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Strategie di programmazione

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AlexAlf
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(@alexalf)
Registrato: 15 anni fa

Buongiorno a tutti! Prima di passare all'oggetto del post vorrei fare una breve presentazione; sono un appassionato di sollevamento pesi (olimpico e alzate di potenza) e kettlebell training, purtroppo vivo a Roma, una città dove questo sport è sconosciuto nel migliore dei casi e inquinato dal fitness funzionale nel peggiore. Grazie ad alcuni corsi ho potuto apprendere la tecnica delle alzate ma per quello che riguarda la programmazione dell'allenamento mi sono dovuto affidare alle mie conoscenze in materia ed a internet.

In Italia il cardine del GS su internet è sicuramente il blog di Andrea Biasci grazie al quale ho potuto chiarirmi parecchie idee sul come traslare e applicare la programmazione di base a questa disciplina.

Giorni fa, mentre cercavo approfondimenti sulla periodizzazione a blocchi per il sollevamento olimpico mi sono imbattuto in un blog dove questa viene applicata al girevoy sport;
la periodizzazione a blocchi è un'alternativa a quella lineare sviluppata in un primo tempo dal prof. Verhoshansky e approfondita da Vladimir Issurin, la sua caratteristica principale è la suddivisione del periodo pre-agonistico in blocchi (di solito 3) dove in ognuno di essi viene esercitata una qualità dello sport praticato in maniera molto intensa, mentre si avanza nei blocchi le capacità precedentemente stressate hanno modo di recuperare.
Nell'articolo a cui sto facendo testo (integralmente riportato http://girevoysportafter40.blogspot.com/2009/02/block-training.html : qui) viene fatto l'esempio di una preparazione a blocchi per un mezzo fondista, la preparazione è suddivisa in 3 blocchi:

il primo blocco ha l'obiettivo di incrementare la capacità aerobica di base, questo si raggiunge grazie ad esercizi con i pesi, salti e a corse in salita con riposi adeguati. Il lavoro con la corso qui viene fatto rimanendo sempre a margine della zona aerobica, sotto la soglia della zona anaerobica. Secondo Verhoshansky l'obiettivo di questo blocco è quello di incrementare l'intensità al fine di sviluppare resistenza muscolare e permettere una corsa prolungata ad una velocità ottimale e costantemente incrementata.

il secondo blocco ha lo scopo di incrementare la capacità aerobica, perfezionare la tecnica di corsa sia ad andatura normale che a frequenza elevata mantenendo una tecnica impeccabile e sincronizzando la respirazione con il il tapping podalico.

il terzo blocco La fase finale del ciclo ha come obiettivo l'incremento della potenza e della capacità di lavoro ad una frequenza cardiaca alta aumentando l'intensità delle sedute e diminuendone il volume. Il fine ultimo è quello di ottimizzare la prestazione facendogli acquisire una corsa economicamente poco dispendiosa.

Come si può applicare al GS tale programmazione?
esempio:
il primo blocco Volume! tante ripetizioni ad intensità media, questo permette di affinare la tecnica e prepararci per il prossimo blocco, in questa fase è opportuno fare esercizi con bilancieri e corsa sotto la soglia anaerobica.

il secondo blocco Qui si incrementa l'intensità, con ripetute e allenamenti ad intervalli, il volume complessivo rimane lo stesso del primo blocco ma i riposi si fanno più brevi e la frequenza di esecuzione aumenta.

il terzo blocco l'intensità cresce ancora ma questa volta a discapito del volume che diminuisce, lo scopo di questo blocco è quello di prolungare il tempo delle serie mantenendo sempre una tecnica impeccabile.

Completato il ciclo si ricomincia eseguendo di nuovo i massimali e riparametrando volume ed intensità.

Come potete vedere i blocchi alla fine seguono sempre le linee generali di una programmazione sensata:
prima la tecnica (perfezionabile solo con tanto volume e intensità abbastanza bassa da permettere il pieno controllo del movimento) e la preparazione fisica generale.
In seguito l'intensità elevata (stimolazione sistemica)
e per finire il blocco di trasformazione dove le caratteristiche precedentemente acquisite vengono proiettate in sedute simili alla competizione.

Tutto il lavoro nei vari blocchi viene eseguito in uno stato di fatica (overreaching) fondamentale per poter disturbare l'omeostasi e ottenere dei guadagni, l'ormone responsabile di tale stato è il cortisolo, ingiustamente demonizzato dalla comunità del fitness. In realtà è proprio grazie alla presenza di catabolismo che è possibile indurre in seguito (in un periodo di tapering) l'anabolismo.

Paradossalmente in uno stato di superallenamento (cioè quando il nostro sistema ha fatto crack) la concentrazione di cortisolo serico diviene estremamente bassa, in seguito ad un picco iniziale, perché il nostro sistema neuro-endocrino perde la capacità di rispondere a stress esterni.

La periodizzazione a blocchi è nata per atleti con esperienza quasi decennale alle spalle ma contiene comunque spunti interessanti anche per chi è alle prime armi.

Un altro topic interessante potrebbe essere: "gli esercizi complementari nel GS o nell'Hardstyle"

Un saluto e buona giornata a tutti!

Alessio.

4 risposte
Visione
Post: 1456
(@visione)
Registrato: 16 anni fa

Azz Alessio si vede che non sei un pirla 😀
Ottimo post veramente.
Provo a dire una cosa. Mi trovo d'accordo e secondo me è sensato però mancano dei presupposti.
Per ottenere una tecnica decente nel GS ci vogliono 2 anni. C'è chi vede la luce prima chi invece se li deve fare.
Quindi tutte le considerazioni successive vengono meno se manca il primo punto.
Altra cosa il lavoro a blocchi ha dei vantaggi ma io ho visto che mischiare i vari blocchi, sempre dando la preferenza ad uno, porta a stancare meno di testa le persone

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AlexAlf
Post: 48
Topic starter
(@alexalf)
Registrato: 15 anni fa

Ciao Andrea..
grazie mille dei complimenti!
Condivido in pieno le tue considerazioni,
la tecnica è un argomento "scottante" troppe volte messo in secondo piano, questo perchè, secondo il mio parere, il kettlebell training è vittima del fitness....e tu sai benissimo che due anni spesi a perfezionare la tecnica non sono in linea con ciò che aggrada gli utenti medi.

Oddio sto male!

L'apprendimento motorio è fondamentale,
più si è avanti con l'età e più la tecnica tarda a consolidarsi, visto che molti di noi sono usciti dalle fasi sensibili parecchi anni fa il tuo consiglio di impiegare 2 anni per apprendere decentemente la tecnica vale oro.

C'è un testo vecchio ma buono sulla teoria del movimento, si chiama, appunto: Teoria del movimento di Kurt Meinel e Gunter Schanbel.. è un bel mattone ma mostra quanto siano complessi i processi del movimento umano.

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davide78
Post: 213
(@davide78)
Registrato: 16 anni fa

Ma se si parla di Ghiri Sport, immagino che i blocchi siano in funzione alla gara di riferimento, che senso avrebbe mischiare i blocchi?

Messi come li elenca Alex, mi sembrano elencati nell'unico modo producente...

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AlexAlf
Post: 48
Topic starter
(@alexalf)
Registrato: 15 anni fa

Ciao Davide,

Penso che Andrea si riferisse al fatto che a volte vengono inserite sessioni non inerenti al blocco di riferimento per "scaricare" la noia che può sopraggiungere sopratutto durante i macrocicli di volume, es: (correggimi Andrea se sbaglio) inserire una sessione ad intensità alta in una settimana dedicata al volume.

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Visione
Post: 1456
(@visione)
Registrato: 16 anni fa

si è quello ora si fanno periodi di volume e periodi d'intensità, ma è mio personale parere non abbandonare mai nessuno dei due
per la preparazione ai mondiali ho visto che i ragazzi tenevano bene con un allenamento voluminoso poi non 10 serie ma 5-6 e due allenamenti intensi.
al pari in periodi voluminosi inserire un po' d'intensità 60-75% tiene il livello alto.
Molti vedi fabio, macinano volumi da paura ma non riescono a trasformarli in intensità

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