Dips fatti bene - Rawtraining

di Joe Giandonato

JoeGiandonato
JoeGiandonato

Joe Giandonato, MS e CSCS, oltre ad essere un personal trainer operante nell’area di Philadelphia, ricopre anche il ruolo di corporate health coach e lavora come scrittore freelance. Potete leggere altri suoi articoli sul sito joshstrength.com.

6 commenti
andrea andrea dice:

Ho una curiosità riguardo ai dip. Istintivamente mi verrebbe da pensare che andrebbero eseguiti come la panca. Scapole serrate e depresse ecc ecc. NE conseguirebbe un movimento corto, sempre petto in fuori, che finirebbe nel momento in cui le braccia si stendono completamente.
Tuttavia nel mondo del corpo libero in generale e più nello specifico della ginnastica, la posizione finale dovrebbe essere con spalle anteroposte e scapole abdotte (questa posizione ha un nome che ora non ricordo. Un utente del forum l’aveva individuata).
Insomma qual è il modo giusto?

Andrea la domanda è assolutamente legittima e dal mio punto di vista potrei dire che dipende tutto dal modello esecutivo che abbiamo scelto sulla base di valutazioni fatte sulla possibile utilità in termini di miglioramento della gestione corporea.
In molti tendono a proporre l’esecuzione in stile panca in quanto a livello posturale è meno complessa e dispendiosa da mantenere e si riesce ad evitare di incassarsi nelle spalle.
Dal mio punto di vista l’esecuzione alternativa risulta più difficile da interpretare e richiede una migliore gestione del corpo, sia a livello posturale, sia a livello di attivazione.
Prova a fare questo esperimento:

mettiti in piedi, braccia stese sopra la testa in spinta, capo in posizione neutra e collo rilassato
retroverti il bacino
ora immagina di portare indietro (ovvero sia verso la schiena) la gabbia toracica

(immagine molto efficace, ringraziamo Boris)

Se stai facendo correttamente quello che ho descritto noterai che verrà generata una tensione non trascurabile a livello addominale e dorsale.
Ora mettiti alle parallele e senza eseguire un dips, semplicemente rimanendo in spinta a braccia tese prova a replicare il medesimo atteggiamento posturale.
La prima cosa che noterai è che per mantenere le spalle depresse (incassarsi nelle spalle non è ammesso oltre che dannoso) dovrai continuare a stare “in spinta” sulle mani, immaginare di avere un filo posto al centro del capo che tiene su tutto aiuta indubbiamente.
Ora se riesci a mantenere agevolmente la posizione in maniera SOLIDA allora puoi anche provare ad eseguire qualche dips. E’ fondamentale non perdere mai la spinta, in ogni fase del movimento, prestare attenzione alla postura e alla depressione delle spalle.
Non è una esecuzione facile ma non ritengo sia pericolosa, all’inizio il lavoro è talmente incentrato al miglioramento della cinetica e dell’atteggiamento posturale, si lavora quindi nell’ottica di tenersi aderenti al vincolo tecnico scelto

(un esempio pratico di ciò che è espresso negli articoli)

andrea andrea dice:

Ti ringrazio Jacopo! Era la risposta che volevo! I primi dubbi mi vennero proprio durante un allenamento insieme a Milano, quando mi raccontasti che Morandi raccomandava sempre di tenere la posizione da te descritta.

Djlex90 Djlex90 dice:

scusate se m’intrometto, non sono un esperto, ma se non ho capito male la posizione descritta sarebbe una specie di hollow? o colbet(non so come si scrive la nomina sempre la mia allenatrice) cioè la posizione base della ginnastica artistica? ho capito bene o no?

Lascia un commento

immagine pubblicitaria per la guida definitiva al functional training