo te può andare una programmazzione del genere o meglio un Mav Advanced o questo ultimo tuo schema?

adogruzzaq dice:

Sinceramente non vedo grandi differenze, anzi mi sembra che fare un 3 x 3 dopo il mav ‘aggravato’ da difficoltà sia un peggioramento.

adogruzzaq dice:

Forse il mav advanced preso com’è può essere uno stimolo più interessante. Oppure il lavoro proposto su ipertrofia funzionale su http://www.accademiaitalianaforza.it mi sembra una evoluzione più interessante, rimanendo sempre sulle mie cose.

swarovski dice:

ciao ado,
uno dei ragazzi deve operarsi ai legamenti della caviglia appena si decide e sara’ fuori uso per parecchio, l’altro lo vedo solo d’estate perche’ studia in galles.
Comunque ho stretto una buona amicizia con filippo bianchi che ha aperto una palestra qui a lugano ed anche se con un passato BB lo vedo propenso a spingersi oltre i soliti schemi per proporre una preparazione strength e conditioning seria. Spero di poterti dare dei riscontri significativi un giorno non troppo lontano.

animadverte animadverte dice:

Interessantissimo articolo come sempre.

Anche fuori dal contesto fighters, quanto può esser lunga la prima fase?

ha senso protrarla fin quando la tecnica è veramente acquisita?
nel senso che 4 settimane possono non esser sufficienti ad interiorizzare il gesto. ha senso passare al lavoro successivo?

oppure, al contrario, allungare troppo un programma dalla difficoltà aggiuntiva come la prima fase (pause, tempi…) porta solo a stagnare?

PrisonBreak dice:

Grazie Ado, gentilissimo come sempre.

Angelo Nero dice:

Scusate ma quanto devo recuperare tra una serie e l’altra?

Ceccherini dice:

Ado non dà praticamente mai dei recuperi fissi, dice di recuperare quanto basta per non essere affaticati nella serie successiva, ma non troppo, altrimenti si perde concentrazione.

Dai un’occhiata ai commenti dei suoi primi due articoli per leggere direttamente la sua risposta a questa domanda.

Angelo Nero dice:

Ah scusate non lo sapevo…come si chiamano i suoi primi articoli?

Ceccherini dice:

[url]http://www.rawtraining.eu/metodi-e-programmazione/l-approccio-realistico-all-allenamento-della-forza-nell-atleta-natural/[/url]

[url]http://www.rawtraining.eu/metodi-e-programmazione/come-allenarsi-con-i-pesi/[/url]

Se non li conoscevi, leggili bene, soprattutto il primo.

TheIron TheIron dice:

bellissimo articolo!

Cigano Cigano dice:

ragazzi ma quando si usa il Metodo momemntum force gli altri esercizi da scegliere oltre a squat e panca piana bisogna eseguirle con lo stesso metodo ??? e come proponete di alternare gli esercizi ? grazie

Ossosacro Ossosacro dice:

Ado ti ringrazio molto per aver tentato questo approccio e mi piace come sempre la filosofia con la quale ti relazioni allo sport (entusiasmo, voglia di condividere, passione e tanto cervello sintonizzato correttamente) però ci vedo alcune inesattezze nel tuo articolo.

Come qualcuno ha già fatto notare va sottolineato un punto che intuisci ed al quale dedichi troppa poca attenzione : ogni arte marziale (AM) o sport da combattimento (SDC) ha le sue esigenze.
Cercare di mettere queste esigenze sotto la tettoia di un unico allenamento con qualche piccola variazione è secondo me sbagliato.
Dici, per esempio, “Se fate Kick Boxing in semi contact questa fase può benissimo svilupparsi con 2 sedute di mezz’ora alla settimana” sorvolando sul fatto che probabilmente parli di KB light e NON semi contact (qui altra inesattezza : semi contact è in pratica point fighting, il contatto quasi non esiste quindi la forza proprio non serve..ma manco in light contact serve forza visto che le tecniche si portano ma non si affondano –qui si usa esclusivamente velocità), secondo me non è sufficiente liquidare il discorso così. Hai fatto un nobilissimo e per quanto mi riguarda lodevole passo nella direzione giusta (da esperto di pesi valutare l’allenamento per chi fa AM/SDC) ma bisogna fare di più!
È necessario vedere caso per caso quali siano le esigenze di ciascuna categoria (perlomeno) di AM/SDC (cominciare dalla suddivisione anglosassone grapplers e standup fighters/strikers).

Un’altra cosa che secondo me sottovaluti forse per mancanza di esperienza specifica, è il discorso della variazione di peso ergo categoria.
Generalmente negli SDC si fanno sforzi ENORMI per mantenere la categoria, perché si tende a cercare di rientrare in quella più bassa possibile (per ovvi motivi), roba che nonostante le diete non è raro vedere atleti due ore prima del termine ultimo valido per la pesata, correre come matti, saltare la corda e quant’altro con la tuta di plastica addosso, per spremere ogni singola goccia di umidità dal corpo e ”fare il peso” (si parla di ragazzi che devono scendere magari di 600gr/1kg e non hanno un gr di grasso addosso).
DOPO reintegrano con soluzioni saline ed acqua. Folle? Sicuro ma è la realtà delle gare.
Quindi, mettendo su massa magra è una pia illusione che semplicemente affidandosi alla dieta si mantenga il peso.
Questo NON significa “evitare i pesi” tout court ma essere consapevoli e valutare tale variabile quando si prendono decisioni circa l’allenamento.

La stance “rilassata” non si impara in sala pesi, non è allenabile con la ghisa, ma è un mix di tecnica ed esperienza. È solo tramite la tecnica che si impara a portare correttamente un colpo ed è solo tramite l’esperienza che si acquisisce tale tecnica come cieco automatismo che consente il massimo relax corporeo pur nella tensione muscolare, combo che permette di portare i colpi come una frustata micidiale (palla di ferro all’estremità di una catena).

Una domanda poi che nasce da osservazione/esperienza diretta e considerazioni : a parità di tecnica (e senza trascurare il cardio), personalmente ritengo che l’allenamento della forza assoluta, sia la via migliore per devastare l’avversario nel ring (full contact).
L’idea è di trasferire la massima quantità di energia al bersaglio nel minor tempo possibile e poiché la velocità vien presto allenata con gli esercizi tecnici, non resta che moltiplicare la forza assoluta per migliorare il risultato dell’equazione.
Mi pare di capire che per te la questione sia molto più complessa e non riesco a comprendere se io semplicemente do per scontato l’effetto allenante degli esercizi tecnici laddove tu ritieni sia necessario uno stimolo in sala pesi (quindi non mirato esclusivamente alla forza assoluta).
Qualche spiraglio si è aperto leggendo le risposte che hai dato ad alcuni commenti (in particolare : “insegnare al corpo a generare e trasferire energia” penso che sia l’essenza della questione), ma non sono ancora certo di aver ben capito questo aspetto.

Ci sarebbero altri punti discutibili ma credo di aver già rotto i maroni a sufficienza : il tutto si riduce ad una sensazione, forse non sono abbastanza intelligente e colto e pur avendo una certa esperienza sia in SDC/AM che in sollevamento pesi leggendo questo articolo ho avuto la sensazione che mancasse di chiarezza, che ci sian troppe righe dedicate ad accennare argomenti di cui forse hai preferito tralasciare approfondimenti per intelligente modestia (sai di cosa puoi parlare e di cosa no).
Spero tanto quindi che avrai voglia di continuare ad approfondire perché son sicuro che ci sonno tantissimi appassionati (lo hai visto tu stesso) come me che son costantemente alla ricerca di input intelligenti per allenamento specifico per SDC/AM.

Ciao!

reaper dice:

ciao a tutti per cigano mi sono chiesto anche io la scelta degli esercizi io ho cominciato con: squat , panca ,trazioni agli anelli ,parallele , rematore manubrio .

se qualcuno volesse “aggiustare” la sequenza o gli esercizi ben venga

kyubi kyubi dice:

Ciao a tutti, ho dei dubbi.
“Stacco da terra tecnico in 5 secondi al ginocchio e chiusura, valanghe di questo”
Non capisco come eseguire questo esercizio di 5 secondi al ginocchio qualcuno me lo potrebbe spiegare?
Poi volevo sapere se è meglio integrare questo allenamento di tre mesi nei miei allenamenti normali o se otterrei piu risultati focalizzandomi solo su questo allenamento per tre mesi.
Grazie a tutti.

Lascia un commento

immagine pubblicitaria per la guida definitiva al functional training