Verità sulla cintura da body builder - Rawtraining

di Marco Manuelli

marcomanuelli

Marco Manuelli inizia la carriera sportiva come giocatore di Pallacanestro, poi la folgorazione nelle Arti Marziali con la Thai Boxe, della quale dopo diversi anni di gavetta diventa allenatore.

9 commenti
deadboy dice:

Sarebbe stato meglio intitolarlo “la verità sulla cintura da sollevamento” e approfondire il discorso su come e quando viene usata dagli atleti di forza.
Così com’è il discorso resta incompleto.
Qual’è la tua esperienza diretta con questo accessorio?
Lo chiedo anche perché indichi una misura in cm diversa da quella della cintura regolamentare da PL (reg. IPF), che può essere alta massimo 10 cm, non 15 o 20, e spessa non più di 13 mm. E sinceramente io non ne ho mai visto di più larghe, da nessuna parte.

deadboy dice:

E anche riportando il discorso alla classica cintura da BB (stretta davanti e più larga dietro), una volta detto della necessità di avere una cintura avente la stessa larghezza per tutta la sua lunghezza, avresti dovuto riportare le misure di quella regolamentare da PL e spiegarne l’azione.

Probabilmente non è stato letto attentamente l’articolo se non è stato ben intepretato il perchè del termine “Bodybuilder” nel titolo.
A breve (tempo permettendo) stilerò tutte le info che si necessitano per un’eventuale approfondimento inerente le modalità d’uso di tale accessorio specifico del Powerlifting, così da dissipare ogni nebbia.
Personalemente non pratico tale disciplina, (che essendo appunto assestante preclude tecniche e metodiche esecutive diversificate rispetto ai Lift che vengono eseguiti per esigenze preparative o di Conditioning generale) ed essendo appunto dedito al “semplice” condizionamento lavoro prettamente con approccio Raw, senza ausilio di fasce, tute speciali e cinture. La misura (15-17 Cm.) è la misura in toto del tratto lombare mediamente riscontrabile nel maschio adulto, lunghezza che andrebbe avvolta con una fascia di egual spessore anche dal lato addominale per le molteplici motivazioni sottolineate nell’ articolo. La difficile reperibilità in commercio di tale accessorio non nè preclude necessariamente l’esistenza, o la possibilità che possa esser creato su “misura”. Per qualsiasi informazione Deadboy, parere costruttivo o semplice scambio di opionioni puoi trovarmi nella mia pagina Facebook, nè sarò ben lieto. Un saluto.

deadboy dice:

No, l’ho letto bene l’articolo, ma l’avrei preferito impostato diversamente e l’ho trovato incompleto, come ho detto.
C’è da dire, poi, che in alcuni sport ci sono praticanti e atleti agonisti che usano la cinta alta dietro e bassa davanti, preferendola a quella da PL: chi fa ghiri sport ad esempio, ma anche molti sollevatori olimpici.
Vedi, questa è una nota che manca nel tuo discorso e che avresti dovuto includere e approfondire. Il problema è che non praticando seriamente quelli sport e, quindi, non usando questo accessorio con le logiche e i carichi di quelle discipline, non si possono descrivere le sensazioni restituite dal suo impiego e difficilmente si può spiegare agli altri come e quando usare la cinta. Insomma, resteresti limitato alla teoria. Stessa cosa per la cinta da PL.

Ecco un esempio. Questo è quello che diceva Visione (Andrea Biasci) sull’uso della cintura nel ghiri sport:
[url]http://www.rawtraining.eu/forum/kettlebell-girevoy-sport/453/?page=1[/url]

“io abitualmente riprovo ad allenarmi con quella da BB normale.
i vantaggi sono evidenti
1 scendono di più le spalle e i gomiti
2 maggior mobilità
3 respiri molto meglio

il contro è che non riesco a tenere i gomiti contro i fianchi e le braccia le devo contrarre o mi cadono giù.
Con la cintura da PL riesco a portare bene avanti il bacino i gomiti sono più aderenti.
Come linea di massima consiglio di usare una cintura il meno alta possibile, eventualmente sforzarsi e partire da quella da PL per arrivare a quella da BB.
Se però uno non riesce a riposare in rack la cintura da PL è un ottima soluzione”

Questa è roba del 2011 e in quel post è linkato anche un video che vi suggerisco di guardare, anche se non si capisce una mazza di quello che dice il tipo.
Capisco il perché del tuo articolo, ma senza approfondire il discorso non si discosta da tanti altri articoli reperibili sul web sullo stesso argomento.

[video]http://www.youtube.com/watch?v=gVAqwyv1uN0[/video]

deadboy dice:

riga 7: *quegli, non quelli
Ma perché cacchio non c’è un editor per i commenti agli articoli in bacheca? 🙂

deadboy dice:

Le “fasce” sostenitive di cui parlavi, comunque, le conosco. Sono in nylon e con i fermi in velcro. Ce ne sono anche alte 30 cm, ma la parte davanti è generalmente più bassa di quella posteriore.
Solo che si parlava di cinta, perciò ho fatto quella puntualizzazione sulla misura.

Dovrebbe essere questa:

uso in gara, 00:25
[url]http://www.youtube.com/watch?v=KnHUAc20WEU[/url]
.
uso in allenamento
[url]http://www.youtube.com/watch?v=_yE7uxH-cVo[/url]

E in questo video ci sono tutte e due, quella da bb e quella alta in nylon, comunemente usata dai lanciatori.

Ermenegildo Ermenegildo dice:

Avendole provate entrambe (non sono sicuro che quella da pl fosse veramente da pl ma era sicuramente una cintura di altezza pari spessore bello ampio e molto rigida) mi sà che nel GS si preferisce quella tipo bb perchè finchè non ci si respira contro rimane più “morbida” e penso permetta di assumere più comodamente la posizione di rack rispetto a quella più rigida da pl che favorisce invece un iperestensione della schiena.
La cintura usata durante i lanci mi è sembre sembrata un feticcio di quelli che entrano in uno sport per caso e rimangono per tradizione.

Esatto Deadboy, hai afferrato il concetto.. di base ogni disciplina sportiva ha dalla sua parte una peculiarità specifica che include in essa tutte le possibili varianti finalizzati al successo prestativo. Quindi appurato questo risulta palese che vi siano “Tricks” utili al conseguimento del risultato, molto spesso anche a carico dell’atleta stesso (ahimè).
L’articolo è scritto è visto dalla parte di atleti che prestano attenzione alla cosa più importante, la salute. Questa è cosa primaria, ancor prima del risultato stesso. Ognuno è libero di allenarsi “nudo”, mettersi cinture e “spostare” i pesi come meglio crede. Potremmo stare mesi a parlare di metodiche, protezioni più o meno buone, e tutti in un certo senso avremmo ragione. In primis a me premeva regalarvi uno spunto di riflessione inerente le dinamiche fisiologiche concrete e corrette del nostro corpo in relazione al lavoro con carichi massimali, e conseguentemente informare che la “cintura” se usata senza criterio, risulta completamente inutile se non dannosa. E su questo penso che siamo tutti d’accordo.

Insomma, tutto sommato quello che emerge, senza andare troppo nel dettaglio, è che è sempre positivo approcciare l’ attività sportiva con buon senso.

Sempre utile come promemoria.

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