Eliminiamo le cazzate e alleniamoci - Rawtraining
di Stephanie Tomlinson
In questo articolo Stephanie affronta un argomento che disturba qualcuno mentre è fonte di motivazione per altri.
Leggilo e guarda da che parte stai.
Questo articolo ha preso forma nella mia testa dopo aver parlato con un amico e, subito dopo, aver letto online un post correlato. Il mio amico ha detto di aver menzionato il fatto che stava facendo powerlifting come programma di sollevamento pesi e che qualcuno online lo aveva prontamente rimproverato affermando che non è possibile chiamarlo powerlifting a meno che lui non fosse un agonista.
Poi, ho letto un post in cui si discuteva di persone che dicevano che le alzate in palestra “non contano” come “vera forza”, ma contano solo quelle eseguite su una piattaforma in gara.
Quindi…due fenomeni simili. Per lo meno nella mia testa.
Entrambi i detrattori si considerano parte di un gruppo, un gruppo del quale non vengono percepiti come appartenenti coloro che vengono diffamati. Il gruppo, nella loro testa, ha determinate caratteristiche oltre (siamo onesti) ad una superiorità rispetto a quanti vengono considerati essere al di fuori del gruppo. Perché, seriamente, cos’è un gruppo se non un insieme di persone con interessi percepiti come simili che per impostazione predefinita rendono il gruppo “diverso” dagli altri, il che spesso finisce per essere considerato “migliore”… Intendo dire: chi si unisce a un gruppo e dice “Oddio, noi siamo il gruppo di gente ridicola con quelle scarpette olimpioniche e facciamo completamente schifo rispetto a tutti gli altri… squattiamo in modo osceno e facciamo del cheting una regola.
Ho scoperto nella vita che questo fenomeno è reale per tutti i tipi di gruppi, non solo nel sollevamento pesi e nello sport. Ma pensiamo a come funziona per i weighlifter.
Ecco le cose che sentiamo sempre (e che spesso diciamo).
- Il powerlifting raw è meglio rispetto a quello attrezzato… Quello attrezzato è meglio del raw. IPL/USAPL è meglio del raw (o attrezzato). Il crossfit è meglio del powerlifting.
- Il sollevamento pesi olimpico è meglio del Crossfit.
- QUALSIASI sollevamento pesi agonistico è meglio di voi stupidi froci del bodybuilding (questo è un esempio, io stessa sono una goffa bodybuilder).
- Ok raramente viene detto così succintamente, ma rende l’idea.
- Gli atleti raw spesso parlano in continuazione di come sono loro ad avere la vera forza e tutta la forza degli atleti attrezzati deriva dalla tuta. Si lamentano della profondità dello squat di chi indossa la tuta. Gli atleti raw che escono spesso dagli appoggi si considerano più forti o migliori di quelli che squattano direttamente.
- Gli atleti natural dicono che tutta la forza di tutti gli altri deriva dai prodotti che prendono (cioè non hanno vera forza).
- I Crossfitter dicono spesso che gli strongman e i powerlifter sono “solo grassi”. Gli agonisti spesso dicono che gli altri non possono definirsi powerlifter, strongman, bodybuilder, ecc., finché non gareggiano.
Eliminiamo le cazzate e alleniamoci!
In breve, questi sono tutti modi per identificarsi ulteriormente con il gruppo in cui vogliono rivendicare l’inclusione e modi per definirsi come “diverso da” altri gruppi (e come ho detto, “diverso da” spesso vagamente si trasforma anche in “migliore di”.)
Ho capito, davvero.
Per appartenere a qualsiasi gruppo si devono svolgere funzioni che il gruppo ritiene importanti o essenziali per la definizione del gruppo stesso. Una rigida adesione alla convinzione che questi valori e attributi sono le uniche cose che “contano” portano al giudizio degli altri.
Anch’io sono colpevole di questo… Quando ho iniziato a fare powerlifting, sono stata molto attenta a non definirmi una powerlifter FINO A QUANDO NON HO GAREGGIATO. Mi si drizzavano i capelli ogni volta che vedevo il termine “aspirante powerlifter”… perché sentivo che era un gruppo di barboni che non avrebbero mai gareggiato e che cercavano di entrare nella mia preziosa famiglia. Mi piaceva appartenere ad un gruppo, mi piaceva definirmi diversa dagli altri, ma avere comunque una “casa” con altri come me, che la pensavano come me e che mi accettavano e mi capivano.
Ma ecco il problema di qualsiasi gruppo…
I gruppi sono aggregati completamente arbitrari, creati sulla base di standard definiti da una o più persone… Questi standard non sono verità universali e il gruppo stesso non è il “vitello d’oro”. Sono di natura dogmatica, in quanto affermano “regole” casuali che si presume siano indiscutibilmente vere, ma sono errate alla base perché SONO arbitrarie.
Ok, sono stata un po’ astratta, ma diamo un’occhiata a un esempio:
Nel powerlifting ci sono lo squat, la panca e lo stacco.
Per essere considerato un powerlifter, generalmente devi competere in queste tre alzate in una gara ufficiale ed eseguirle secondo le linee guida generali perché siano approvate (2-3 luci bianche) da 3 giudici.
È abbastanza semplice, suppongo (sì, certo)… Ma poi arriva la valanga di cazzate.
È possibile partecipare ad UNA SOLA GARA in TUTTA LA VITA e definirsi un powerlifter?
Quanto tempo si può passare tra una gara e l’altra prima di dover “smettere” di definirsi un powerlifter???!?!?
È un powerlifter chi gareggia solo su panca?
E chi sono i VERI powerlifter?!?!?
- Le persone che escono dagli appoggi nello squat?
- La ragazza con l’arco più piatto (o più ampio)?
- Chi indossa le ginocchiere o solo chi ha le ginocchia nude?
- Chi viene sottoposto a test antidoping?
- Oppure chi squatta con più peso sulla schiena?
E con VERI, credetemi, stiamo dicendo “MIGLIORI”.
Tutti questi litigi e tutte queste opinioni sono pensati per scovare chi è l’esempio “reale” o “migliore” dei gruppi correlati.
Hai mal di testa?
Io si.
Eliminiamo le cazzate e alleniamoci!
Questo è uno dei motivi per cui ora MI ALLENO e basta.
Sì, a volte faccio programmi di powerlifting.
A volte programmi di bodybuilding.
Spesso arrivo e sollevo pesi come la rabbiosa ossessionata dilettante che sono. Non mi associo più a nessun gruppo perché mi sono stancata di lottare per posizionarmi come migliore degli altri o per essere impegnata in uno sport più degno.
In altre parole, mi sono stufata di essere una meschina del cazzo.
Ora non sto dicendo che TUTTI siano così, con la convinzione della superiorità del proprio gruppo e della correttezza del modo in cui il gruppo si allena e pensa, ma garantisco che se siamo tutti onesti con noi stessi ammetteremo di aver fatto alcune delle cazzate che ho elencato sopra almeno una volta (e probabilmente molto più di una volta). Dai, va bene così.
Quindi, in pratica, tutta questa prolissa astrazione filosofica e divagazione è per dire una cosa: non essere uno stronzo presuntuoso solo perché rivendichi l’inclusione in un gruppo.
Qualcuno che non gareggia può impegnarsi nel powerlifting MALEDETTAMENTE BENE.
E qualcuno che non ha mai messo piede su una piattaforma di gara e stacca 350kg sta mostrando “vera forza” … quindi non essere stronzo e lascia che le persone facciano le loro maledette cose.
L’articolo originale è disponibile QUI