Come allenarsi girando intorno alla vecchiaia - Rawtraining
di Jeff Guller
Quando un uomo (o una donna) comincia a pasticciare col ferro, il ferro vince quasi sempre. Questo è il motivo per cui impariamo e di insegniamo ad usare forma e tecnica eccellenti, in modo che nelle situazioni in cui vince il ferro noi non ci facciamo male. Ma, come sappiamo, succedono un sacco di pasticci. Non importa quanto tu possa stare attento o quanta attenzione venga dedicata alla sicurezza, lo sport del powerlifting invariabilmente provoca degli infortuni. È stato scritto molto su questo argomento in articoli, blog e siti dedicati all’allenamento di chi ha subito infortuni, sia che si tratti di uno stiramento, di uno strappo o di articolazioni sottoposte a interventi chirurgici. Sono stati pensati metodi ingegnosi per allenarsi nonostante gli infortuni. Però si presenta una sfida diversa a chi ha superato i 55 anni ed a quelli di noi che si avvicinano ai 75, come il sottoscritto. Questa sfida è come allenarsi nonostante la VECCHIAIA.
Per favore non credere ai luoghi comuni che dicono che l’età è solo un numero oppure che sei vecchio soltanto se ti senti tale. Se si trattasse solo di uno stato mentale, resteremmo tutti ventenni per sempre. La vecchiaia è una condizione fisica. Come dice Dave Tate: “Il mio corpo conosce la differenza tra mattino e pomeriggio, perché entro il pomeriggio si calmano i dolori”. Io ho detto che se mi sveglio senza provare dolore, potrei credere di essere morto.
È una condizione che è difficile da definire per tutti. Posso solo dirti cosa mi renda un vecchietto. Dopo aver passato una vita intera a cercare di essere un atleta in diversi sport a partire dall’età di 10 anni fino ad arrivare ai 70, mi trovo ad avere alcuni problemini fisici. La maggior parte di questi sono stati provocati dagli sport che ho praticato. Il rugby mi ha lasciato un ginocchio ricostruito, il football un problema ai nervi, ho ricevuto una protesi all’anca in eredità dallo squash e dal tennis, ed ho un’artrite alla spalla che deriva dal lanciare la pallina da baseball e dalla pratica del tennis. Ho anche subito interventi chirurgici alla schiena ed al collo a causa di una combinazione di traumi da vari sport ed ho 5 bypass (oltre ad aver subito un intervento chirurgico a cuore aperto) a causa di 40 anni di attività come avvocato e in seguito a fumo, quattro figli, tre matrimoni e la mia genetica. Tutto ciò ha fatto di me un disastro ortopedico ed un paziente del cardiologo.
E dunque, come mi alleno per il powerlifting? Come si sul dire: “con molta attenzione”.
Non è proprio così.
Io provo, come mi è stato insegnato, ad utilizzare la forma e la tecnica migliore possibile, ma troppo spesso supero me stesso. Non ci sono motivi per andare in palestra a meno che tu dia il massimo, il 100% ogni giorno. Però, non penso che nessuno dei programmi convenzionali sia stato scritto avendo in mente me o qualsiasi altro anziano. Per esempio, i programmi che hanno a che fare con la percezione del massimo sforzo non sono fatti per me. La mia opinione è che tu debba arrivare al 100% dello sforzo percepito ogni volta! Un programma come il 5/3/1, sebbene sia un programma eccellente, spesso è molto difficile da seguire. Alcuni giorni riesco a fare le ripetizioni e le serie previste, altri giorni non è esattamente così.
Tu devi fare tutto quello che il tuo corpo è in grado di fare in ogni singola giornata. Alcune volte ciò è più di quanto sia previsto dal tuo programma di allenamento, altre volte non è così. Tutti gli infortuni e gli acciacchi sono cumulativi. Nell’arco degli anni gli interventi chirurgici producono artrite e questa si presenta in modo naturale anche nelle articolazioni che non sono state colpite da infortuni. Alcuni giorni ciò sembra presentarsi tutto insieme, altre volte invece accade con diversi gradi di intensità. Noi dobbiamo fare tutto quello che possiamo a seconda delle circostanze in cui ci troviamo in un dato giorno.
Bene, caro vecchietto, hai detto un sacco di cose generiche. Ma cosa cavolo fai veramente?
Io pianifico ogni singola sessione di allenamento, ma non riesco sempre ad attenermi ai piani. Ci sono volte in cui faccio qualcosa in più e volte in cui faccio qualcosa in meno.
Ancora concetti generici, vecchio. Vai al punto!
Ok. Mi scaldo bene, solitamente con gli elastici come mi è stato insegnato. Eseguo due serie con il peso di partenza e con ciascuno dei pesi successivi. Lo faccio per essere sicuro che le mie vecchie ossa si scaldino bene ed anche per essere certo di fare ciò che ho la sensazione di dover fare. Le serie successive sono solitamente da 3 ripetizioni, quindi da 2. Di solito ho da fare serie da 2 o da 3 ripetizioni. Quando devo fare serie da 2 cerco di farne quante riesco a farne, solitamente sei o più. Nei giorni in cui non riesco a fare serie da 5, le faccio da 4 ma aggiungo una serie. Se non riesco a fare le sere da 3 ne faccio da 2 e in alcune occasioni, quando ho pianificato serie da 2 ma non riesco ad eseguirle, faccio quante più singole riesco, in modo da arrivare al numero totale di ripetizioni previsto.
Nelle giornate in cui il ginocchio non funziona, lo fascio strettissimo e vado avanti. Nei giorni in cui l’artrite mi rende difficoltoso impugnare il bilanciere, fascio alcune dita insieme tra loro e/o utilizzo la Trap-bar e le fasce. Si fa quello che si deve fare e quello che si riesce a fare. Punto. Per il lavoro accessorio, eseguo alcuni esercizi che mi piacciono e un bel po’ di quelli che detesto, perché sono quelli di cui ho più bisogno. Cerco di fare 3 o 4 serie da 8 o 10 ripetizioni ciascuna, a seconda dell’energia e del tempo che mi restano dopo aver fatto gli esercizi principali.
Qual è la morale, vecchio? Che cosa mi porto a casa?
Ti porti a casa il fatto che, indipendentemente da età, infortuni e dolori, devi portare il culo in palestra. Se non puoi fare tutto quello che avevi pianificato, fai tutto quello che riesci a fare! Dai il 110% in palestra e sulla pedana.

jguller
Jeff Guller si è laureato in legge nel 1966 alla UNC, Chapel Hill. Ha svolto l’attività di legale per 40 anni nella Carolina del Nord e attualmente insegna criminal law alla Wingate University dove segue l’allenamento della forza della squadra di football. Si allena con i pesi dal 1957 e ha praticato dversi sport nel corso di tutta la sua vita. Ha cominciato a fare powerlifting nell’ottobre 2011 ed è stato seguito dal grande Donnie Thompson. Dal suo debutto agonistico nel 2012 ha stabilito quattro record del Mondo nella IPA e 5 record Nazionali nella IBP. E’ sposato ed ha due figli grandi.
