Il Significato e il Valore del workshop Gymnastic Strength Training - Rawtraining

Homemade Suspension Trainer12 Maggio 2014
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di Alberto Giuliani
A circa un mese dal workshop di Gymnastic Strength Training credo sia opportuno soffermarsi sul suo significato ed il suo possibile valore, cercando di dare indicazioni precise su chi ne beneficierebbe e chi no.
La prima domanda per cui ho cercato una risposta nel proporre questo appuntamento é stata quella di trovare una possibile chiave comune di lettura tra CrossFit, Calisthenics e Parkour, perchè, sia ben chiaro, se non cercate delle risposte o peggio non vi ponete neanche delle domande, probabilmente questa giornata al fianco di un plurimedagliato di livello mondiale non é per voi.
Di conseguenza il primo denominatore comune ai miei occhi é indubbiamente Youtube, essendo discipline così recenti é quasi più facile identificarle come fenomeni o forse tendenze che non veri e propri sport codificati non essendo al momento ancora riconosciuti dal CONI o dallo IOC. Certo molti sport estremi non lo sono, ma di solito questi rimangono inaccessibili nella loro nicchia per facoltosi e con l’etichetta di impresa.
Ho quindi semplicemente riunito i video più popolari alla ricerca per nome, ecco cosa ne é uscito:
Crossfit 11mln views
Calisthenics 15mln views
Parkour 40mln views
Ecco le mie riflessioni.
Non è questa l’occasione giusta per analizzare tutte le mancate promesse del suo modello e della sua metodologia, ma perdonate la schiettezza, quello che il mio occhio non ha potuto fare a meno di notare sono esercizi a corpo libero eseguiti in modo indecoroso. Questo non lo dico per fare gratuitamente il pignolo, ma nel vedere rings muscle ups, handstand pushups, toes to bar, ecc. di una qualità inesistente non temo ad affermare che il corpo non ne possa beneficiare ed anzi sia stata oltrepassata la linea fra ciò che può migliorare le nostre capacità motorie e ciò che non può che portarci agli infortuni, i quali sono sempre il peggior nemico di qualunque sport, decisamente in antitesi con il presupposto di forma fisica nella sua massima espressione.
A parte la mia personale reticenza nei confronti di un video molto più orientato verso la contemplazione estetica del corpo squartato del protagonista che non del gesto tecnico in se, anche se decisamente superiore a quanto visto nel promo crossfit, la qualità delle esecuzioni e gli elementi eseguiti sono sicuramente mediocri per uno sport che fa della forza fisica il suo unico fondamento. Come accennavo poco tempo fa in un post, nel suo repertorio non ci sono elementi oltre al livello A, quando ad esempio negli esercizi agli anelli ci sono 5 gruppi obbligatori di cui solo il IV riguarda esclusivamente gli elementi di forza e anche l’ultimo dei ginnasti ai campionati regionali non presenta elementi al di sotto della B. Dal mio punto di vista se i ginnasti con tutti gli elementi tecnici e gli attrezzi di cui devono preoccuparsi arrivano alla F per le tenute di forza, nel calisthenics dedicandosi esclusivamente a quello dovrebbero andare anche oltre un’ipotetica G!!
Al di là della libera espressione ed interpretazione del gesto di cui non voglio certo autoproclamarmi giudice competente, ci tengo ad esprimere il mio stupore nel vedere quanti rischi assurdi prendano sottovalutando le conseguenze disastrose di un banale errore o anche solo di un colpo di sfiga come ?scivolare sull’appoggio a causa della ringhiera bagnata, le conseguenze per questo ragazzo svedese che ho impresso in mente da un paio d’anni sono davvero terribili…
Beninteso i morti ed i feriti ci sono in tutti gli sport e sono impliciti della vita, però tenersi un buon margine di tolleranza mi sembra doveroso. Cercate una palestra di ginnastica che abbia corsi di acrobatica, trampolino o volteggio aperti al pubblico o anche solo un gruppo parkour che abbia accesso alla palestra di una scuola. Allenatevi sempre in ambienti sicuri, ribadisco, é un attimo spaccarsi la faccia… Ecco il primo video che ho trovato in merito a cosa intendo
Certo, avessi voluto lodare il crossfit avrei montato un video con froning, spealler e khalipa, per il calisthenics con anton abasov, adam raw e hit richards o se avessi voluto smontarli avrei scelto a caso fra gli innumerevoli “fails”, ma come premesso ho solo tratto le mie considerazione sulla base dei numeri e di quanto per un motivo od un altro è stato preso a riferimento nella relativa disciplina. Il punto credo sia chiaro, se non vi siete formati come ginnasti e vi volete avvicinare alle discipline in esame, riferitevi allo sport da cui queste si sono diramate, capendone le basi ed applicandone le consolidate metodologie, andare per emulazione o tentativi non vi gioverà nè nel breve nè nel lungo termine. In ogni sport c’è il buono, il brutto ed il cattivo, bisogna acquisire le conoscenze per essere in grado di discernerli e non sottovalutare mai che l’unità di misura dei progressi sono gli anni di pratica continua ed intelligente.
In conclusione, un traceur dovrà allenarsi unendo ginnastica ed atletica, un crossfitter unendo ginnastica, atletica e sollevamento pesi (sottolinerei senza snaturarle o stravolgerle), ed un barhitter (in attesa di un termine associabile ai partecipanti del calisthenics) guardando meno al virtuosismo/esibizionismo ma studiando meglio la ginnastica. Non credo ci sia molto da reinventare nella preparazione fisica ma solo tanto da imparare seguendo le orme di chi pratica uno sport che ha raggiunto livelli ormai stratosferici.
Anche se forse superfluo, concludo con un video che ci ricorda come quando il livello diventa irragiungibile l’occhio comune non ne sia più attratto ma anzi ne prenda purtroppo un certo distacco.
Alberto Giuliani, nato e cresciuto a Torino, classe 1973, ha giocato nel campionato neozelandese, nella massima divisione italiana, e’ stato campione italiano universitario ed ha poi infine partecipato alle competizioni europee rappresentando la svizzera, paese in cui attualmente vive e lavora come analista informatico. Terminata la carriera rugbistica ha quindi potuto dedicarsi maggiormente ad altri sport ma con un presupposto fondamentale, la condizione atletica. E’ allenatore certificato presso la federazione inglese (RFU).
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La tua analisi non fa una piega, c’è da considerare però che nel CF l’obbiettivo spesso dei WOD è quello di terminarli nel minor tempo possibile, da qui la necessità di lavorare a cadenze ed intensità elevate e quindi eseguire i movimenti a corpo libero kippati. E’ una logica. Ovvio che tra i 102 Butterfly Pull Ups di Spealler bellissimi, continui ed eleganti e i 10-15 osceni di un crossfitter principiante ci scorre un mare. Ma i movimenti devono essere funzionali alla performance. Ovvio che l’obbiettivo sarebbe anche quello di eseguire i movimenti con tecnica perfetta ma alla fine questo diventa secondario alla necessità di terminare il WOD rapidamente. Quindi il Kipping è una necessità non un approssimazione.
Ciao Alain,
grazie per il commento, e’ sempre molto interessante potersi confrontare con te.
Avere buona competenza tecnica nell’eseguire elementi di forza come delle handstand pushup o dei muscle up e’ ad esempio e la stessa necessità che si ritrova nel fare una panca od uno stacco tecnico per poi arrivare a poterci caricare dei pesi interessanti, prima si deve fare il movimento corretto, poi si sviluppa forza e poi quando si e’ a buoni livelli si hanno delle solide basi per andare nella direzione in cui giacciono i propri interessi, niente di piu’, niente di meno. I principi sono validi quando applicabili in ogni contesto. Saltare le fasi ed improvvisarsi in movimenti dinamici e’ un ottimo modo per aumentare le probabilità che qualcosa vada storto.
L’obiettivo della giornata non è certo quello di insegnare dei gesti specifici, ma trasmettere le conoscenze per poter identificare i punti di attenzione e le modalità di sviluppo di controllo corporeo necessarie a migliorare la forza quale capacità condizionale fondamentale.
Del resto sai meglio di me come si noti subito la differenza tra i crossfitters con un bagaglio importante in una delle discipline a cui si ispirano e quelli che hanno fatto tutt’altro od il nulla piu’ assoluto. Un divario enorme.
Le kip in ginnastica sono elementi tecnici molto difficili da imparare per i non ginnasti, non hanno quasi nulla a che vedere con i movimenti di kipping usati nel cf, quindi a maggior ragione non rientrano nel programma del workshop, affronteremo solo i primi rudimenti dei bilanciamenti alla sbarra poiche’ utili sia nel crossfit che nel parkour e nel calisthenics.
Certo che portare Medrano come esempio del Calisthenics, quando nello stesso ambiente è considerato una pippa colossale, non è il massimo…..magari un Anton Abasov era meglio…non solo fa skills enormemente più difficili ma anche con una pulizia tecnica ineccepibile per un non ginnasta. E’ come fare un video dimostrativo sul calcio prendendo come testimonial Chiellini ( bravvissimo difensore per carità) al posto di Messi…si può fare ma nopn mi sembra che sia lo specchio migliore……
Ovviamente mi riferisco alla differenza fra le 3 discipline…anche in n°1 del crossfit Fronning alla fine dei wod manda la tecnica a puttane e i movimenti sono indiscutibilmente deleteri per il corpo…e amìnche un Damien Walters può correre il rischio di sfracellarsi in iun qualsiasi momento…nel calisthenics al massimo se si cerca una skill troppo estrema per il proprio livello si l’esercizio diventa un obrobrio e certo c’è anche un rischio di infortunio ma è una scelta libera…in un wod o in un tricke più questione di culo……
@temudzhin
mi chiedo se hai letto l’articolo, come detto ho preso i video con che hanno accumulato piu’ visioni e di conseguenza sono stati implicitamente votati dal pubblico come punti di riferimento. Rileggendo l’articolo potrai notare come sia froning che anton abasov &co. fossero gia’ stati da me citati proprio per invitare i lettori di questo articolo a prendere spunto da loro nel caso. I tuoi commenti oltre ad essere fuoriluogo e superficiali sono anche una ripetizione di quanto gia’ da me scritto. Contento tu…
Mi riferivo più che altro al fatto che sono discipline non confrontabili, crossfit e parkour ( che non denigro assolutamente) sono per loro stessa natura pericolose cosa che il calisthenics non è ( e non sto affermando che sia meglio). Tra l’altro Medrano ma anche lo stesso Hit Richards ( che nonostante la forza mostruosa è tecnicamente orrido) sono più Street workout che calisthenics…che poi la gente faccia milioni di visualizzazioni sule cose “sbagliate” mi importa poco. Sono tutti sport di nicchia e farei vedere comunque solo il meglio mettendoci dentro anche i fail se necessario…quelli fanno parte di ogni sport ( anche Messi o CR7 sbagliano gol e passaggi ogni tanto) ma comunque se voglio promuovere un concetto di giusto/sbagliato metterei a fianco di un video “scorretto” uno “giusto” come comparazione. I neofiti capirebbero meglio le differenze.
Ritengo che l’articolo non voglia assolutamente proporre “esempi” … Alberto è semplicemente andato a cercare quali erano i video con più views cercando le tre discipline su youtube.
Il risultato non vuol dire assolutamente che questi siano i “migliori” esponenti della categoria…anzi…credo che siano davvero rari i casi in cui si verifica questa corrispondenza (più visto = “migliore”)… in genere non ci andiamo nemmeno vicini.
Il punto centrale dell’articolo secondo me va cercato proprio nella discrepanza tra il modo più efficiente e sicuro di affrontare queste tre discipline e l’immagine derivante dai video più visti su internet.
La maggior parte non si fermerà sicuramente a questi primi video e si informerà meglio, almeno se ha intenzione di iniziare a praticare queste discipline, ma in giro si vedono davvero molti esempi in cui questo passaggio non avviene (più o meno consapevolmente).
Molte persone pensano davvero di imparare solo guardando video su youtube e qualcuno ci riesce davvero … ma quanti invece non ce la fanno? Quanti davanti alle ultime ripetizioni di Fronning (probabilmente le più viste) capiscono che non è quella la tecnica da prendere come riferimento per i propri allenamenti?
E’ davvero una questione di quali video mostrare ? Secondo me no. Ci sarà sempre chi sarà in grado di trarre spunti positivi (per lui) da video giudicati pessimi dai più … e chi invece si farà male traendo le sue informazioni dagli slow motion dei siti che parlano di biomeccanica funzionale.
E’ un po’ come chi si autodiagnostica una malattia cercando su internet le interpretazioni dei valori dei propri esami del sangue…la possibilità che azzecchi la risposta giusta esiste … ma quanto è alta quella di sbagliare?
Se la persona in questione è competente (uno studente di medicina ad esempio) allora ovviamente è tutto un altro paio di maniche.
Un buon atleta di calisthenics, crossfit, parkour che pratica queste discipline può sorridere e scuotere la testa davanti a questi video, ma stiamo parlando di persone che hanno già sviluppato un altro tipo di senso critico.
E’ la stessa cosa che avviene per altre discipline solo che in questi tre casi è molto più frequente trovare gente che si allena senza aver mai avuto l’occasione di confrontarsi con qualcuno che possa guidarli nell’acquisizione dei fondamenti tecnici…qualcuno ci arriva da solo…ma non tutti…
Non credo si tratti di definire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato … ma semplicemente di acquisire una percezione del proprio corpo che un video difficilmente può darti (NB: non dico che un corso possa insegnarti tutto che ti serve … ma può sicuramente stimolarti ad apprendere e fornirti molti spunti da rielaborare per trovare la tua chiave di lettura).
Rivolgere il proprio sguardo ad uno sport che si confronta da sempre sulle propedeutiche per il conseguimento di alcune delle skill appartenenti a queste discipline può sicuramente aiutare chi le approccia da zero e non ha niente a cui fare riferimento se non migliaia di video su internet.
visto che volevi un video comparativo e il tuo termine di paragone e’ il calcio, ecco con questo dovresti capire meglio il mio punto di vista sulle cose dato che ho giocato tutta la vita a rugby.
[video]http://www.youtube.com/watch?v=TlZyQylOKv4[/video]
Premesso che ho usato il calcio come esempio perchè è lo sport più conosciuto anchge se a me fa cagare a differenza del rugby che è un sport con la S maiuscola……..il video è simpatico ma non c’entra niente con quello che intendevo. Quando parlavo di video di comparazione non intendevo fra le diverse discipline quanto nelle stesse video di esecuzioni corrette vs scorrette. Per usare il calisthenics come esempio gli stessi esercizi fatti da Medrano, o anche Hit Richards o Hannibal vs gli stessi fatti da un Abasov, un N1K o anche un nostrano Vicky Santoro. O nel Crossfit un normale praticante con Froning…..comunque non volevo scatenare un polverone….ho stupidamente espresso un opinione superficiale e fuoriluogo…pardon….
Ps
visto che oramai mi sono sputtanato aggiungo anche che anche se reputo la ginnastica artistica lo sport più bello del mondo non credo che sia un esempio da seguire valido…..semplicemente perchè è improponibile da emulare per un “adulto” che vuole allenarsi….i ginns
asti iniziano da bambini e hanno un background mostruso di ore alle spalle e movimente ormai automatizzati…posso camminare sulle mani con la stessa naturalezza con cui noi camminiamo normalmente( per fare l’esempio più stupido). Anche un adolescente con tutto l’allenamento del mondo non potrebbe emularli……l’esempio dovrebbe essere qualcosa di fattibile..magari in anni di sacrifici ma fattibile…
@temudzhin La comparativa può essere una cosa interessante. Correggiti o “spiegati meglio” riguardo la seconda parte del tuo ultimo commento… Chiunque, a prescindere dall’età, si dovrebbe ispirare alla tecnica o alla metodologia corretta. Anche un amatore adulto se si vuole cimentare in una delle tre discipline prese ad esame non può che basarsi su ginnastica, pesistica e/o atletica (contenstualizzando il tutto) se vuole ottenere risultati decenti… Leggi l’ articolo meglio finchè sei in tempo 🙂
Ovviamente ci si deve rifare alla ginnastica per l’esecuzione corretta….ma ci vorrebbero video sugli elemnti base partendo dalle prime propedeutiche in poi per ogni esercizio….guardare video di ginnasti professionisti in gara può deliziare gli occhi ma si parla di skills talmente avanzate che solo un “professionista” potrebbe trarne dei dettami tecnici….IMHO
l`ottimo articolo comparativo è stato scritto già da tempo da erik neri, non sentivo tanto la necessità di plagiarlo…
http://www.projectinvictus.it/allenamento/forza/parametri-valutativi-nel-calisthenics
ed in ogni caso non era quello che volevo scrivere, al massimo avessi voluto fare delle comparazioni avrei dovuto usare il prima ed il dopo di chi è stato al workshop di dicembre, almeno sarebbe stato legittimo… qualcuno di loro redige il diario e posta i video qui su rt se ti interessa.
IN merito ai ginnasti, come scrissi nell`articolo sugli anelli, allenarmi con loro non mi fa sentire uno di loro e spesso è imbarazzante, ma quando poi invece vado al box di lugano sono i crossfitters a chiedermi se sia un ginnasta…. come tutto nella vita dipende con chi ti confronti per sentirti un duro od una sega.
se guardi nei requisiti del workshop ho messo il video di un ginnasta per dimostrare l`esecuzione corretta, fai un video di come fai tu l`esercizio, confrontali e vedi se trovi punti che magari ti dimostrano delle lacune.
questo è un articolo non un presunto videocorso.
ps
se vuoi video con centinaia di progressioni, vai su gymnasticbodies, sarai persuaso di spendere centinaia di dollari per averli ed entrerai nella loro setta…
il senso del video calcio vs rugby era per farti capire che l’interpretazione è spesso solo soggettiva, c’è chi cerca i cavilli e chi guarda alla sostanza…