Alimentazione: concetti e pratica quotidiana - Rawtraining
di Francesco Pelizza
L’approccio all’alimentazione è spesso uno dei maggiori problemi che colpisce la società moderna!!
A tutti i livelli, in praticamente tutti i contesti sociali, cosa sia veramente corretto mangiare è una domanda che spesso porta a risposte casuali o basate su opinioni personali.
Spesso sembra che ci si approcci all’alimentazione con uno spirito pseudo-analitico, che ricade tra miti e leggende, o che si analizzi il problema del “cosa mangiare” con la stessa metodologia con cui si sceglie di votare un partito politico, cioè in base “alle promesse fatte”.
La pubblicità parla, promette, stimola e incuriosisce un pubblico che molto spesso ha poca educazione alimentare e, per quanto critico e puntiglioso, spesso non fa che farmi pensare alla similitudine per cui “un meccanico fatica a valutare correttamente le funzioni di un PC, come un tecnico di computer fatica a scegliere la corretta rettifica per un motore”.
Il senso analitico in questi casi crolla e alla fine si può solo credere o non credere, tentare o non tentare una nuova alimentazione che ci aiuti a perdere adipe, che migliori le nostre masse muscolari, o che ci aiuti a riprendere la forma fisica dei migliori anni.
In aggiunta, quasi tutti i giorni, ci può capitare di incontrare persone con una prestanza atletica che ci colpisce, ad esempio un amico/a, o amici di amici che mostrano, forse troppo spesso, poca attenzione per la forma fisica ma, malgrado ciò, ci fanno invidia!!!
Alcune delle frequenti affermazioni che spesso si sentono durante le conversazioni amichevoli con questi soggetti sono: “che fortuna che hai!”, “hai una genetica invidiabile!”, “cavoli tu puoi mangiare di tutto e non cambi mai!”.
Ma attenzione!!! Siete sicuri di poter affermare la veridicità delle frasi sopra elencate?!! Solo perché avete visto questa persona mangiare quello che gli pare ad uno o pochi pasti, non è detto che sia possibile farne una generalizzazione immediata e quindi poter assumere che lui mangi sempre così; anche perché, parliamoci chiaro, sgarrare un paio di pasti non genera un fisico metabolicamente alterato, molto grasso e/o totalmente fuori forma e/o quasi rachitico.
La quotidianità errata genera un problema nel corso di settimane, mesi e anni!!
Se invece, tornando a questa persona “X” ritenuta molto fortunata perché “sempre in forma” “impegnandosi poco nel mangiare”, noi provassimo a ragionare e giudicare i fatti sotto un’ottica totalmente differente?
Chi ci dice che il suo non curare l’alimentazione sia completamente sbagliato?
Se tutto sommato questa persona non stesse affatto (o comunque poco) sbagliando nell’alimentarsi?
Bisognerebbe riflettere più spesso sul risultato finale!
Se il soggetto “X” mangia come capita e ha un fisico invidiabile, forse nel non curare l’alimentazione non sta facendo grandi errori!!! (è meglio dire “forse” quando non si conosce lo stile alimentare del soggetto).
Facciamo quindi un esempio di alimentazione casuale:
- colazione: pane e marmellata, 200ml di latte e 40gr di biscotti secchi come sfizio
- spuntino: se capita un pacchetto di cracker e un frutto, oppure un toast
- pranzo: la pasta che cucina la cuoca, verdura e un pò di carne o pesce ma non tutti i giorni
- metà pomeriggio: quello che capita (se è possibile mangiare qualcosa)
- cena: pane o pasta o riso, verdura, frutta, se capita carne o pesce
In tutto questo considerate che il soggetto è giovane, mangia quello che cucina la compagna o la madre, non è molto goloso e al massimo, se ha fame fuori pasto, non mangia merendine, ma una pagnotta di pane che trova in cucina, con 2 fette di salume se ci sono.
L’andamento giornaliero delle calorie oscilla in modo quasi del tutto casuale, esempio: Lun-1800kcal, Mar-2200kcal, Mer-2000kcal, Giov-2800kcal, ven-2000kcal, Sab-2400kcal, Dom-3100kcal.
Un paio di volte a settimana gli capita di mangiare un gelato e una pizza, ci sembra quindi che stia sbagliando tanto… ma poi guardate questa persona, pesa 85kg scarsi, è atletico, magro corre veloce e ha belle proporzioni fisiche.
Cosa c’è che non va?
Il vostro giudizio!
Come detto prima, un buon metodo di analisi, almeno in parte, si basa anche sui risultati finali ottenuti per questo motivo, se il soggetto preso in esame è sano e in forma, vi fa invidia la forma fisica da esso detenuta; bene, state osservando un modello alimentare che è casualmente corretto!!! (pur ammettendo sgarri).
Questa persona quindi, non ha fortune genetiche formidabili, è semplicemente stato abituato da buone usanze alimentari dalla famiglia e/o compagna. Fornisce al proprio organismo, con una alimentazione mista i corretti quantitativi di nutrienti.
Un soggetto geneticamente fortunato è una persona che tutti i giorni mangia una pizza, 1-3 gelati, beve alcolici, mangia dolci e spesso alimenti molto grassi, e malgrado tutto ha un fisico invidiabile. In questo caso si tratta davvero di fortuna, altrimenti si tratta di corretta alimentazione per le necessità dell’organismo in esame.
La dote forse più straordinaria, ma anche più negativa relativamente a certe situazioni, è l’adattabilità dell’essere umano!
Se seguendo una particolare alimentazione, ridotta all’osso con i carboidrati e ricca di proteine e grassi, non ottenete risultati soddisfacenti (se non durante il periodo iniziale dove tutto fa brodo!!!), iniziate a pensare che il modello da voi seguito sia per lo meno male organizzato o, più onestamente, sbagliato!!!
In alcuni casi si sbaglia molto, altre volte poco, ma tali errori essendo cruciali, mandano tutto in fumo, o quasi.
Quello che invece succede spesso, è che avendo seguito un modello alimentare che ha portato qualche effetto da voi “giudicato come positivo”, decidiate di continuare a seguirlo anche se non vi porta più alcun risultato. Credete così di essere al meglio della forma, convinti di non dover cambiare nulla, ma intanto qualcuno intorno a voi, con “zero” paranoie alimentari ha un fisico spaziale che continua a farvi invidia!!!
Esagerare con il controllo alimentare, senza aver ben chiaro in mente quanto e come mangiare, ci può portare ad un “blocco metabolico”.
In questi casi, nel lungo periodo, vi riducete a non ottenere ulteriori progressi perché quello che avete ottenuto finora era solo una forzatura. Spingersi oltre per migliorarsi, diventa pura follia: ogni sgarro si sente sulla bilancia e vi fa precipitare in pensieri paranoici, ogni nuovo tentativo alimentare è vano o vi fa regredire; a questo punto per migliorare ulteriormente spesso non sapete più dove sbattere la testa.
Cos’è possibile fare in questi casi?!
È semplicemente ora di accettare che il programma alimentare che avete seguito non ha longevità.
Un’equilibrata dieta mediterranea che non si fa mancare vitamine e sali minerali, per quanto casuale, improvvisata e spensierata, è già un ottimo piano di partenza.
Il problema dov’è quindi?
Il problema è nell’abitudine di mangiare troppi dolci, di rinnegare classi alimentari come le verdure e la frutta, di riempire la credenza di dolci e schifezze, senza avere a portata di mano l’alternativa salubre.
Focalizzarsi solo su pochi alimenti perché in qualche modo, secondo qualche logica alimentare contorta, vengono giudicati come gli unici adeguati (salvo intolleranze alimentari o altre patologie), genera di per se un problema!!!. Può ad esempio generare carenze nutrizionali, anche piccole, irrilevanti per la salute concreta dell’individuo, che tuttavia sfociano classicamente in:
- addome gonfio;
- nutrimento non adeguato e stanchezza nello svolgere le attività quotidiane di tutti i giorni, in partica quella sensazione di svogliatezza che accompagna certi soggetti dalla mattina alla sera.
[tanto per citare due banali e comuni conseguenze]
Il problema è proprio che ci si focalizza solo sui soliti alimenti, finendo poi per introdurre una quantità molto limitata di calorie nelle 24 ore, perché convinti che la restrizione calorica sia: “per forza la soluzione efficace nel dimagrire”, quando invece sono proprio convinzioni come questa a costituire il principale problema che limita i risultati ottenuti.
Ad Auschwitz i deportati erano tutti magri mangiando poco, ma penso sia riconosciuto da tutti il loro stato di salute raccapricciante!!!.
In mezzo a loro, individui con 60-80kg di massa muscolare penso non se ne sia visto nemmeno uno!!!
L’organismo umano è nato e si è evoluto per adattarsi. È sicuramente meglio optare per una nutrizione variegata di nutrienti, rispetto a propendere invece per una nutrizione controllatissima, noiosa da eseguire, carente di alcuni nutrienti e ripetitiva sulla fonte di macronutrienti; ogni giorno le esigenze relativamente alle calorie totali cambiano e le stesse calorie assunte tutti i giorni, se non veramente ben studiate, possono dare un eccesso o una carenza nutrizionale.
Certe finezze e super considerazioni si possono fare quando veramente si conosce l’argomento nel profondo e solo in questo caso vale la pena fare “super calcoli” nel finalizzare una alimentazione.
Non ha nessuna utilità pratica fissare le sospensioni della propria vettura con dei bulloni più piccoli in diametro esterno solo perché lo fanno in formula uno: se non state per correre un gran premio ma state solo andando fuori a cena con gli amici, di certo non otterrete nulla perdendo tempo con problemi di questo tipo.
È sempre necessario ponderare le proprie necessità ed essere molto critici analizzando le proprie abitudini, perché uno o due dolci al giorno, 1kg di carne al giorno, 1400kcal da lunedì a venerdì e il weekend follie alimentari, non sono le giuste mosse per la ricerca della salute; tutti i giorni viviamo e tutti i giorni abbiamo necessità paragonabili, ma non identiche.
Imporre restrizioni caloriche perché lo riteniamo intelligente, non cambia la nostra natura e la risposta metabolica a favore dei nostri scopi!!!
Ascoltarsi, e seguire il senso della fame mangiando alimenti mediterranei salubri, è una strategia incredibile per il benessere organico e la forma fisica!!
Evitiamo di pensare che il segreto per la forma fisica perfetta sia nascosto chissà dove e smettiamola di fondare le nostre abitudini alimentari su nuove strane teorie che non si trovano scritte da nessuna parte!!
Siamo esseri umani e salvo problemi individuali, il nostro metabolismo rientra in canoni ben precisi, studiati e determinati scientificamente, tutto il resto ha davvero poco senso!!!
L’ALIMENTAZIONE CORRETTA SEGUE LA SCIENZA E LA MEDICINA!!!
P.S: Mi riferisco alla scienza e alla medicina vera, di coloro che si sono laureati e dedicano la vita a questi settori!!
Nei prossimi articoli analizzeremo tematiche specifiche sulla nutrizione e integrazione.

fpelizza
Francesco Pelizza, laureato in Biotecnologie e appassionato di scienze dell'alimentazione, ha sposato per passione un approfondimento culturale profondissimo in questo campo diventando una delle voci più interessanti ed innovative del settore.
Powerlifter, campione Italiano in carica categoria 120 chilogrammi, è uno dei pochi atleti in Italia ad aver disteso più di 500 libbre nella panca piana. Fortemente motivato al costante miglioramento dei propri risultati agonistici è un fiero atleta natural.

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10 commenti
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[quote]Ascoltarsi, e seguire il senso della fame mangiando alimenti mediterranei salubri, è una strategia incredibile per il benessere organico e la forma fisica!![/quote]
Questo il succo…condivido pienamente! Da quando mi sono buttato alle spalle le ‘paranoie’ alimentari, ho capito l’importanza di questa strategia alimentare.
Condivido pienamente l’articolo, il ragazzo nell’esempio potrei essere io, tutti mi dicono quanto sono fortunato ad essere magro ed atletico mangiando in continuazione, senza contare che mi alleno 5 volte a settimana e nei miei 3 pasti al giorno e 2-3 spuntini mangio sempre sano e completo (frutta almeno 3 volte e verdura almeno 2 al giorno). Ogni tanto sgarro come tutti ma non mi faccio assolutamente paranoie, ad esempio ho appena finito di mangiare un cannolo siciliano enorme e buonissimo!
molto bello! Aspettiamo il seguito allora 🙂
Quoto il buon Leviatano.
Complimenti, Francesco. Attendiamo i prossimi articoli.
articolo molto interessante.
solo un appunto di stile, se posso permettermi. sono proprio necessari tutti quei punti esclamtivi? trovo diano un tono enfatico e appesantiscano la lettura.
”Evitiamo di pensare che il segreto per la forma fisica perfetta sia nascosto chissà dove e smettiamola di fondare le nostre abitudini alimentari su nuove strane teorie che non si trovano scritte da nessuna parte!!”
Bell’articolo complimenti!! Mi trovo daccordo e gia da me seguo in linea generale questi schemi….bisogna imparare ad ascoltare il nostro corpo…e ogni tanto ‘gratificarlo’ con qualche strappo alla regola…chiaramente se non si hanno grossi problemi di sovrappeso e in tal caso credo che la cosa migliore sia farsi seguire da un dietologo serio.
asaluti
Piedamaro
Dopo anni di prove ed errori nell’allenamento si sta tornando ai principi validi da più di un secolo a questa parte.
Dopo anni di strategie alimentari empiriche che dovevano far fronte all’enorme disponibilità di cibo per la parte ricca del pianeta, anche qui, si sta tornando ai principi validi da più di un secolo a questa parte.
Almeno da questi due punti di vista, viviamo in un’epoca interessante.
Per i punti esclamativi, ce ne sono più in questo articolo di quelli che uso io in un anno ; )
“L’ALIMENTAZIONE CORRETTA SEGUE LA SCIENZA E LA MEDICINA!!!”
Ricordo un articolo di Bill Starr in cui asseriva che lui ed altri assumevano 2 grammi di proteine ogni mezzo chilo di peso corporeo.
Il mio peso oscilla tra i 100 e i 105, perciò secondo quella scuola dovrei mangiare 420 grammi di proteine al giorno.
Per qualche tempo fui anche io vittima di un tipo di “alimentazione forzata” e questo ha peggiorato seriamente alcuni problemi gastrici che già avevo.
Di punto in bianco passai, a 25 anni di età, da una “discreta” dieta mediterraneo-emiliana ad una forzata dieta iperproteica (non ai livelli estremi descritti sopra).
Adesso che ho un’alimentazione casuale come quella descritta all’inizio dell’articolo:
-i problemi gastrici stanno migliorando
– progredisco più velocemente nei programmi di allenamento
– ho meno grasso e gli stessi o più muscoli
– mangio a sazietà quando ho fame senza guardare l’orologio per assumere i miei trenta grammi di pro ogni 3 ore pena il catabolismo muscolare e la mancanza di recupero.
La cosa triste è che mi ero davvero fatto convincere dall’industria degli integratori.
Grazie dell’ottimo articolo controcorrente di un campione del sollevamento pesi.
ottimo articolo.
Mi domando, però, se non si possano applicare gli stessi principi anche in una dieta non di tipo mediterraneo, in cui, cioè, a fianco di sostanziose quantità di frutta e verdura e un po’ di cereali, si utilizzino quantità un po’ maggiori di proteine e soprattutto di grassi (ad es., da frutta secca ed altre fonti salutari).
Contentissimo degli apprezzamenti 🙂
Le mode alimentari sono uno dei settori più fantasiosi del commercio, non tutte allo stesso modo salubri e longeve ovviamente…
Il modello alimentare mediterraneo ha la grande fortuna di avere una ricchezza di prodotti, sapori e proprietà benefiche (se tutto è ben commisurato)…
Diventa difficile immaginare uno stile alimentare diverso dal nostro, per noi che ci siamo nati e vissuti dentro…
In Germania ciò che va per la maggiore, sono 2 pasti sostanziosi al giorno:
colazione abbondante e cena corposa, mentre il resto della giornata passa veloce a digiuno o con un piccolo pasto per spezzare la fame….
In Olanda i pasti portanti e quasi unici sono 3, ma spesso la cena subentra alle 18 del pomeriggio….
Per cui diverse realtà, diverse esigenze, diversi fattori ambientali che circondano l’individuo…
Sarebbe interessante vivere altre realtà, tutta via, se il Made in Italy è famoso in tutto il mondo, un motivo c’è !!