Crossfit European Regionals 2010 – Halmstad: Cronache dall'inferno - Rawtraining
di Ernest Briganti
Poche storie, sarà una battaglia: i 60 migliori atleti di tutta Europa, un unico obiettivo. L’accesso alla finale dei Crossfit Games 2010.
Solo i primi 3 classificati tra gli uomini e le donne avranno diritto a volare oltreoceano.
Tutti però si porteranno a casa un vero tesoro: dei nuovi amici, un’esperienza grandiosa e la consapevolezza di essere parte di un movimento unico, qualcosa che sta travalicando i confini della dimensione sportiva, una rivoluzione culturale.
Unici italiani in gara, il sottoscritto e Federico Biasetti di Crossfit Parma. Ce lo siamo guadagnati col sudore questo posto.. ed anche con un po’ di fortuna!!!
All’aeroporto di Bergamo seduto di fronte al gate, noto uno zaino Under Armour dondolare dalle spalle di un gorilla che si divora un paio di muffin al cioccolato bevendo caffè: ecco Federico Biasetti! Ai Sectional di Milano non avevamo avuto occasione di parlarci, ma la cosa bella delle persone che praticano Crossfit è la comunanza di uno splendido sentimento cameratesco. Quello che puoi provare solo quando hai condiviso la stessa lotta.
Giunti ad Halmstad, Svezia con un giorno d’anticipo abbiamo fatto il nostro primo ingresso all’Eleiko Center. Se non lo conosci, sei la cospetto della Ferrari del weightlifting, e visitare il centro è stato a dire poco emozionante: la perfezione tra barbell e plate, corsie per lo sprint indoor… semplicemente fantastico!
Ci hanno dato il benvenuto e subito si sono mostrati orgogliosi del loro nome mostrandoci l’azienda ed i rigorosissimi test che devono subire le loro attrezzature prima di essere immesse sul mercato: 1500 kg di applicati in più punti per testare le possibili aree critiche. Giuro che sembrava tutto più leggero, anche le prove che ci attendevano all’indomani, dopo aver visto a cosa veniva sottoposto quello che io considero l’archetipo della pratica della forza: il bilanciere.
Il tempio
La prima notte in albergo passa veloce e, come sempre alla vigilia di un evento importante, dormo poco. Fuori fa freddo. La colazione viene servita alle 6.30 ed il personale dell’albergo mi guarda stranito nel vedermi aggirare per la hall quando ancora frutta, uova e pane da tostare devono essere portati in tavola. Io mi servo solo una abbondante tazza di caffè nero, di certo non ho bisogno di svegliarmi, ma quel sapore mi conforta: tra poco inizia la battaglia..
WOD 1
15 minuti a disposizione per eseguire 2500 metri di corsa su percorso misto e il maggior numero possibile di clean&jerk con 70kg. Vince chi ne fa di più.
Sveinbjörn Sveinbjörnsson
Io e Fede siamo nella prima batteria, 8.30 del mattino, freddo, pioggia battente e nuvole che si trascinano veloci in un cielo basso. Tutti sono tesi, in giro c’è poca voglia di scherzare.
Io vengo dal dechatlon, peso 100 kg e sono uno sprinter, un saltatore, un lanciatore: mi guardo attorno pensando ai 15′ di agonia che mi aspettano e, mentre i giudici spiegano le loro cazzo di regole, mi domando: ma io cosa ci faccio qui?
Nel Febbraio del 2008 ho preso in mano un kettlebell per la prima volta, una vera epifania! Da quel momento per me è iniziato un lungo cammino alla ricerca delle mie debolezze, una su tutte: la resistenza. Questo fino a quando ho scoperto il Crossfit, circuiti nei quali il limite, i tuoi limiti sono nemici da abbattere, con chirurgica ferocia ed una volontà d’acciaio.
Da buon decatleta so cosa mi aspetta perché è ciò che ho sempre adorato: essere bravo in tutto, l’essenza delle prove multiple.
Sono 15 fottutissimi minuti, ma volano via in un amen.
Il mio score è di 8’22” nella corsa e 21 ripetizioni nei sollevamenti.
Non chiedermi come ho fatto a correre così veloce perché non lo so! Giuro! So solo che avevo delle lepri davanti che pesavano 30kg meno di me e che andavano dannatamente forte!!! E qui ho commesso il mio primo errore: nessuna strategia di gara.
Infatti avrei potuto fare un numero decisamente superiore di alzate se mi fossi gestito meglio; inoltre ho capito perché tutti i miei colleghi crossfitter restano sempre a torso nudo. Pensavo fosse un vezzo, in realtà ti aiuta a diminuire quella sensazione di soffocamento e migliora la dispersione del calore. Arrivando dalla corsa outdoor, dopo pochi passi dentro il centro diretto al mio bilanciere, sentivo una garrota intorno al collo con tanto di narcos colombiano che tentava di strangolarmi… puoi immaginare quando ho iniziato i C&J.. Back to hell..
La prova è appannaggio di Sveinbjörn Sveinbjörnsson, il fortissimo atleta a capo dell’altrettanto coriacea compagine islandese, è evidente che la loro terra offre pochi svaghi, sono tutti fortissimi ed incazzati neri durante le prove.
WOD 2
E qui viene il bello.. per chi ama l’inferno s’intende.
20 chest to bar
20 box jump
20 toes to bar
100 metri di overheadcarry con 80kg
20 toes to bar
20 box jump
20 chest to bar
Vince chi fa segnare il miglior tempo.
Forse sul monitor le parole scritte non rendono troppo bene l’idea, ma credimi, questa prova è stata concepita semplicemente per decimare il campo di gara.
Se vuoi, togliti la curiosità e prova ad eseguire soltanto i primi tre esercizi, no rest cioè senza alcun recupero tra l’uno e l’altro, e poi vedi se riesci ancora a mettere bene a fuoco le parole sullo schermo..
Alla fine delle prime 60 ripetizioni tutto ok. Mi sento leggermente affaticato, ma sono bene come gestire questa condizione fisica. Alla Cross Gym è ordinaria amministrazione.
Mi dirigo al bilanciere per i 100m di overhead carry.
Non sono da eseguirsi tutti di fila ma di dieci metri in dieci metri, il che significa spararsi 10 clean&jerk con 80 kg dopo che sei rimasto appeso alla sbarra per qualche minuto. Oltre ovviamente alla camminata vera e propria. ‘Sti bastardi di giudici!
Al quinto tragitto la presa mi fa ciao ciao e se ne va. Bene, basta alzate olimpiche. Ora diventa una questione di nervi, con alzate e movimenti da tecnica superslow!!
È letteralmente impossibile sradicare da terra in modo esplosivo quello stramaledetto bilanciere perché mi si aprono le mani!
In pratica, uso il bilanciere come un rasoio da depilazione facendomelo strisciare su tutto il corpo. Tutto il paradiso assiste alla sua bestemmia.
In qualche modo riesco a portarlo al petto e poi a distendere le braccia in overhead. Dieci metri di camminata,
Tutta questa agonia ancora per cinque volte.
Per la prima volta non è il suck la sensazione ad accompagnarmi durante la prova, non sono in debito d’ossigeno. Non mi sembra di stare per morire, nessun affanno, niente di tutto questo.. Semplicemente mi sono sento svuotato ed improvvisamente privo di energia.
E mancano ancora 60 maledette ripetizioni da fare! Non ci voglio nemmeno pensare.
Allora via con i 20 toes to bar..fatti, 20 box jump fatti!
Chiedo il tempo al mio giudice: 15’24”, e penso: “Okay Ernest, mancano solo 20 ripetizioni ed hai finito con un buon tempo”.
In condizioni normali mi servirebbero qualche decina di secondi per fare 20 chest to bar.
Ma ora non mi bastano più di cinque minuti. Hai presente un grosso cane inferocito alla catena e non libero di muoversi? Ecco come mi sento, un animale pieno di rabbia. Avrò fatto almeno 40 maledettissime trazioni. Tutte no count! Il giudice non me ne conta valida neanche una. Il petto non tocca la sbarra. La mia catena è troppo corta. La mia catena è la presa.
Non ne ho più, e gli ultimi centimetri necessari a toccare la sbarra con il petto sembrano metri.
Ci provo fino all’ultimo secondo, senza mollare mai, ma la mia gara finisce qui. Non sono ammesso al terzo WOD.
Questa esperienza mi ha insegnato molto, a 34 anni ho ritrovato emozioni che credevo di aver lasciato sul tartan insieme all’atletica. Mi sbagliavo. Questo sport non ha rivali nell’ambito delle prove multiple. Mi sono divertito come un bambino
Ho gareggiato con i migliori ed ho conosciuto Mikko Salo, campione del mondo di Crossfit! Quest’uomo è un alieno.
Solo vederlo in allenamento è qualcosa di fenomenale, una vera macchina da guerra. Ed io ho avuto la fortuna di parlargli a lungo e di ascoltare i suoi consigli! Gente semplice che ama lo sport, misurarsi con i propri limiti. Ecco ciò che siamo.
Mikko Salo
Il vincitore del secondo wod è l’americano Blair Morrison di Crossfit Ramstein, già finalista mondiale con il 7° posto negli State lo scorso anno. Il nostro marine presta servizio presso una base NATO nel New England e quindi partecipa alle finali europee
Ma i Regional continuano per i migliori 30. Scusami, l’inferno per loro non è ancora giunto al termine. Ecco come:
WOD 3
run 400m
3 round di 15 power snatch 50kg + 35 double under
run 400m!
Blair Morrison
A mio giudizio, questa è la prova più difficile. So che può sembrare una passeggiata in confronto alle altre, ma chi ha provato i 400 metri a livello competitivo sa di cosa parlo. In atletica sono chiamati “il giro della morte”, l’accumulo di lattato su questa distanza è spaventoso e qui ti tocca farli ben 2 volte, con un simpatico intermezzo.. Prova velocissima e devastante come è giusto che sia: si devono selezionare i migliori 16 atleti per l’accesso all’ultima prova.
Ancora lui! Blair Morrison si aggiudica la prova: leggero, veloce e fortissimo.. Che razza di atleta!
WOD 4
5 round for time:
5 deadlift 120 kg
20 lateral jump + burpee
Si tratta di un must per il Crossfit, è una prova durissima dove il suck regna sovrano sin dal primo round.
Richard Vanmeerbeek vince la prova e si guadagna il terzo posto assoluto con la conseguente ammissione alle finali mondiali. Grande atleta, un esempio di educazione e serietà sul campo. È stato inesorabile durante il wod, sia Blair che Sveinbjörn sono partiti veloci, troppo veloci per una prova come questa. Richard apparentemente più lento, sembrava stesse facendosi una passeggiata sul lungomare, invece con una tecnica impeccabile fino alla fine e ritmo costante gli ha stracciati. Queste sono le sue armi.
Richard Vanmeerbeek
Si sono dunque guadagnati la finale i 3 più forti:
1 – Blair Morrison
2 – Sveinbjörn Sveinbjörnsson
3 – Richard Vanmeerbeek
Il CF è uno sport spettacolare, ti porta ad essere un atleta completo e bla,bla,bla,bla..
Tutte queste cose probabilmente le hai già sentite, lette e viste e magari ti è venuta anche una dannata voglia di metterti alla prova.
Beh allora c’è un’altra cosa che devi sapere: il Crossfit è un progetto a livello mondiale con un impatto spaventoso sulla cultura sportiva delle persone.
Per quanto riguarda le competizioni devi solo vederne una per innamorartene. Il clima sportivo, la correttezza, il cameratismo, l’esaltazione, tutti che incitano gli atleti..
È vero, il wod è una battaglia, ma appena finito ci si abbraccia e si scambiano consigli e pareri, niente federazioni politicizzate e mafie varie, niente puzza sotto al naso per gli atleti ed i coach migliori, il valore di ognuno si misura sul campo: dimostra il tuo valore e la comunità lo riconoscerà. Questo è vero sport…
Ah l’anno prossimo conto di bastonare per bene un po’ di atleti. La preparazione sarà durissima, ma vuoi sapere una cosa? Ne vale la pena.
ernest
Ernest Briganti,
laurea in Scienze Motorie e studente di Psicologia e Scienze tradizionali Indovediche.
Certificato RKC, IKFF, CROSSGYM FT, CROSSFIT.
Ex-dechatleta agonista per la Snam , recentemente innamoratosi del Crossfit, integra questa metodica con le sue conoscenze di kettlebell training, olympic lifting e preparazione su pista. Il sapiente intreccio di tutto questo insieme a solide basi di psicologia prende il nome di metodo BHT.
Il BHT è un progetto che mira al risveglio delle qualità latenti nell'uomo moderno ed a una totale trasformazione psicofisica dell'individuo.
www.brigantihardtraining.com
Perché usiamo i kettlebell? 14 Giugno 2010
17 commenti
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Cosa si può dire è un articolo bellissimo….se devo essre sincero la prima volta che ho visto questa disciplina ero un pò diffidente….ma adesso più vedo video più leggo informazioni più mi viene voglia di provare….ma toglietemi una curiosità….la preparazione atletica che c’è dietro questa disciplina sarebbe manna dal cielo per giocatori di football basket rugby e tutti gli altri sport?giusto…complimenti ancora al’autore dell’articolo….
Great!
Sono le 9:50 e mi trovo seduto su una diavolo di sedia in aula studio a tentare l’impossibile per un esame di splancnologia&neuroanatomia da dare domani. Leggendo quest’articolo ho avuto la sensazione di essere “intrappolato”. Ho una voglia demoniaca di schizzare via ed andare ad allenarmi, ma a quanto pare dovrò accumulare sino a domani pomeriggio. Con questo articolo hai messo in luce degli aspetti meravigliosi del crossfit trasmettendomi una specie di brivido adrenalinico.
P.S. non riesco a vedere tutte le foto
ottimo articolo maestro!
Grande Ernest. Un articolo intriso di passione, impegno e voglia di emergere. Hai avuto fegato ad andare nella tana delle tigri e ti sei comportato da eroe lottando fino all’ultima ripetizione, fino all’ultimo minuto, fino a che il tuo cuore è riuscito a starti dietro. Complimenti sei un atleta ed una grande persona. Umberto
Grande Ernest !!! Bellissimo articolo … sei riuscito davvero a catapultarmi nell’atmosfera della gara e a trasmettere parte della passione incredibile che permea questi eventi … complimenti per l’articolo e per l’energia !!!
Ciao Uomo,
veniamo al punto: preparazione 2010-2011.
L’anno prossimo devi essere una belva in gara, quindi nessuna pietà verso i tuoi punti deboli.
Perché sono quelli a fregarti, sempre.
Iniziamo a parlare di preparazione e distruzione dei tuoi limiti.
Te la butto lì: inizia a bestemmiare, perché ti obbligherò ad allenarti come uno strongman! Ti renderò fat anche il manico del cucchiaio che usi per fare colazione!
Una cosa posso dire a tutti: se potete andate a vedere un evento CF. Se siete dei pazzi scalmanati, partecipate ad un evento CF.
Troverete ciò che avete perso da tempo: quella gioia crudele e pura di quando, bambini, giocavate per il puro piacere di farlo.
Allora Uomo, iniziamo a buttare giù un programma di allenamento. 🙂
La discussione è aperta
@RogerTractor: le tue parole non potrebbero essere più azzeccate. La metodologia CF è una vera e propria manna dal cielo per molti sport. E’ incredibile come in moltissime discipline la preparazione atletica sia ancora legata a vecchi schemi preconfezionati che si ripetono anno dopo anno, indipendentemente dai soggetti da allenare. Le prove sono sotto gli occhi di tutti: Federico Biasetti è il preparatore atletico del Noceto Rugby, nell’ultima stagione i suoi ragazzi hanno intrapreso il CF come metodologia. Questi sono i risultati: playoff vinti e passaggio al campionato Top Ten!!!
@ Silent:……ti aspettavo……
Come ho già scritto nei post dell’articolo di Adam Farrah, ogni preparazione deve essere incentrata sullo sviluppo della forza.
E qui la tua sadica preparazione potrà trovare libero sfogo perchè avrò almeno una decina di movimenti da programmare tra Olympic Lifting, Powerlifting e Gymnastics, senza contare la corsa….
Parliamo di 10-12 allenamenti settimanali di cui almeno 4 dedicati alla corsa.
OL da allenare: clean&jerk, snatch, clean, power snatch,power clean e OHS
PL da allenare: deadlift e squat
Gymnastics: per questi magari mi trasferisco un mesetto a casa dei Bartendaz!!!
Run: 5K-7,5K – ripetute lattacide – lavori speciali con vest,sandbag,prowler etc
Hai abbastanza variabili da coordinare oppure ne desideri qualcun’altra: ring skills, rope……
Ragazzi, forza per forza, se mi mettessi a correre 2,5k in 8 minuti e mezzo, dopo (a parte che faccio fatica in bicicletta a fare un tempo così) per mettermi a fare delle girate mi ci vuole un kg di anfetamina (o qualsivoglia droga stimolate).
Complimenti per la performance atletica.
In generale chi fa agonismo mi piace, perchè tra parlare e fare c’è di mezzo il mare. Anzi l’oceano.
Solo facendo agonismo capisci, nel tempo, come occorra specializzarsi e lavorare in maniera pragmatica e poco “cool” alle cose. Anche se il CF è lo sport apparentemente meno specializzato che esista, in realtà sfruttate sistemi energetici molto precisi che richiedono un condizionamento pazzesco.
Sono convinto che tra 10 anni i livelli di quelli che oggi vincono basteranno appena per il penultimo posto. Perchè uno sport cresce e si evolve in maniera pazzesca. Per il powerlifting è stata la stessa cosa.
L’unico limite per cui ho qualche dubbio su un uso smodato nella preparazione atletica è che ha un ovvio limite nel reclutamento delle MU, per ovvi motivi. Che poi è anche il motivo per cui a Pyrros Dimas verrebbe un infarto secco a fare una gara di Cross Fit malgrado sia decisamente “fit”.
Però se pensiamo che nel rugby, anche in top ten in alcuni casi (uno dei miei ci lavora, e glistanno venendo i capelli bianchi a 24 anni) fanno BODYBUILDING come preparazione fisica, questo è un deciso salto in avanti. Come tutto va razionalizzato e non sposato come bibbia. Ma questo vale anche per il sollevamento pesi olimpico, il powerlifting, o il dottore che ti dice di fare nuoto se hai la scogliosi.
Complimenti ragazzi, mi avete fatto voglia di andare a correre.
Cacchio mentre scrivevo la frase, mi è già passata:-)
ottimo coach…un articolo veramente eccezzionale!
sopratutto mi è piaciuta la tua descrizione così accurata delle sensazioni provate durante lo svolgimento dei WOD… mi è sembrato rileggiendo di rivivere la sensazione di morte imminente che io personalmente sabato ho provato… CHE FIGATA!!
Ernest il prossimo anno devi avere una la mano di uno scimpanzè, visto che è quella che ti ha fregato.
Complimenti cmq !!
grazie ernest per aver risposto….e come si dice dalle mie parti ADOSSS…per l’anno prossimo….
Bravo Ernest non ci son parole per complimentarsi con te. Il non aver completato il wod che ti ha visto eliminato non può che portarti a capire le parti deboli che non ti hanno permesso di concludere la prova e di lavorarci sopra per un prossimo evento.Conoscendo bene con chi lavori non puoi che essere più performante già dal prossimo anno, grazie per l’articolo.Essere un Crossfitter o un Rawer del tuo livello è uno status che solo poche persone possono ambire.
Nel Rugby alcuni fanno ancora Body building come preparazione atletica… ma non solo… si corrono anche i 5000! Magari per far dimagrire… per fortuna non tutti però!
Ernest grandissimo!Un plauso convinto per esserci comunque andato molto vicino!Dall’articolo si capisce che hai dato tutto e anche di più in vero stile crossfit…mai mollare superare sempre i propi limiti!
Sono sicuro che con Silent disintegrerai i tuoi limiti…e magari potresti avere un nuovo compagno di giochi!
Davvero complimenti
@Kryos: grazie giovane! Ti aspetto per un WOD outdoor al più presto e ti invito a iscriverti al challenge di Copenaghen il 25 Settembre:
http://fitasfuck.wordpress.com/what-were-up-to-next/fit-as-fuk-crossfit-challenge-25-sept-2010/
Ci sono tutti i più forti e inoltre ci sarà l’esordio ufficiale in gara di Martina Barbaro, mia dolce metà, nonchè un vero mostro sul campo! Preparatevi a vedere una bionda che rompe il culo a tutti!
Spero davvero tu sia della squadra!
non vedo l’ora di confrontarmi con un’atleta come te…per il 25 settembre ci stiamo davvero pensando seriamente e proprio domani ne devo parlare con giancarlo!
Agli RTDay abbiamo visto la tua dolce metà all’opera e non c’è dubbio che il 25 settembresaprà dire la sua!