Big One - Rawtraining
di Loris Dellavetta
Bene, parliamo di aminoacidi (AA) o amminoacidi. Dopo la creatina l’integratore probabilmente più studiato è quest’insieme di mattoncini che come vagoni di un trenino merci stanno legati tra loro in sequenze e diramazioni prestabilite.
Partendo da lontano, ma molto brevemente, possiamo dire che gli aminoacidi sono le unità costituenti le proteine, le quali infatti sono polimeri lineari di amminoacidi. Le proteine sono le molecole più numerose e maggiormente diversificate dei sistemi viventi equalsiasi processo vitale dipende da questa classe di molecole. Enzimi, ormoni polipeptidici, miofibrille, collagene, emoglobina, albumina plasmatica, immunoglobuline e via così quasi all’infinito.
Quando si parla di proteine si pensa solo ai muscoli, ma spero che la breve lista accennata vi espleti la reale sovranità e importanza di queste molecole e delle loro unità di base, gli aminoacidi.
Sebbene siano stati descritti più di 300 aminoacidi naturali, soltanto 20 di essi sono normalmente i costituenti delle proteine dei mammiferi.
Ciascun aminoacido possiede un gruppo carbossilico, un gruppo amminico e una catena laterale detta gruppo R, ma esiste un amminoacido, la l-prolina, che presenta una “anomalia” nel senso che la catena laterale e il gruppo amminico sono legati tra loro in una sorta di anello. Per questo essa risulta essere l’unico aminoacido con un gruppo imminico invece di un gruppo amminico.
Gli aminoacidi possono avere catene laterali polari, non polari, acide o basiche, ma non voglio dilungarmi su questo aspetto tecnico.
Parlando di integratori si sentono sempre nominare gli aminoacidi essenziali o ramificati (BCAA). I primi, lo dice la parola stessa, sono gli aminoacidi che l’uomo, come ogni organismo vertebrato, deve essenzialmente assumere con la dieta in quanto non in grado di produrne o di produrne in quantità sufficiente a livello endogeno, e sono 8 (per gli adulti). I secondi, più comuni nel mondo dello sport, sono un pool di soli tre aminoacidi essenziali: Leucina, isoleucina e valina. Si chiamano ramificati semplicemente perché le loro catene laterali presentano diramazioni simili ad arbusti e sono, insieme alla glutammina, gli aminoacidi maggiormente presenti nei muscoli.
Non è mia abitudine pubblicizzare un prodotto piuttosto che un altro e sicuramente vi sono molti prodotti di qualità in commercio, ma vi sono anche prodotti, comunque costosi, che poi risultano inutili (situazione migliore) se non addirittura dannosi o comunque deleteri per l’organismo.
Tuttavia vi parlerò di una formulazione specifica di aminoacidi che prende il nome di BIG ONE.
Vi parlo di questo prodotto perché esso ha contribuito in modo sostanziale a far si che mio padre sia ancora tra noi con la sua risata contagiosa.
Per cominciare mi piacerebbe riuscire a far comprendere l’importanza degli equilibri stechiometrici (le dosi) tra gli aminoacidi presenti nella miscela. Traggo spunto da un esempio usato dal creatore di questo prodotto, il Prof. Francesco Saverio Dioguardi, luminare di biochimica, profondo conoscitore dei metabolismi e molto altro, oltre che squisito relatore.
Immaginiamo di dover formare una proteina la cui sequenza aminoacidica è R-A-W-T-R-A-I-N-I-N-G (le lettere rappresentano ciascuna un aminoacido), supponiamo di avere a disposizione 5 aminoacidi per ogni lettera, quindi 5 R, 5 A, 5 W, etc., ma soltanto 1 G: quante proteine RAWTRAINING potrò costruire? Accidenti solo una e gli altri aminoacidi? Certo potranno formare altre proteine o energia, ma io ho bisogno di RAWTRAINING per essere davvero forte. In poche parole G rappresenta l’aminoacido limitante e se non ci fosse stato nemmeno quell’unico aminoacido non avrei avuto neppure una molecola proteica RAWTRAINING… addio alla possibilità di essere RAWER. Scherzi a parte, qui sta tutto il succo del discorso sulla formulazione di questo prodotto eccezionale; gli equilibri dei dosaggi consentono di limitare l’aminoacido limitante (gioco di parole cercato per “limitare” anche il tedio). Probabilmente per questo motivo il Prof. Dioguardi (Dio per gli amici) suole chiamare il BIG ONE CATOHN (Cluster of Aminoacids Tailored On Human Needs) ossia gruppo di aminoacidi tagliato su misura per le necessità umane. Nel caso abbiate disponibilità di tempo provate a vedere su pub med e sulla rete in genere la marea di studi relativa agli aminoacidi e metabolismi di zuccheri e grassi del Prof (come mi piace chiamarlo). Comprendere poi l’importanza della stechiometria di metionina e cistina (nome acquisito dall’aminoacido quando due molecole di cisteina si legano attraverso un ponte disolfuro) diventa fondamentale se vogliamo limitare la formazione di omocisteina nell’organismo ospite.
Va bene, va bene, lasciamo ai biochimici ulteriori considerazioni.
Utilizzare una miscela ottimale di AA dovrebbe essere sempre la scelta prioritaria se si cerca di dare al corpo tutto ciò di cui ha bisogno sia in senso plastico che energetico (non entro nel merito ora di altre supplementazioni comunque importanti), di certo prioritario rispetto alle proteine in polvere per le quali, anche nella situazione migliore (prodotto di qualità), se ne facciamo un uso superiore al necessario, dovremo comunque considerare le scorie azotate, problema assolutamente assente con gli AA. Tornando alle proteine in polvere, oltre che con le scorie azotate sarà necessario fare i conti con il possibile super lavoro di fegato e reni, sempre considerando alte dosi, mentre con una miscela ottimale di AA possiamo anche affrontare patologie epatiche e renali ed anzi, il prodotto citato nasce proprio per senescenza, cachessia, malattie cardiovascolari e patologie in genere, soprattutto legate alla malnutrizione proteica.
Non posso affermare che questo sia il miglior prodotto del mondo, ci sono evidentemente alcuni validi competitors che comunque hanno lo stesso prezzo. Per certi aspetti tuttavia lo vedo come l’integratore per eccellenza. Al giorno d’oggi non è certo facile nutrirsi in modo appropriato e non solo per le abitudini alimentari non ottimali ma soprattutto per la quasi impossibilità di approvvigionamento di cibi realmente di qualità (sappiamo bene che noi consumatori siamo tutelati fino ad un certo punto). Gli AA si comportano nell’organismo come una sorta di prodotto adattogeno, nel senso che “andranno” dove più ne abbiamo bisogno (produrre energia o proteine contrattili per esempio). È evidente che l’utilizzatore non sentirà l’effetto booster, come avverrebbe usando stimolanti o sostanze dopanti. Chi usa correttamente gli AA semplicemente affronterà la propria performance con il potenziale più vicino al massimo (se la mente è motivata e sintonizzata) e non avrà problemi di catabolismo muscolare. Con gli stimolanti è vero, si può spingere di più, ma considerate che anche una macchina con una bombola al nitro va come un razzo e poi, ben che vada, bisogna rifarle il motore e noi, per ora, non abbiamo pezzi di ricambio.
Per quanto riguarda le modalità di integrazione dobbiamo ricordare che non stiamo parlando di farmaci e quindi le dosi effettivamente efficaci sono piuttosto cospicue (un adulto di 75kg mediamente dovrebbe integrare nell’arco delle 24 ore con 15 compresse di big one, se si pesa un quintale le compresse diventano 27). Ovviamente sto parlando di un’ intensità di allenamento media, (difficile parametrare) perchè più intensa dovesse essere l’attività e più si può giocare al rialzo (purtroppo anche al portafoglio). Per il timing (quando e come suddividere le dosi) ci sono due protocolli tradizionali, ma sconsiglio particolari rigidità, meglio testare direttamente su se stessi; tuttavia, due possibili protocolli sono: 1/3 di dose giornaliera alle 10 del mattino, 1/3 alle 16 e 1/3 prima di dormire. Un altro protocollo può essere al mattino appena svegli, tarda mattinata e pomeriggio. È altresì evidente che si può gestire la dose giornaliera anche in base al modo in cui ci si nutre e ci si allena. Nel caso del workout potrebbe essere vincente sia prendere 1/3 di dose prima dell’allenamento che dividerlo in due e assumerlo prima e dopo l’attività o infine prendere 1/3 di dose giornaliera direttamente dopo il workout.
Logicamente sull’etichetta della confezione sono riportati i parametri di dosaggio ministeriali (assumere 3-4 compresse al giorno prima dei pasti) così come viene sconsigliato l’uso per malattie epatiche e renali… no comment! Se pensate di integrare con gli AA non sottodosate, buttereste via i soldi. Non voglio dilungarmi con altre notizie che potreste tranquillamente trovare in rete.
Questo integratore, come dice la parola stessa, serve ad integrare la normale dieta e la sua efficacia è direttamente proporzionale al livello di idratazione del soggetto.
Personalmente non chiedo di meglio se non essere al massimo delle mie possibilità in assoluta sicurezza, anzi, al massimo della mia salute. Chi mi conosce sa che non ho mai ceduto alle lusinghe degli “aiuti” e non solo per un discorso di etica (che comunque considero solo nel confronto con se stessi sia nel gesto atletico che davanti ad uno specchio), ma soprattutto per un fatto di salute: il mio sistema psichico, nervoso, endocrino e immunitario è assolutamente prioritario per farmi funzionare bene in questa vita e se ha un prezzo quest’ultimo è decisamente alto.
Dr. Loris Dellavetta
Bibliografia
- Le Basi della Biochimica (PC Champe-RA.Harvey-DR.Ferrier) Zanichelli
- Gli aminoacidi: lettere di un alfabeto più antico della vita (F.S.Dioguardi) LK

abelardo
Loris Dellavetta, dottore in Scienze e Tecnologie Del Fitness e Dei Prodotti Della Salute, è Personal Trainer CONI CSEN, FIKDA Certified Trainer e membro del RawTraining Staff

E così tu saresti un rawer?20 Settembre 2010
Passare dal Powerlifting ad uno sport da combattimento 20 Settembre 2010

24 commenti
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inzomma sto big one quale sarebbe,mi potresti perfavore andare per mail il Brand,,, grazie mille
perchè le indicazioni ministeriali sono così basse? e sconsigliano l’uso in caso di problemi epatici renali? (in pratica il contrario di quello detto nell’articolo)
Ciao devid83, il brand è “professional Dietetics” BIG ONE
Cane Fantasma 😉 le indicazioni min sono così basse perchè non trattandosi di un farmaco vengono “praticamente” standardizzate (meno lavoro da fare), indicando patologie renali etc, si mettono il cuore in pace, se hai tempo dai un’occhiata alle pubblicazioni del prof Dioguardi
Il lato positivo di pesare 66 chili…
:):):) ha ha ha ha grande Sherden effettivamente io sono al “verde” per colpa dei miei 105Kg….. :):):)
@ AJ
immaginavo fosse così
che tristezza……………………………….
Pesiamo uguale Loris 🙂
Premetto che l’alimentazione non mi ha mai appassionato, non parliamo dell’integrazione. Però penso che qualsiasi personal debba , come professionista della salute, avere delle conoscenze anche in questo.
Quello che però mi lascia sempre perplesso è che alla fine se parliamo di performance non si quantifica mai.
Devi prendere i bcaa , ok ma se li prendo che cambia? quanto cambia?
e poi l’aminoacido limitante è limitante a seconda di quanto ne assumo nell’alimentazione. alla fine uno si dovrà integrare a seconda prima di quello che mangia e poi eventualmente di quello che integrerà.
Come possono esserci assunzioni standar se l’alimentazione è diversa per ognuno di noi?
Poi io sinceramente ho molte perplessità perchè nella mia breve esperienza ho sempre visto gente che fa record , con muscoli ipertrofici che neanche prende integratori. Poi vedi tantissima gente che non ha prestazioni che sta a contare i dosaggi in modo maniacale.
Insomma già , se parliamo di prestazione, l’allenamento non è una scienza esatta, figuriamoci l’integrazione.
Questo non vuol dire che allora dobbiamo mandare tutto a quel paese, ma anzi che ben vengano questi articoli. Sicuramente se deciderò di fare un’integrazione seria mi rivolgerò a professionisti come Loris (AJ) perchè io continuo a non capirci una mazza 🙂
Si ma i tuoi sono chili di muscoli giovani, i miei di ciccia vecchia :).
Hai perfettamente ragione, ora cercherò di spiegarmi meglio…
Devi prendere i bcaa (meglio una miscela di AA) , ok ma se li prendo che cambia?
Hai buone probabilità di limitare il catabolismo, se la tua alimentazione non è particolarmente “pulita” e completa.
quanto cambia?
vedi sopra 🙂
e poi l’aminoacido limitante è limitante a seconda di quanto ne assumo nell’alimentazione. alla fine uno si dovrà integrare a seconda prima di quello che mangia e poi eventualmente di quello che integrerà.
Come possono esserci assunzioni standar se l’alimentazione è diversa per ognuno di noi?
é più semplice in verità, anche se mangi “bene” il problema dell’AA limitante è sempre presente e reiterato, ma questo non significa non “funzionare” bene ma piuttosto, sprecare inevitabilmente proteine, l’integrazione di un pool di AA consente di creare uno zoccolo duro da dove attingere che ottimizza “senza fare miracoli” l’utilizzo organico delle proteine alimentari. diciamo così, hai meno sprechi, quindi un risparmio energetico, perchè non quantificabile? perchè grazie a Dio siamo tutti diversi 🙂 ma tutti possiamo beneficiarne, è fisiologico.
Poi io sinceramente ho molte perplessità perchè nella mia breve esperienza ho sempre visto gente che fa record , con muscoli ipertrofici che neanche prende integratori. Poi vedi tantissima gente che non ha prestazioni che sta a contare i dosaggi in modo maniacale.
ora non voglio parlare di integratori ma di AA, voglio trasformarti la cosa in tecniche di allenamento, uno che ha risultati buoni allenandosi male, sicuramente avrebbe risultati ottimi allenandosi meglio, ne convieni? Poi ci sono persone che si allenano bene e hanno medi risultati, se si allenassero peggio, li avrebbero ancora più scarsi… continua.
Insomma già , se parliamo di prestazione, l’allenamento non è una scienza esatta, figuriamoci l’integrazione.
esatto, l’integrazione in genere, ma se parliamo di AA mi tocca dirti che la biochimica della vita è una scienza esatta e i margini di errore stanno in un range non troppo ampio. considera che questo integratore nasce per patologie degenerative invalidanti (ecco l’importanza del risparmio energetico e dell’efficienza) e non per gli sportivi, diciamo che quest’ultimi si sono avvicinati dalla porta di servizio.
Chi non ama l’integrazione, ok va benissimo così, non è indispensabile,
ora, non dobbiamo tutti integrare con gli AA ma quelli che invece considerano l’integrazione, piuttosto che spendere soldi in integratori miracolosi (siamo sempre nella legalità) si affidino piuttosto a prodotti che oggettivamente possono far funzionare bene il nostro corpo.
Ciao Andrea spero di essermi spiegato un pò meglio.
si assolutamente , grazie Loris spero a presto 😉
interessante questo integratore, ma vedevo un po di prezzi online e sono veramente alti…
1 scatola da 500 compresse 100 euro….e pesando 75 vuol dire 100 euro al mese (33 gg) con la dose da te consigliata…
Quello che da ignorante totale nell’alimentazione/integrazione non ho capito è…solo questo integratore ha una catena che permette di limitare il fattore limitante??
(scusa il gioco di parole 🙂 )
oppure si possono trovare strategie alternative nell’integrazione di AA?
CIao AJ,
sono un tuo collega di Scienze del FItness (tu sei ex ;-)),ci siam scritti qualche giorno fa…Volevo chiederti per tua esperienza hai mai provato il rivale “SOn Formula”? anche questi AAs a costi proibitivi.Un saluto Max alias healthtrainer
Si Valeroma, sono cari, e credimi che 100 per 500 compresse e già buono, il listino è 125 euro. Non vorrei che si pensasse che adesso per forza bisogna prenderli …. ma come ho detto prima piuttosto che spendere gli stessi soldi e anche di più al mese per integratori assurdi, se proprio uno vuole spenderli almeno li spende bene. No con l’AA limitante non ci sono grandi strategie se non mangiare in modo completo e molto vario, ricordo che l’AA limitante è sempre diverso a seconda dello stato dell’arte, quindi fondamentalmente solo una miscela di AA può ovviare facilmente allo scopo. Diciamo che chi vive con un regime vegetariano e si allena duro, avrebbe un grande aiuto dal BO
Ciao Max 🙂 a quando la laurea? si, conosco i competitor che hai nominato tu oltre che i Guna e atri, non conosco le esatte differenze ma i prezzi sono comunque gli stessi….
Ricordi la mia Ex ragazza di Camerino? lei ha fatto una tesi compilativa sui Big 🙂
Ciao Loris,
la laurea credo prossimo anno mi manca chimica dei medicinali 2.DI lei non sapevo che lavorasse nell’ambito,ma me lo ha detto un collega che ha assistito alla sua tesi di laurea sugli AAs e mi disse che fu una tesi di laurea da 10 e lode,aveva strabiliato tutti!! Sono andato al RW 2010 dal tuo amico Civalleri a provare il kettlebell ed ho visto la tua ex fortuitamente in quella occasione e mi ha confermato che appunto aveva svolto quel tipo di tesi.Tra l’altro mi ha spiegato che l’apporto di questi AAs sono indicati,dopo ricerche scientifiche, anche per persone patologiche tipo scompenso cardiaco,ischemie miocardiche ecc. Su Pubmed mi faccio una ricerca.Comunque avete un grande sito.Complimenti! Siete tutte persone appassionate e competenti.A quando un mensile dal titolo “Raw Training!”?L’assist te l’ho fatto.;-) Un saluto Max
Avrei voluto sapere di più su quale/i siano questi amminoacidi limitanti, sul contenuto del prodotto e sui meccanismi sottostanti l’argomento in genere.
Non è la prima volta che sento parlare di amminoacido/i limitanti ma non ne mai saputo gran che e l’argomento offre molti spunti.
Boh, mi sembrava di essere stato chiaro 🙂 l’AA limitante può essere uno qualunque dei 20 si chiama così solo perchè in un certo momento è quello in quantità minore nell’organismo e conseguente non riesce a sopperire alle richieste (proteina R A W T R A I N I N G) RENDENDO COSI’ ANCHE ALTRI AA NON UTILIZZATI NEL MODO MIGLIORE NON INUTILI MA MENO “PERFORMANTI”
Il contenuto del prodotto non l’ho riportato perche facilmente fruibile sulla rete, personalmente non ho interesse a fare degli sterili copia e incolla, preferisco estrapolare i ragionamenti con la mia testa.
Per quanto riguarda i meccanismi metabolici relativi, credo che andrebbe fatto con davanti lo schema completo della biochimica (quello con il ciclo di Krebs al centro per intendersi) ma a quel punto suggerirei di investire 16 eurini e aquistare il libro del Prof citato in bibliografia, sempre considerando di avere conoscenze di biochimica adeguate per poter comprendere il tutto.
AJ, scusa la domanda stupida ma solitamente quando si assumono i classici bcaa si fa ovviamente il conteggio dei 3 aminoacidi presenti per cui si suggerisce, supponiamo, che una persona di 70kg ne debba prendere 10g, in questo Big One invece la grammatura consigliata sarebbe espressa tenendo conto di tutti gli aminoacidi presenti giusto?
giusto per avere un idea, una persona di 70kg, piuttosto magra, allenamenti intensi con i pesi 4 volta a settimana minimo più qualche sessione aerobica blanda, secondo la tua esperienza a quanti grammi dovrebbe stare? ovviamente lasciando perdere le quantità suggerite dal ministero visto che sappiamo tutti che se dovessimo seguirle non ci sarebbe nessun integratore utile…
Ciao Panta, domanda tutt’altro che stupida, si giusto, è l’equilibrio stechiometrico che fa del big un prodotto coerente ed efficace senza “appesantire” reni etc. Per un prodotto come il big con 70kg andresti dai 4 cpr X 3 volte a 7cpr X 3 volte (a sensazione) esempio: 4×3 nei giorni tranquilli e 21 da dividere come vuoi nei gg di workout. Poi a differenza dei BCAA che se ne prendi troppi, crei un sovraccarico metabolico con i pool di AA non esistono problematiche di sovradosaggio (se non per il portafoglio) 🙂
grazie!
mi sono appena arrivati tra l altro, li ho presi in buste perchè inghiottire 20 cps non è la cosa che preferisco fare…ho visto nella descrizione che sono presenti anche maltodestrine ma non si sa in che quantità…non importa, da oggi inizio!
alcuni dubbi : il celeberrimo fabbisogno giornaliero 2gr di proteine per kg di peso corporeo per uomo adulto praticante sport di potenza o allenamento con i pesi in questo caso dove finisce?? non penso che si traduca direttamente in grammi di amminoacidi, giusto?
se è vero che ognuno di noi ha un fabbisogno diverso in termini aminoacidici, com’è possibile stabilire dei rapporti stechiometrici generali?
ad esempio per uno sportivo immagino serva L-glutamina che rappresenta un importante mattone per la costruzione del tessuto muscolare, ma non ne vedo traccia nel prodotto.
idem L-arginina che è invece necessario per la produzione di NO.
mi domando il perchè?
l’unica risposta che mi viene in mente è che forse è proprio vero che fissarsi su integratori ma anche solo su poche fonti proteiche sia sbagliato.
Aj grazie perchè comunque con il tuo articolo hai aperto una questione a mio avviso basilare in termini sia di allenamento (atleti) sia di benessere (clienti).
@ ingtommy, scusami, ho visto solo oggi il tuo post, dunque:
il celeberrimo fabbisogno giornaliero 2gr di proteine per kg di peso etc… dove finisce?? Rimane esattamente lo stesso .
non penso che si traduca direttamente in grammi di amminoacidi, giusto? giusto, il pull di AA migliora l’efficienza delle proteine introdotte.
se è vero etc….com’è possibile stabilire dei rapporti stechiometrici generali? perchè sono i rapporti stechiometrici su misura per l’essere umano, in questo caso l’individualità non conta perchè la biochimica è la stessa (tolte codizioni enzimatiche patologiche).
La glutammina è un argomento molto complesso, è vero che è l’AA più abbondante presente nel muscolo ma soprattutto per poter trasportare l’ammoniaca prodotta nel wo al fegato dove verrà trasformata in urea ed eliminata, ma devi pensare che gran parte del glutammato (acido glutammico) ingerito con gli alimenti (ne abbiamo talmente tanto a disposizione che nei cibi confezionati si cerca di eliminarlo) presente nei muscoli, si lega proprio all’ammoniaca e diventa glutammina… da ciò, secondo me la glutammina può essere si, molto utile ma non su scala quotidiana, io la userei per esempio nei periodi di stress maggiore o di freddo (con poca luce) ma ripeto, non la userei tutti i giorni.
Sul metabolismo dell’arginina potrei scrivere un trattato… 🙂 sia pro che contro, ti accenno i contro che sono il motivo per il quale non la trovi nel BO.
Se l’arginina ha una base teoretica molto solida come substrato fondamentale per formare ossido d’azoto e dare vasodilatazione, perchè negli studi controllati in cui si dà arginina per bocca i risultati sono pessimi?… qui bisognerebbe partire con i metabolismi di citrullina e ornitina ma il discorso si farebbe lungo. il vero problema è che l’arginina, stimolo principale alla secrezione degli ormoni antagonisti all’azione dell’insulina glucagone e GH, può portare facilmente a insulino resistenza oltre che aumentare del 30% il filtrato glomerulare (GFR) e il flusso renale (RPF).
Spero di essere stato d’aiuto in qualche modo anche se questi sono argomenti veramente complessi che richiedono un sacco di tempo.
molti “super” integratori possono essere nefasti…. alanina, carnitina su questi due potrei scatenare una guerra :).
Ragazzi, io li sto prendendo da più di un mese…e devo dire che è uno dei prodotti più efficaci che abbia mai preso. Posso garantire che non è un effetto placebo, perché mi sta portando troppi benefici contemporaneamente.
Io sono 70kg e ne prendo 4cpr per tre volte al giorno.
I benefici che ho avuto sono questi:
-in primis, da quando ho cominciato a prenderli, ho notato un’accellerazione nella guarigione della tendinite alla spalla che mi sta affliggendo da 3 mesi…e parlo di una significativa accellerazione.
-aumento di energia durante tutto il corso della giornata..e parlo di un buon aumento di energia.
-maggior forza e resistenza durante gli allenamenti
-diminuzione dei tempi di recupero
-diminuzione delle ore di sonno…so che questo potrebbe sembrare una controindicazione…ma non lo è: ora dormo 5-6 ore per notte (prima ero sulle 7-8) e nonostante questo, mi sento attivo, presente ed energetico.
Penso che continuerò a prenderli per lungo tempo….
sarei curioso di conoscere la formula di questa composizione, non si trova in giro se non prodotti leggermente differenti.
Dovrebbe essere questo:
Leucine 31.25 mg
Lysine 16.25 mg
Isoleucine 15.625 mg
Valine 15.625 mg
Threonine 8.75 mg
Cystine 3.75 mg
Histidine 3.75 mg
Phenyl-alanine 2.5 mg
Methionine 1.25 mg
Tyrosine 0.75 mg
Tryptophan 0.5 mg
This formulation has peculiarities in that it contains two nonessential
AA. Tyrosine is provided because it is an essential AA for all
tissues apart from the liver. Cystine is contained in a peculiar molar
ratio to methionine to meet sulfur AA requirements, minimizing the
synthesis of homocysteine, the intermediate between methionine
and cysteine.