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Domandina per Osservatoreneutrale
Ciao osservatore,
ho letto e riletto il tuo articolo sulla filosofia dell'allenamento della forza per uno sport da combattimento o arte marziale.
Mi ha incuriosito quando scrivi del condizionamento GIORNALIERO di parti critiche per un lottatore, come dita, nocche, taglio della mano, gomito e tibie, per renderle in grado di creare impatti potenti senza danneggiarsi più di tanto.
Vorrei sapere, se non ti dispiace, le modalità di questo condizionamento giornaliero (come viene fatto, al sacco? ecc.) ?
Ti ringrazio anticipatamente!
Anch'io sono ansioso di saperlo
Premetto subito che le tecniche tradizionali di condizionamento delle estremità non sono uno scherzo, non si possono bruciare le tappe, richiedono pazienza e dedizione, c'è da farsi il culo e bisogna anche accettare che hanno un prezzo da pagare, più o meno alto in base al livello che si vuole raggiungere.
Queste pratiche non sono affatto paragonabili ad altre tipologie di allenamento, non è ginnastica del benessere, anzi portano a delle controindicazioni sia nel lungo termine che nel medio-breve impossibili da non considerare.
E' una strada per guerrieri ma chiarisco subito che non c'è da sentirsi da meno nel non perseguirla.
Per raggiungere risultati bisogna attenersi RIGIDAMENTE alle progressioni e non strafare in alcun modo, mettere subito in conto che ci vogliono anni di lavoro.
Dico questo non per mettere giù dura la questione ma si dice "patti chiari, amicizia lunga".
E' anche vero che esistono vari gradi di condizionamento, alcuni estremi per cui il prezzo da pagare è sicuramente alto, altri meno pesanti.
Vi faccio degli esempi di progressione in particolare in riferimento al condizionamento della mano e delle nocche.
Anticipo inoltre che ad esempio il condizionamento delle dita può portare anche nel breve periodo (in misura maggiore di quello per le nocche) a degli effetti collaterali evidenti, come la difficoltà nell'eseguire operazioni di precisione con le mani.
Il condizionamento per le nocche inizia con un esercizio semplice, ovvero i push ups sulle nocche.
Quotidianamente si esegue tale pratica su una superficie di legno o di cotto, inizialmente con un numero di push ups intorno alle 100 salendo con il passare dei mesi.
Al formarsi di calli bisognerà provvedere ad eliminare lo strato duro con attenzione.
Con il passare del tempo si formeranno delle sorta di "cuscinetti gommosi" in corrispondenza delle nocche.
Esistono poi delle pratiche ulteriori da abbinare dopo anni di condizionamento di base, spesso richiedono anche una conoscenza specifica dell'attrezzo (vedi makiwara, uomo di legno, ecc...).
Mi rendo conto che come risposta possa apparire vaga ma il discorso è ampio e complesso, spesso i praticanti delle varie discipline marziali eseguono tali condizionamenti negli allenamenti settimanali, anche se sempre meno c'è gente disposta a dedicarsi a questo tipo di esercizi come succedeva in passato.
Bella introduzione e sottolineo essenziale (se ho capito bene, ma credo sia fondamentale)!
L'esempio che hai fatto credo di averlo centrato, però non sono tanti 100 push up sulle nocche di fila ? o sono 100 sparsi qua e la per la giornata ?
PIAN PIANO quando le nocche e la mano si condizionano sempre più, è il momento di inserire l'uso di certi strumenti makiwara, uomo di legno e ci metto anche il sacco. E fin qui ci sono.
Potresti farmi altri esempi di condizionamento per le altre parti corporee citate (soprattutto tibia) ? (lo so, domanda da rompi balle, ma sono veramente attaccato a questo argomento)
Grazie grazie grazie!
Discussione interessante, a proposito vi domando se conoscete qualche studio scientifico (dal punto di vista fisiologico, biomeccanico, e quant'altro) riguardante effetti a lungo termine, modalità di esecuzione, etc.
Scusa se mi intrometto nella discussione Roronoacilla, comunque a mio modesto parere una semplice ma altrettanto efficace progressione per le tibie potrebbe essere la seguente:
semplice sparring (leggero) con i paratibie, o comunque tecniche in coppia, attacco/difesa focalizzate su low kick e middle pertanto.
sacco morbido (stracci NON tagliuzzati)
pao
sacco di media durezza (stracci + jeans tagliuzzati = io ne ho riempito uno così (160x50) e posso assicurarti che è bello tosto per i low kick)
pila di gomme d'auto
sacco con sabbia (mai provato però)
banano
lampione
nave da crociera
Ovviamente gli ultimi tre sono da leggersi con tono scherzoso.
Fondamentalmente per condizionare tibie e avambraccio bisogna colpire un bersaglio per un numero elevato di volte (100 per arto almeno).
Si inizia lavorando con un partner (questa soluzione è la migliore per l'avambraccio) colpendo la parte da condizionare in maniera moderata ad un ritmo costante.
Con il passare dei mesi si dovrà aumentare la velocità con cui si colpisce.
Non bisogna spaccarsi le gambe a vicenda stile macellai.
Si può abbinare una progressione con un bersaglio (valido per le tibie) come un sacco, inizialmente non troppo duro, anche qui lavorando su elevati numeri di colpi, per periodi lunghi di tempo (mesi).
Prima di passare ad un supporto più duro si aumenta la velocità e la potenza con cui si eseguono i colpi.
Ribadisco che è un lavoro di anni se si vuole fare correttamente.
Non mi è chiara una cosa però, quando dici ci condizionare, per esempio l'avambraccio con un compagno, colpendo la parte da condizionare, intendi dire che dovrei farmi colpire dall'avversario (tipo con un pugno) l'avambraccio ?
Per il resto ok, molta gradualità nel lavoro, partendo da almeno 100 rip giornaliere fino a tipo 200.
Per le nocche hai scritto che sono utili i push up sui pugni, 100 rip. Ma non sono tante 100 rip di fila o sono da fare 100 rip sparse qua e là per la giornata ?
No in realtà ci si colpisce a vicenda l'avambraccio utilizzando proprio l'avambraccio stesso! Nelle arti marziali cinesi e nel karate di okinawa si usa un esercizio che è pressochè identico, una combinazione per cui entrambi eseguono il medesimo movimento in coppia.
Riguardo ai push up puoi anche iniziare con 50 ma sono sempre da intendersi di fila, non sparsi per la giornata.
Ok, grazie!
Già che ci sono e per non aprire un altro post, vorrei chiederti sullo stretching per un fighter (striker e lottatore).
Se ho ben capito, tu consigli di fare stretching tutti i giorni, senza spingere molto, giusto ? Con quali modalità (tempo di tenuta, serie ecc.) ?
@osservatore neutrale: viste che condizionando le nocche si potrebbero avere difficoltà nell'eseguire operazioni di precisione con le mani, condizionando tibie, gomiti, avambracci, taglio della mano o avampiede quali conseguenze potrebbero portare? ( mi interesserebbe saperlo x essere cosciente di cosa andrei incontro, anche se per il momento vorrei condizionare solo nocche e taglio della mano)
Ti consiglio di cercare qualche informazione riguardante gli asana yoga per riuscire a guadagnare buoni livelli di flessibilità.
Ho provato negli anni diversi metodi, comprese le torture in stile cinese e se devo essere sincero sconsiglio vivamente di eseguire lo stretching secondo quel tipo di impostazione.
L'importante è imparare a rilassare le parti durante l'esecuzione, la corretta respirazione risulta fondamentale.
Meglio poco e spesso che tirarsi come un pazzo per riuscire ad avere tutto subito.
Cerca di lavorare su più fronti, ovvero sia non concentrarti solo su una particolare parte del corpo, per cui lavora sulla flessibilità della colonna vertebrale, del collo, gambe, caviglie, polsi e spalle.
E' importante mantenere equilibrio tra le parti.
Puoi anche aiutarti con un foam roller e con dei massaggi, far rilassare i muscoli del corpo è importante tanto quanto contrarli.
Raziel in realtà più che il condizionamento delle nocche è quello per le punta delle dita a dare quel tipo di inconveniente nel medio-breve periodo.
Finchè le mani non incominciano a colpire oggetti duri molti effetti negativi non si sperimentano.