I 20 consigli di uno Strongman professionista per gli atleti della forza - Rawtraining
di Eric Maroscher
La famiglia degli Strongman agonisti è un gruppo dai legami molto stretti. Questi individui sono degli spiriti affini che si sostengono l’un l’altro durante le gare, si consolano nella sconfitta e si motivano ed incoraggiano in allenamento. All’interno del gruppo degli Strongman c’è un gruppo ancora più ristretto, una sub-cultura della sub-cultura. Kristin Johnson della MONSTER GARAGE GYM è una delle socie che si sono aggiunte più di recente a questo gruppo, il ramo dei professionisti sull’albero degli Strongman.
Recentemente Kristin Johnson si è fatta conoscere come l’atleta al quinto posto tra le donne Strongman nella categoria dei pesi medi dilettanti. Questo è il titolo che si è guadagnata all’Arnold Expo del 2016. Prima di quell’evento, Kristin era campionessa NAS Kentucky State e NAS Illinois State nella sua categoria di peso. In qualità di powerlifter agonista Kristin ha al suo attivo oltre 135kg di distensione su panca RAW e 200 kg (con la maglia), ad un peso corporeo di circa 80kg e anche qui si trova ad essere tra le prime 5 e le prime 10 al mondo nella sua categoria di peso nel powerlifting.
Dato che Elitefts e MGG sono della scuola del Live, Learn and Pass on (Vivi, Impara e Trasmetti, ndt), vorremmo trarre vantaggio da quanto è stato ottenuto da Kristin con il duro lavoro e la collaborazione con alcuni tra i migliori insegnanti del settore, nel tentativo di fornire a chi si sforza di ottenere lo status sfuggente di pro la possibilità di imparare da un vero talento emergente nel mondo dello Strongman.
Quindi adesso girerò la tastiera verso Kristin, dato che sarà compito suo fare le alzate pesanti in questo articolo (battutaccia), in modo da condividere con voi i 20 consigli fondamentali che l’hanno aiutata a decidere, pianificare, lavorare e raggiungere l’obiettivo di diventare la titolare di una tessera da Atleta professionista Strongman.
Quando Eric mi ha contattata per scrivere un articolo su come sono arrivata a questo punto della mia carriera di Strongman, non sapevo davvero cosa dire. Guardando indietro alla mia breve carriera in questo sport, ho fatto davvero molto, ma non ho mai pensato veramente ai dettagli annuali, settimanali e giornalieri che rientrano nella preparazione per una competizione. Ho prima costruito una base, con gli aspetti basilari dell’essere coinvolti in questo sport, per poi arrivare ai dettagli di chi gareggia al livello di professionista. Ecco i miei consigli.
20. Trova una competizione e iscriviti
Le organizzazioni principali (negli USA, ndt) sono la Strongman Corporation e la United States Strongman. Queste due aziende organizzano ottimi eventi e si prendono gran cura dei propri atleti. La maggior parte degli eventi Level 1 avranno una categoria per esordienti, per dare la possibilità ad un atleta di gareggiare senza la pressione di doversi confrontare con atleti più esperti.
19. Controlla le prove, in particolare quelle previste nella gara alla quale ti sei iscritto, e allenale almeno una volta alla settimana
Può risultare difficile trovare tutti gli attrezzi necessari per una gara, ma con un po’ di creatività quasi tutte le prove possono essere replicate. Se non hai accesso alla maggior parte degli attrezzi di cui hai bisogno, una semplice ricerca su Google e su Youtube ti darà un sacco di idee su come far funzionare gli attrezzi che hai a disposizione.
18. Trova un buon team o un compagno di allenamento
Essendomi allenata da sola per anni, capisco la difficoltà di trovare un partner di allenamento che sia di aiuto ad entrambi. Inoltre, è difficile trovar un team con cui allenarsi quando si è dei principianti. La cosa più figa dell’ambiente Strongman è il cameratismo tra tutti gli atleti, dai professionisti ai principianti. In qualità di esordiente, è fondamentale immergersi nell’atmosfera del team e ciò comprende aiutare a caricare e scaricare gli attrezzi, seguire gli altri mentre eseguono alzate pesanti e aiutare a sistemare dopo gli allenamenti.
17. Comincia a seguire atleti Strongman professionisti ed esperti
Essendo nuovi nell’ambiente Strongman è normale avere un sacco di domande su tutto, dalle gare all’alimentazione. Gli atleti più esperti posteranno di frequente dei video o dei blog sugli argomenti più gettonati. Inoltre, osservare gli altri mentre si allenano o gareggiano, non ti aiuterà solamente ad imparare una tecnica corretta ma contribuirà ad accendere il fuoco della competitività!
16. Non paragonarti ad altri atleti
Quando cominci a praticare qualsiasi sport, è normale confrontare se stessi con qualcuno che si considera un riferimento o che si ammira in quella particolare disciplina. Ci sono delle differenze significative nell’avere qualcuno come punto di riferimento o nel paragonarsi a quella persona. I migliori atleti di questo sport non si sono semplicemente alzati un mattino e si sono ritrovati ad essere i più forti o i più veloci del mondo, si sono fatti il mazzo tutti i giorni per anni. L’unica persona alla quale devi paragonarti è la persona che eri tu il giorno prima.
15. La notte prima della gara
Siamo quindi arrivati alla notte prima del giorno della tua prima gara e te la stai facendo addosso. Non preoccuparti, non sei il primo e non sarai l’ultimo. “Cosa mi metto? Cosa mangio? Cosa devo portare? Ci sarà qualcuno che vende del cibo? E l’acqua?” Questi pensieri ti attraverseranno la mente mentre pensi “Cosa significa niente tacky?” (tacky, ovvero appiccicoso, è un adesivo usato per sollevare le atlas stones, ndt).
Se sei un esordiente, probabilmente non avrai tre paia di scarpe diverse per le varie prove, la tua magnesite, diverse cinture, etc, e va benissimo così! Metti nella borsa le cose che hai usato in allenamento e cerca di non allontanarti troppo da ciò con cui ti sei allenato. Il giorno della gara non è la giornata giusta per provare un nuovo paio di scarpe Oly, giusto perché qualcuno te le ha consigliate. Portati dell’acqua, un paio di cambi, qualsiasi fascia/cintura/strap tu abbia usato in allenamento ed un atteggiamento positivo! Infine, riposa! Sarà una giornata lunga e sporca!
14. Il giorno della gara
Il giorno è finalmente arrivato, il giorno per cui ti sei allenato, il giorno per il quale hai versato sudore e lacrime. Per alcuni la prima cosa è la colazione, il carburante per la gara. Io, personalmente, riesco a mangiare poco o quasi niente il mattino della gara. Voglio sottolineare di nuovo che non devi provare niente di nuovo il giorno della gara. Se non lo hai fatto in allenamento, non farlo il giorno della gara.
Appena arrivi nel luogo di gara, cerca un posto dove gli atleti possono lasciare le loro cose per la giornata e sistemati. Assicurati di riuscire a vedere e sentire quello che accade sul campo di gara e l’annunciatore. Subito dopo essere arrivato ci sarà un meeting per gli atleti, dove verranno spiegate eventuali variazioni dell’ultimo minuto e verranno chiariti dubbi sul regolamento. Questo non è il momento giusto per essere timidi. Se c’è qualcosa che non ti è chiaro, CHIEDI. Non vuoi certo fallire una prova perché non hai capito le istruzioni.
Una volta che lo show è cominciato, dopo la prima prova, i tuoi nervi si saranno calmati almeno un po’. Adesso è il momento di concentrarti sulla gara ma anche di divertirti. Cerca di capire la concorrenza. Io sono incredibilmente grata di avere degli avversari così forti, ma allo stesso modo sono incredibilmente grata di poter dire che quelle stesse donne sono mie amiche.
Alla fine della giornata, indipendentemente dalla posizione in classifica, hai fatto qualcosa che la maggior parte delle persone non farà mai. E per questo devi essere orgoglioso!
13. Ho fatto la mia prima gara, e adesso?
Adesso che hai completato la tua prima gara, devi decidere quale sarà la tua prossima mossa. Dando per scontato che sia stata una bella esperienza e che tu voglia ripeterla, cerca la prossima gara! Cerca una gara alla quale partecipare con i tuoi nuovi amici o cerca una gara in una zona diversa.
12. Impara dai tuoi errori
Guarda indietro alla tua prima gara e analizza le cose che pensi siano andate bene e quelle che pensi non siano andate così bene. Anche qui essere onesti con se stessi è importante! Se alla gara c’era un compagno di squadra o un amico, potresti per esempio chiedere la sua opinione. Una volta compilato l’elenco, osserva da vicino le cose che non sono andate bene e scava in profondità per capire il perché. Cerca sul serio di trovare cosa ha provocato i problemi e fai un piano per correggere gli errori per la prossima gara.
11. Nutrizione
Questo punto è facile. Mangia.
Essere un atleta di forza richiede un apporto calorico per alimentare il corpo per delle performance ottimali. Non sto assolutamente dicendo che ciò possa essere usato come scusa per fare bagordi cinque volte alla settimana, ma noi abbiamo certamente bisogno di più calorie rispetto alla persona “media”. Ho visto atleti usare qualsiasi strategia nutrizionale, dalla paleo alla chetogenica, dalla IIFYM (l’acronimo IIFYM sta per If It Fits Your Macros ed è un tipo di dieta flessibile in voga nel mondo dell’allenamento) alla “Se ti ci sta in bocca”. Non sono un’esperta in queste cose, ma per me stessa trovo che funzioni bene un regime ad elevato apporto proteico, carboidrati moderati e basso tenore di grassi. Nei giorni di allenamento aumento un po’ i carboidrati rispetto ai giorni in cui non mi alleno, ma nel complesso mantengo tutto abbastanza stabile.
Alla fine conta quello che funziona bene per te e per il tuo fisico. Ti incoraggio vivamente a tenere traccia del cibo che consumi, attraverso un’app oppure un semplice diario. Pesare e misurare il cibo potrebbe non essere ancora importante, ma comincia a tener traccia di cosa mangi e di come ti senti, in modo da poter fare degli aggiustamenti. Molti tendono a dimenticare che gli effetti di un’alimentazione corretta spesso non si vedono nell’immediato e mollano troppo presto. Tieni duro!
10. Integrazione
Abbiamo parlato del ruolo dell’alimentazione e del suo ruolo vitale per l’allenamento. Adesso parliamo degli integratori. Chiunque può entrare in un negozio di integratori, chiedere al commesso cosa dovrebbe prendere e finire per portare a casa 300 Euro di spazzatura. Quello che ha funzionato per me, per molti anni, è semplice (tutti i prodotti citati sono della Universal Nutrition):
- Proteine: Ultra Whey Pro post-workout and Casein Pro at night
- Pre-workout: Shock Therapy – mi alleno alle 4 di mattina, la caffeina è necessaria per farmi partire
- BCAAs: Juiced Aminos per stimolare la sintesi proteica
- Multivitaminico: Animal Pak
Mi assicuro di avere sempre a disposizione questi prodotti, anche in viaggio. Più sei costante con l’integrazione, migliori saranno i risultati. Vorrei dire, comunque, che non esiste una “pillola magica”. Questi sono INTEGRATORI, cose che rientrano nel normale allenamento e nell’alimentazione.
9. Attrezzatura
Cinture, manicotti e fasce per le ginocchia, manicotti per i gomiti, fasce per i polsi pantaloncini compression, scarpe Oly, scarpe a suola piatta, maglie da panca, colla per le atlas, magnesite… la lista è infinita.
Più gareggiamo e più impariamo cosa ci serve per essere più competitivi possibile. Se gli atleti con i quali ti confronti hanno una cintura che li aiuta a fare una ripetizione in più rispetto a te, forse è meglio che ce l’abbia anche tu. Se le fasce per i polsi ti aiutano a far sì che i polsi non cedano sotto ad un log, magari è il caso che tu te ne procuri un bel paio. Come ho già detto, e lo ripeto ancora, non usare niente di nuovo in gara se non l’hai già sperimentato in allenamento! Quando ti iscrivi ad una gara, pensa alle cose che hai a disposizione e a quelle che ti serviranno per avere successo, quindi usale per allenarti!
8. Approfondimento della programmazione
Adesso che hai fatto una o due gare e vorresti gareggiare ancora, è ora di trovare un programma di allenamento che faccia emergere tutta la tua forza nel complesso. Continuare a seguire il tipico programma da palestra non funziona per noi, atleti della forza. Certo, i bicipiti grossi sono fighi, ma buttare in giro delle enormi Atlas Stone e fare stacchi da terra con le auto è comunque molto più figo. E poi, i trapezi sono i nuovi addominali. Fai un sacco di squat, stacchi e panca. Cerca un programma che comprenda dei giorni in cui alleni le prove di gara oltre alla forza bruta ed alla velocità.
7. Gareggiare in eventi in cui la posta è più alta
Cosa cerchi nelle gare? Gareggi solo per divertirti? Pensa seriamente a dove vorresti arrivare con questo sport e scegli le competizioni in base a ciò che desideri fare. Se vuoi arrivare ad ottenere la tessera da professionista, gareggia in gare Platinum Plus, gare che ti portano alle qualifiche di livello professionistico. Se gareggi per divertimento, è fantastico! Incontra gente, solleva oggetti strani e pesanti e sii un vero duro! Io ho imparato molto quando pensavo di voler gareggiare per divertimento, senza contare le persone incredibili che ho incontrato!
6. Studia la concorrenza
Se e quando deciderai di competere in gare di livello superiore, fai un po’ di ricerche sulla concorrenza. Una volta che è stato pubblicato l’elenco dei concorrenti, usa il potere dei social media per vedere qualche video dei tuoi avversari. Può risultare fastidioso, lo capisco, ma è un vantaggio conoscere i punti di forza ed i punti deboli degli avversari. Qui è più un fattore mentale che altro ed è indispensabile non cadere nella trappola di paragonare se stessi agli avversari. Personalmente, se so di essere debole in una prova e che i miei avversari sono particolarmente forti, so anche che devo lavorare particolarmente duro per riuscire ad essere competitiva il giorno della gara. Allo stesso modo, se mi sento fiduciosa per alcune prove, non posso permettermi di trascurarle in allenamento perché penso “OK, qui sono a posto.” Quando mi capita di avere quella sensazione di eccessiva fiducia in me stessa, faccio due passi indietro, mi costringo a guardare in faccia alla realtà e continuo a farmi il mazzo, fiducia in me stessa o no!
5. Sii egoista
Arrivati a questo punto, è ora di concentrarti su di te. Concentrati su dove andrai e su come farai ad arrivarci, in particolare per quanto riguarda la preparazione per le gare. Ci saranno momenti in cui i tuoi amici usciranno, il venerdì sera, ma tu sai che il mattino dopo dovrai allenarti per la gara. Se i tuoi amici sono veramente degli amici, capiranno perché declinerai l’invito e ti diranno “sarà per la prossima volta”. Sei sposato, fidanzato o esci con qualcuno? Sii chiaro ed onesto sui tuoi impegni ed obiettivi e trasmetti il fatto che ci saranno occasioni nelle quali non potrai uscire. Ci saranno serate nelle quali andrai a dormire presto, mangerai gli stessi cibi che mangi da settimane e non cederai ad una pizza, non importa quanto la vorresti.
Se stai con qualcuno a cui importa veramente di te e della tua passione, capirà e sosterrà te e i tuoi obiettivi. Hai qualcuno che ti da una mano a preparare il cibo? Bene! Hai qualcuno che ti da una mano a preparare il cibo? Tienitelo stretto! Trovare persone che sono in grado di capire la mentalità di un atleta professionista e tutto ciò che ci va insieme è una benedizione!
4. Trovati un coach
Anni e anni di allenamento e gare non ti insegnano tutto quello che c’è da sapere. Lavorare con un coach è probabilmente la scelta migliore che io abbia fatto quando ho cominciato a competere in gare di livello più alto. Se non impari in continuazione, la tua mente stagna e con lei anche l’allenamento. Accertati di fare delle ricerche prima di ingaggiare un coach! Ci sono centinaia, se non addirittura migliaia di persone che cercano di trarre vantaggio dai nuovi atleti in questo sport. Fai domande! L’unico modo per conoscere il coach che ti interessa è fare un sacco di domande! Da quanto è in questo sport? Qual è la sua filosofia di allenamento? È anche lui una persona che non finisce mai di imparare? Cerca sempre il metodo più efficace per allenarsi e anche di recuperare? È disponibile a seguirti di persona? In ultimo, ma non meno importante, cosa ricavi TU da tutto questo?
3. Ascolta il tuo coach
Questa è facile. Una volta ingaggiato un coach, ASCOLTA IL TUO COACH. Se cambi la programmazione solo perché non ti piace, puoi anche evitare di avere un coach. Non amare qualcosa e non essere fisicamente in grado di farlo sono due cose completamente diverse. Hai nel tuo programma un axle clean con 100kg ma non hai mai fatto più di 60kg prima d’ora? Parla! Senza comunicazione il tuo coach darà per scontato che tu abbia completato quella sessione di allenamento come da programma e continuerà basandosi su quello!
2. Sii resiliente
“Non si tratta di quanto duro tu riesci a colpire. Si tratta di quanto duro tu riesca ad essere colpito e nonostante ciò continui ad avanzare; quante riesci a prenderne ma continui ad avanzare. Così si vince!” – Sylvester Stallone, Rocky Balboa.
Non vincerai tutte le gare, potresti infortunarti, avrai delle giornate no. Punto. Non c’è solo la parte fisica nell’essere uno strongman. Avere forza interiore, continuare a perseguire i propri obiettivi mentre si celebrano i successi di altri, non è solo una qualità degna di nota, è necessario per vestire i panni dell’atleta professionista.
1. Insegna
Quel ragazzino che hai notato mentre ti osserva in palestra? Non irritarti, lascialo guardare, perché potrebbe voler emulare quello che fai tu. Quel ragazzo che ti fa sempre le stesse cinque domande sull’allenamento tutte le settimane? Non lasciarti frustrare, rispondi pazientemente e in modo gentile, se chiede a te c’è un motivo. Quella donna che fa solo cardio perché ha troppa paura di fare qualsiasi altra cosa? Dedica qualche minuto ad insegnarle le basi! “Per poter essere un maestro, devi prima essere stato uno studente.” – Autore sconosciuto
Kirstin ed io speriamo che questi enormi consigli da strongman ti aiutino nell’allenamento come atleta strongman agonista, come powerlifter che incorpora movimenti da strongman nella sua routine o in qualità di atleta della forza che capisce il valore della forza funzionale in relazione ai propri obiettivi di fora e potenza.
L’articolo originale è stato pubblicato su EliteFTS.com
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Eric Maroscher è il proprietario della Monster Garage Gym (una delle palestre di powerlifting più titolate degli USA, fondata da Eric e Phillip Daniels – NFL Defensive End). È anche il capitano del Maroscher PL Team e due volte Campione del Mondo di Powerlifting WPC, due volte Campione Nazionale di Powerlifting APF, Campione Nord Americano di Powerlifting WPC e pù volte campione dello stato dell’Illinois APF.