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tibie attaccate al bilanciere:vantaggio o svantaggio?(WL)
Data la presenza di persone abbastanza competenti in materia di WL e in generale di stacchi ho pensato che qualcuno mi potrebbe aiutare.
Nello/a strappo/girata ho provato entrambe le maniere.Ci sono differenze marcate tra l'avere le tibie attaccate al bilanciere e quindi un grado di inclinazione quasi nullo delle gambe in partenza e avere le tibie non attaccate e quindi un grado di inclinazione maggiore?Il principio vale ad personam o è universale il concetto?
ps.Poi,possono anche influire sulla sculata in partenza?
grazie a tutti per le eventuali risposte 🙂
il bilanciere dovrebbe stare circa sul punto di origine delle dita dei piedi per una buona inclinazione, ma poi è tutto molto soggettivo, ci son alcuni WL che scendono in accosciata completissima per iniziare il gesto mentre in teoria non si dovrebbe scendere cosi tanto eppure tirano su pesi pazzeschi... ricorda che la tecnica è applicazione biomeccanicamente corretta di una forza ma la biomeccanica è relativa al singolo soggetto
Grazie per la risposta,,Beh,quelli che tirano su dei pesi pazzeschi sono delle individualità.Se io,con carichi ridicoli(come puoi vedere nel mio diario) mi metto a sculare o partire come loro,(penso)non va bene.Che in teoria la proiezione del bilanciere dovesse "toccare" le dita dei piedi lo sapevo,ma scientificamente per quale motivo?
Il grado di inclinazione non dipende da quanto siano o meno attaccate le tibie al bilancere ma al rapporto tra spalle e bilancere.
Non sono molto daccordo sulla questione della soggettività. La soggettività vale per Michael Johnson, non diamoci troppo peso perchè ho visto gente sprecare anni in nome del 'sono comod così, sai la soggettività' però si sa che io sono un radicale.
@ado
Mi sono espresso male sicuramente perchè mi aspettavo altre risposte.Intendevo,quanto può influire la posizione dei piedi(forse postando dei video,riuscirei a farmi capire meglio)rispetto alla proiezione del bilanciere sulla prima parte dell'esercizio?