Forum

Spalle: cuffia dei ...
 

Spalle: cuffia dei rotatori e spinta ottimale

20 Post
11 Utenti
0 Likes
8,808 Visualizzazioni
Uther Pendragon
Post: 367
(@uther-pendragon)
Registrato: 16 anni fa

Mentre sono fermo da sette mesi a causa della mia allegra spalla destra, affetta da tendinite, ho avuto molto tempo per riflettere sulla tecnica di esecuzione di vari esercizi, cercando di leggere ed informarmi il più possibile. L'adduzione e l'abbassamento delle spalle sembrano essere la più indicata strategia di salvaguardia della salute delle spalle in quasi tutti gli esercizi in cui esse sono coinvolte ( praticamente sempre tranne che negli scapula push up e negli squat frontali); c'è tuttavia un grosso MA. Date un'occhiata al video :
[video] http://www.youtube.com/watch?v=-ON2KLcWg6I [/video]
Il tipo spiega che a scapole completamente basse e addotte NON è possibile distendere le braccia. In effetti, facendo io stesso il tentativo di unire adduzione e depressione COMPLETE delle scapole alla distensione delle braccia in alto, il movimento risulta assolutamente corto; le braccia non si estendono. Indi mi e vi pongo il quesito: qual è il giusto modo di eseguire tale doppio movimento?
Comincio a pensare che la depressione e l'adduzione delle spalle debbano essere LIMITATE negli esercizi di distensione verso l'alto e nei pull up. Insomma nei primi forse ci si dovebbe limitare a CONTROLLARE le spalle impedendo che si alzino o si spostino in avanti; nel secondo esercizio l'adduzione e la depressione complete sarebero possibili solo nel tratto finale della fase concentrica e all'inizio dell'eccentrica, in posizione di massima contrazione; nella fase discendente sarebbe solo possibile evitare di "sprofondare in basso", tenendo le spalle nelle loro sedi, evitando la protrazione delle stesse, mantenendo UN CERTO GRADO di contrazione dorsale e del trapezio.
Vorrei decisamente sapere cosa pensiate di questa riflessione.

Rispondi
Marokun
Post: 831
(@marokun)
Registrato: 14 anni fa

ciao Uther, il video è interessante, ma il nostro uomo non considera a mio parere il ruolo della colonna. Quello che dice, ovvero che non è possibile distendere le braccia verso l'alto tenendo le scapole abbassate e addotte, è vero se tieni la colonna ferma. Butta il petto in fuori, fai una bella lordosi unica su tutta la schiena, guarda il soffitto, e vedi che le braccia si distendono anche con le scapole belle basse.
Anche io ho menate alla spalla destra da più di 10 anni... vedo che mi faccio regolarmente male (o malino, come sabato a far lavorare il cugino con i guanti da passata) tutte le volte che non tengo controllate le scapole, e lascio scappare in avanti le spalle.
Io voto per far intervenire la mobilità del rachide, e tenere le spalle basse.

Rispondi
Uther Pendragon
Post: 367
(@uther-pendragon)
Registrato: 16 anni fa

Un attimo, quello che dici è verissimo, però nella posizione superiore del lento avanti ci si infila sotto al bilanciere, il tronco va raddrizzato, la testa torna in avanti, indi il petto non può essere perfettamente in fuori. O no? A - I - U - T - O!
Nelle trazioni tenere il petto in fuori durante tutto l'arco di moviemento già ci sta.

Rispondi
Marokun
Post: 831
(@marokun)
Registrato: 14 anni fa

Per come la vedo io il bilancere finisce più o meno sopra le scapole, faccio una lordosi unica di tutta la schiena, e pur tenendo forte con il retto addominale, il sacro viene inarcato leggermente verso l'alto. In questo modo riesco a tenere lo sterno elevato quel tanto che mi consente di tenere basse le spalle.
Però tieni conto che sono una pippissima nel lento avanti, ho osato solo quest'anno cominciare a farlo, vista la spalla, appunto.
Ma facendo così non mi da minimamente fastidio.

Rispondi
Uther Pendragon
Post: 367
(@uther-pendragon)
Registrato: 16 anni fa

Devo riprovare tutto da sano. Minchia quando diavolo durano le tendiniti...U.u'

Rispondi
Marokun
Post: 831
(@marokun)
Registrato: 14 anni fa

Le tendiniti sono delle bestiacce. Ovviamente hai già guardato di non avere infezioni in giro, vero? Quando arrampicavo era un classico: mesi di tendiniti (che sembra passa, poi ritorna), poi il tizio si faceva curare le carie e guariva. Ma questa credo di avertela già raccontata.

Anche l'alimentazione, a sentire quelli del Sacco (?) di Milano, conta molto nel contenere gli stati infiammatorii. Però non ci ho mai studiato per bene.
E poi acqua, acqua a go-go, di sicuro.

Rispondi
Pagina 2 / 2
Condividi:
immagine pubblicitaria per la guida definitiva al functional training