I molti aspetti negativi dell'allenamento aerobico - Rawtraining
di Charles Poliquin
Io non sono un grande fan dell’allenamento aerobico, probabilmente lo sapete già. Non penso che l’allenamento aerobico sia in grado di offrire alcun beneficio significativo che non si possa ottenere con l’allenamento per la forza o con degli sprint anaerobici, senza contare alcune importanti considerazioni riguardanti gli effetti negativi sulla salute. Sapevate che l’attività aerobica incrementa lo stress ossidativo, eleva il cortisolo in modo cronico ed è stato dimostrato che contribuisce a diminuire i livelli di testosterone nell’uomo? Cosa ancora più importante, allenamenti aerobici intensi negli animali provocano una riduzione delle dimensioni e della funzionalità degli organi riproduttivi, riducendo al contempo gli androgeni e portando ad uno stress ossidativo estremo.
Ma come è possibile che l’attività aerobica sia così deleteria se medici e professionisti della salute incoraggiano tutti a farla? Ci sono indubbi benefici nell’allenamento aerobico, in particolare per fasce specifiche della popolazione, come chi soffre di ipertensione, gli obesi, i sedentari o le persone con una elevata percentuale di grasso viscerale nella zona addominale. Il punto è che ci sono anche molti aspetti negativi legati all’allenamento aerobico di cui spesso non ci si rende conto e che possono essere evitati ricorrendo all’allenamento per la forza o ad un sistema di allenamento anaerobico. In questo articolo vi mostrerò gli aspetti negativi dell’attività aerobica, ma non preoccupatevi, alla fine vi darò anche delle buone notizie per pareggiare i conti.
Prossimamente pubblicherò il seguito di questo articolo, nel quale vi mostrò alcune strategie affascinanti per alleviare gli effetti negativi dello sforzo aerobico, con dei consigli su come allenarvi per migliorare lo stato generale di salute.
Cattiva notizia n. 1 – L’allenamento aerobico eleva il cortisolo ed accelera l’invecchiamento
L’allenamento aerobico contribuisce ad elevare i livelli di cortisolo e accelera l’invecchiamento. Se i tuoi livelli di cortisolo sono alti in modo cronico, il tuo corpo accumulerà grasso anzichè bruciarlo. Il cortisolo alto porta anche ad un aumento del grasso viscerale nella zona addominale, un fatto che di per sè provoca un aumento dell’accumulo di grasso e dell’infiammazione sistemica. In altre parole, l’attività aerobica incrementa l’infiammazione nel corpo, cosa che dimostrerò nel paragrafo successivo, e questo fatto combinato con le scorie ossidative elevate dal grasso viscerale ti farà invecchiare prima del tempo!
Il cortisolo elevato promuove un invecchiamento precoce anche perché incrementa le sostanze ossidative che promuovono uno stato infiammatorio generalizzato nell’organismo, incluso il cervello, il cuore, il tratto gastrointestinale e gli organi riproduttivi. Le sostanze ossidative (radicali liberi), sono l’opposto degli antiossidanti contenuti nei “supercibi”, come i lamponi e le ciliegie che combattono gli stati infiammatori. È ormai assodato che l’attività fisica eleva il cortisolo perché è causa di stress per l’organismo e, nel caso dell’allenamento per la forza, lo stress è positivo perché forza il corpo ad adattarsi per crescere e diventare più forte. Nel caso dell’allenamento per la forza, ad un aumento del cortisolo corrisponde un incremento degli ormoni anabolici che ne contrastano gli effetti negativi fino ad annullarli completamente. Errori nella programmazione possono portare a problemi in questi equilibri ma, in generale, ciò non rappresenta un problema con l’allenamento per la forza. L’attività aerobica, di contro, stressa l’organismo senza indurre un incremento degli ormoni anabolici, creando una situazione di catabolismo e di infiammazione generalizzati.
Un nuovo studio in psiconeuroendocrinologia ha dimostrato come gli atleti avanzati di sport di endurance presentino elevati livelli di cortisolo. I ricercatori hanno misurato il livello di cortisolo nei capelli di 304 atleti di endurance (maratoneti, triatleti, ciclisti), confrontandoli con un gruppo di controllo composto da non-atleti. La scelta di misurare il livello di cortisolo nei capelli è stata dettata dal fatto che rappresenta un indice dell’accumulo di questo ormone in un arco di tempo prolungato.
I risultati hanno mostrato che gli atleti impegnati in regolare attività aerobica avevano livelli di cortisolo più elevati rispetto al gruppo di controllo e che c’era una correlazione diretta tra il cortisolo elevato e grandi volumi di allenamento. Gli atleti presentavano un incremento a lungo termine dell’asse ipotalamo-pituitaria-surrenale, che può avere effetti negativi sulla salute fisica e mentale. I ricercatori hanno riportato queste testuali parole: “I dati suggeriscono che uno stress fisico ripetuto, causato da intenso allenamento e da competizioni, provoca negli atleti un’esposizione a livelli di cortisolo elevati per periodi di tempo prolungati”.
Cattiva notizia n. 2 – Aumento dell’infiammazione e dello stress ossidativo da attività aerobica cronica
L’infiammazione cronica rappresenta un problema serio per la salute perchè provoca l’invecchiamento dei tessuti e viene anche chiamata “il killer segreto”! Viene collegata all’accumulo di grasso, a problemi cardiovascolari, all’insulino resistenza e al diabete, oltre che ad asma, artrite, cancro, problemi al sistema riproduttivo e gastrointestinale. È diversa dall’infiammazione acuta causata dall’allenamento o da un trauma, situazione che ha un effetto protettivo sull’organismo perché convoglia sangue verso la zona interessata e porta ad un’immobilizzazione della parte. Per poter guarire e recuperare rapidamente, però, è necessario ridurre l’infiammazione acuta il più velocemente possibile, altrimenti, nel lungo termine la situazione diventa problematica.
L’infiammazione cronica si verifica, ad esempio, quando le cellule vengono ripetutamente attaccate da radicali liberi generati da stress ossidativo oppure da insulina o cortisolo elevati. Questo è il motivo per il quale l’allenamento aerobico provoca infiammazione cronica – il corpo produce radicali liberi in risposta all’ambiente ricco di ossigeno creato dall’aumento del ritmo respiratorio indotto dall’attività aerobica e il cortisolo sale in risposta al ripetersi dello stress fisiologico.
Il fatto che l’attività aerobica incrementa lo stress ossidativo è ormai un fatto consolidato – un articolo pubblicato dall’autorevole Journal of Sports Science fornisce un’utile indicazione su come l’attività aerobica intensa induca uno stress ossidativo che può sopraffare le difese antiossidanti. Ci sono prove abbondanti e inconfutabili dell’aumento dell’infiammazione sistemica causata dall’attività aerobica, misurabili in un incremento dei radicali liberi, danni ai tessuti grassi e al DNA e ad un calo dei livelli ematici di antiossidanti come il glutatione.
Uno studio apparso qualche anno fa sul Journal of Sports Medicine and Physical Fitness ha mostrato come i maratoneti avevano marker infiammatori più alti rispetto ai gruppi di controllo. In questo studio i ricercatori hanno confrontato vari marker infiammatori in sprinter e maratoneti. I marker infiammatori a riposo, MDA ed eritrociti, erano elevati in entrambi i gruppi ma i maratoneti presentavano livelli doppi rispetto agli sprinter – le loro cellule erano sopraffatte dalla necessità di disintossicarsi dalle specie reattive dell’ossigeno (Reactive Oxigen Species), portando ad uno stress ossidativo.
La cosa interessante è che c’è una gran quantità di nuove ricerche che mostrano come proteggere chi fa attività aerobica dagli effetti negativi sulla salute provocati dal loro sport! Un nuovo studio su Current Microbiology ha misurato gli effetti dei probiotici sullo stress ossidativo indotto dall’attività aerobica. L’obiettivo dello studio era di stabilire in che misura l’attività aerobica causa stress ossidativo cronico e come i probiotici possono essere usati per supportare i livelli di antiossidanti e combattere gli effetti negativi dell’allenamento aerobico.
I partecipanti erano ciclisti semiprofessionisti e i ricercatori hanno misurato lo stress ossidativo e verificato se i probiotici influivano diminuendo gli effetti negativi dell’allenamento dei ciclisti. Il gruppo di controllo era costituito da atleti che si limitavano ad allenarsi senza assumere alcun probiotico, mentre il test veniva effettuato su un gruppo di atleti che abbinavano l’assunzione di probiotici all’allenamento. Lo studio aveva una durata di quattro settimane.
I ricercatori hanno verificato che un intenso allenamento aerobico induce uno stress ossidativo sotto forma di specie reattive dell’ossigeno e una perossidazione dei lipidi, cose che portano all’aumento dell’infiammazione sistemica. L’assunzione di probiotici ha diminuito lo stress ossidativo e incrementato l’attività antiossidante nel gruppo di chi abbinava allenamento e probiotici, indicando che questi ultimi possono anche proteggere dagli effetti negativi dell’esercizio aerobico sulla salute.
Cattiva notizia n. 3 – Diminuzione delle dimensioni e della funzionalità del sistema riproduttivo e calo degli ormoni androgeni negli animali
Preparati per le notizie davvero brutte sull’attività aerobica. Uno studio pubblicato dal Canadian Journal of Applied Physiology ha testato gli effetti del nuoto aerobico sui topi ed ha riscontrato che l’attività di endurance intensa porta ad uno stress ossidativo che provoca disfunzioni nell’apparato riproduttivo maschile. È interessante come i ricercatori abbiano riscontrato che una supplementazione con vitamina E diminuisce gli effetti dello stress ossidativo.
Questo studio ha esaminato un gruppo di controllo che non faceva alcuna attività e non assumeva alcun integratore, un gruppo che faceva attività senza supplementazione ed un ultimo gruppo che abbinava l’allenamento agli integratori. I gruppi “allenamento” e “allenamento/integratori” nuotavano per tre ore al giorno, cinque giorni alla settimana per quattro settimane. Il gruppo “allenamento/integratori” assumeva una dose di vitamina E pari a 50mg per kg di peso corporeo. Il volume di allenamento è piuttosto elevato ma è molto probabile che un atleta di elite, oppure anche solo un maratoneta amatoriale, sopporti un carico di lavoro aerobico di quel genere.
Dopo quattro settimane di allenamento il team di ricerca ha riscontrato che il gruppo “allenamento” aveva subito un calo delle dimensioni degli organi riproduttivi (testicoli e organi riproduttivi accessori) ed una diminuzione dei livelli di testosterone, ormone luteinizzante e relativi marker androgenici. In aggiunta a ciò, il gruppo mostrava segni evidenti di stress ossidativo nei testicoli sotto forma di MDA elevato e glutatione basso. Nessuno di questi effetti è stato riscontrato nel gruppo di controllo, mentre il gruppo “allenamento/integratori” non ha mostrato cambiamenti significativi in questi settori, con nessun aumento degno di nota dello stress ossidativo. Gli antiossidanti rappresentano un buon metodo per ridurre al minimo gli effetti negativi sulla salute dell’attività aerobica.
Un secondo studio conferma questi risultati – sia il fatto che l’attività natatoria aerobica intensa porta allo stress ossidativo ed a disfunzioni dell’apparato riproduttivo nei topi, sia che gli antiossidanti possono proteggere da tali effetti negativi. Gli antiossidanti sperimentati in questo studio erano lo zinco ed il selenio e gli effetti negativi sulla salute dei topi derivante dall’attività aerobica era molto simile a quella riscontrata nello studio esaminato in precedenza. I ricercatori hanno scoperto anche un decisivo incremento del cortisolo nel gruppo che si allenava, cosa che non è stata riscontrata nel gruppo di controllo o nel gruppo “allenamento/integratori”.
Cattiva notizia n. 4 – Stress ossidativo acuto e aumento del cortisolo derivante da attività aerobica
Uno studio pubblicato dall’International Journal of General Medicine ha scoperto che una sessione acuta di attività aerobica aumenta in modo significativo i biomarker infiammatori, il cortisolo e l’epinefrina. I ricercatori hanno controllato l’effetto di una singola sessione aerobica (un test di 45 minuti in bicicletta) sull’infiammazione acuta e sulla risposta in termini di ormoni dello stress in giovani uomini non allenati oppure che praticavano attività con i pesi (non facevano attività aerobica). I marker infiammatori (IL-6, IL-10, leucociti totali, proteina C-reattiva) erano decisamente elevati dopo la sessione di allenamento, come il cortisolo e l’epinefrina. I livelli erano “sufficientemente elevati da indurre infiammazione sistemica” ma “sembravano non destare preoccupazioni da un punto di vista immunologico”.
Probabilmente i ricercatori considerano innocui sia l’infiammazione acuta che l’aumento del cortisolo per due ragioni. Primo, sono alla ricerca delle risposte fisiologiche immediate all’allenamento aerobico e non prendono in considerazione gli effetti dello stress aerobico ripetuto e prolungato. Secondo, la popolazione oggetto dello studio non aveva esperienza nell’allenamento aerobico e ci sono prove che nelle persone non allenate o in cattivo stato di salute l’allenamento aerobico può migliorare la salute nel lungo periodo. Come ho detto all’inizio di questo articolo, ci sono diversi aspetti positivi nell’attività aerobica – ma se viene praticata in continuazione i benefici diminuiscono e vengono superati dagli aspetti negativi (cortisolo, infiammazione e accumulo di grasso).
Devi sapere che ci sono diversi metodi per moderare gli effetti negativi dell’attività aerobica. Ho già menzionato la supplementazione con antiossidanti e probiotici come sistemi assodati per contrastare quanto di negativo può derivare dall’attività aerobica, ma la semplice aggiunta di un programma di allenamento per la forza può funzionare altrettanto bene. Un gruppo di lavoro in Turchia ha esaminato gli effetti di diversi protocolli di allenamento per la forza sull’infiammazione cronica. Hanno scoperto che sia l’ipertrofia che i protocolli per la forza portano a marker infiammatori più bassi nei soggetti che avevano portato a termine i differenti protocolli per un periodo di sei settimane. L’MDA era più basso mentre il glutatione era più elevato – il glutatione diminuisce man mano che lo stress ossidativo aumenta. I livelli di glutatione a riposo erano più elevati nei gruppi che eseguivano entrambi i protocolli, indicando un ulteriore effetto benefico dell’allenamento con i pesi.
I ricercatori suggeriscono che gli atleti di endurance che prendono in considerazione l’integrazione con antiossidanti per diminuire lo stress ossidativo, farebbero meglio ad eseguire un programma di allenamento per la forza. Sebbene questa strategia non sia stata sperimentata, i benefici dell’allenamento con i pesi per gli atleti di endurance sono dimostrati: un miglior rapporto tra testosterone e cortisolo, maggior forza, migliore funzionalità neuromuscolare e probabilmente marker infiammatori più bassi.
Cattiva notizia n. 5 – L’attività aerobica a lungo termine compromette il sistema immunitario
L’attività aerobica a lungo termine compromette la funzionalità del sistema immunitario. Ci sono ampie prove che l’attività aerobica porti ad una soppressione del sistema immunitario, esponendo gli atleti di endurance ad un maggior rischio di contrarre infezioni, in particolare del tratto respiratorio. Il peggior tipo di attività aerobica in questo senso, ovvero quella che porta all’immunosoppressione più pronunciata, è quella in cui lo sforzo aerobico è continuo, prolungato (almeno 90 minuti a sessione) e di intensità da moderata ad alta (60-80% del VO2MAX). Un’attività aerobica eccessiva porta ad un aumento del rischio di contrarre malattie ed espone gli atleti ad un maggior rischio di effetti negativi protratti nel tempo, a causa degli effetti sulla produzione ormonale.
Le buone notizie: le tre cose più importanti che puoi fare al posto dell’attività aerobica
1) Allenati per la forza
Costruirai muscoli, brucerai grasso (allenarsi per la forza scatena l’ormone della crescita, che incrementa il consumo di grasso), abbasserai il cortisolo e l’infiammazione. E avrai un aspetto migliore.
2) Intervalli anaerobici ad alta intensità oppure allenamento strongman
Brucerai grasso – grasso viscerale e sottocutaneo – e migliorerai il tuo stato di forma generale.
Leggi questo articolo per saperne di più sui vantaggi degli sprint sull’attività aerobica.
3) Prendi un probiotico e degli antiossidanti
Aiuterai il tuo corpo a disintossicarti dalle sostanze inquinanti derivanti dall’ambiente e dall’alimentazione (sono causa di infiammazione) e abbasserai il cortisolo derivato dallo stress quotidiano. Vai a dare un’occhiata al mio Primal Reds come antiossidante e il ProFlora Excellence DF Caps se stai pensando ad un buon probiotico.
Nella parte 2 di questo articolo prenderemo in esame i metodi per controbilanciare gli effetti negativi dell’allenamento aerobico.
Bibliografia:
- Manna, I., Jana, K., Samanta, P. Intensive Swimming Exercise-Induced Oxidative Stress and Reproductive Dysfunction in Male Wistar Rats: Protective Role of Alpha-Tocopherol Succinate. Canadian Journal of Applied Physiology. April 2004. 29(2), 172-185.
- Cakir-Atabek, H., Demir, S., Pinarbassili, R., Bunduz, N. Effects of Different Resistance Training Intensity on Indices of Oxidative Stress. Journal of Strength and Conditioning Research. September 2010. 24(9), 2491-2498.
- Walsh, N., Gleeson, M., et al. Position Statement. Part One: Immune Function and Exercise. Exercise Immunology Review. 2011. 17, 6-63
- Shojaei, E., Farajoy, A., et al. Effect of Moderate Aerobic Cycling on Some Systemic Inflammatory Markers in Healthy Active Collegiate Men. International Journal of General Medicine. January 2011. 24(2), 79-84.
- Jana, K., Samanta, P., Manna, I., Ghosh, P., Singh, N., Khetan, R., Ray, B. Protective Effect of Sodium Selenite and Zinc Sulfate on Intensive Swimming-Induced Testicular Gamatogenic and Steroidogenic Disorders in Mature Male Rats. Applied Physiology, Nutrition, and Metabolism. October 2008. 33(5), 903-914.
- Marzatico, F., Pansarasa, O., et al. Blood Free Radical Antioxidant Enzymes and Lipid Peroxides Following Long-Distance and Lactacidemic Performances in Highly Trained and Aerobic and Sprint athletes. Journal of Sports Medicine and Physical Fitness. 1997. 37, 235-239.
- Packer, L. Oxidants, Antioxidant Nutrients, and the Athlete. Journal of Sports Science. June 1997. 15(3), 353-363.
- Martarelli, D., Verdenelli, M., et al. Effect of a Probiotic Intake on Oxidant and Antioxidant Parameters in Plasma of Athletes During Intense Exercise Training. Current Microbiology. June 2011. 62(6), 1689-1696.
- Skoluda, N., Dettenborn, L., et al. Elevated Hair Cortisol Concentrations in Endurance Athletes. Psychoneuroendocrinology. September 2011. Published Ahead of Print.
- Gleeson, Michael. Immune Function in Sport and Exercise. Journal of Applied Physiology. February 2007. 103(2), 693-699.
cPoliquin
Nato ad Ottawa in Canada, Charles Poliquin dopo aver conseguito la laurea in "Exercise Physiology", ha iniziato la sua attività di coach che è proseguita negli anni attaverso una strada costellata di centinaia di medaglie, vittorie e primati personali per i numerosi atleti che si è trovato ad allenare. Quando una nazione vuole vincere una medaglia arriva da Charles. Spesso acclamato come uno dei migliori Strength Coach del mondo, ha trascorso diversi anni a studiare su riviste europee (parla correntemente Inglese, Francese e Tedesco) e a parlare con altri Coach e scienziati nella sua costante ricerca tesa ad ottimizzare i propri metodi di allenamento. Avendo perfezionato negli anni la sua arte di scrivere programmi di allenamento efficaci, i suoi libri e i suoi corsi sono il risultato delle teorie e delle conoscenze che ha accumulato. Tra i suoi innumerevoli successi va ricordato che tra gli olimpionici da lui allenati sono presenti atleti che hanno conseguito medaglie in 17 sport diversi (tra cui dieci detentori di record mondiali). Sul suo sito potete trovare tutti i riferimenti ai suoi libri e ai corsi organizzati per il conseguimento della sua famosa certificazione (P.I.C.P. - Poliquin International Certification Program)
Supercompensazione29 Gennaio 2012
Qual è il volume giusto per lo squat - parte 1 29 Gennaio 2012
38 commenti
Lascia un commento
Elimina la risposta
E' necessario registrarsi or effettuare l'accesso per poter lasciare un commento.
Premetto 2 cose:
1) Su RT vengono pubblicati tutti gli articoli riguardanti l’allenamento. Alcuni molto complessi, alcuni molto semplici. Quindi se pensate che alcuni articoli siano molto distanti da voi, pensate che magari c’è gente che ha appena iniziato, oppure all’opposto che studia da 20 anni. Alcuni articoli servono ad introdurre le persone, altre a sviscerare i particolari meno noti.
2)Sinceramente non ho mai letto nulla d’interessante di Poliquin, nulla che altri tecnici non abbiano scritto prima e meglio. Questo articolo non l’ho letto ma solo sfogliato ma mi sembra che estremizzi le cose. L’attività fisica è una curva gaussiana. Nel cono della curva ci sono i maggior benefici, ai due estremi (poco, troppo) invece la curva descresce mostrando i malus.
è logico che qualsiasi attività protratta per troppo tempo, troppo intensamente, porti ad aspetti negativi ma questo vale per le attività aerobiche, KT, BW e i pesi.
Vi piace correre? Correte
Vi piace fare le ultramaratone nel deserto? Fatele ma qua riguarda un vostro piacere non la vostra salute
MMh anche voi con questo testo di Poliquin? 🙁
Meno male che ho abbandonato l’attività aerobica! In effetti da quando ho iniziato a fare pesi mi sento un altro 🙂
Leggendo questo articolo ti verrebbe subito da abbandonare l’attività aerobica…!
Diciamo, che come dice Visione, i problemi si presentano agli estremi della curva,ma questo sia per allenamenti aerobici che anaerobici!!!Sono però sicuro che quasi nessuno di chi scrive su Raw Training faccia attività aerobica così estremizzata da arrivare a tali danni collaterali!!!
Sono altrettanto convinto che attività aerobica sia di grande aiuto a chi come me pratica Girevoy sport!!!Quindi…ragazzi andate a correre!!!
Concordo con Andrea per quello che riguarda Poliquin, che a parte tutto scrive proprio male! Quando in uno scritto si ha una matrice “sensazionalista”, c’è sempre troppa malizia.
In ogni caso in questo articolo non si fa mistero del fatto che si parli di atleti di endurance/salute. Dunque decisamente un estremo. Non chi fa la corsetta o il circuitino per sudare un po’.
Ps. Ieri ho fatto un mezzo circuitino. Vado a misurarmi il…….
più che altro non c’è mai una quantificazione di nulla, ne dei protocolli usati (mi rifiuto di confrontarmi con un topo buttato in acqua per tre ore al giorno) ne dei parametri del infiammazione per esempio.
L’ argomento è sicuramente interessante e merita di essere approfondito (se è possibile ridurre l’ impatto negativo degli allenamenti aerobici, per quanto questo sia piccolo, è il caso di farci un pensierino)
Ok ragazzi, non posso che quotare quanto scritto da Andrea…e ribadire nuovamente che
molti degli articoli che pubblichiamo, li proponiamo solo per stimolare la discussione e dare degli spunti …
Chi è interessato approfondirà, chi non lo è passerà ad altro … ma in ogni caso ci vuole spirito critico (e non solo per gli articoli di Poliquin).
Il messaggio non vuol essere “non fate attività aerobica perchè vi fa male” …. anche perchè nessuno di noi lo pensa …
A volte estremizzare un discorso serve solo per analizzare delle sfumature che non emergono in contesti “normali”.
Come scritto da Andrea e da altri … gli estremi sono quasi sempre negativi per la salute e in questo articolo si propone volutamente un estremo per analizzare i motivi per cui può essere dannoso.
Perchè proprio l’allenamento aerobico e non qualcos’altro ? Probabilmente proprio perchè è una delle attività che vengono in genere ritenute “salutari” a priori…e proprio per questo il discorso è provocatorio e stimola la discussione 🙂
…ora vi saluto perchè devo andare a correre 🙂
lol… mi e’ piaciuto il modo in cui nell’articolo lodi i probiotici e gli antiossidanti argomentandoli al meglio, peccato poi alla fine consigli i suoi prodotti…
come sempre qualunque eccesso, specie se continuativo, mettera’ il nostro organismo in difficolta’. L’importanza pero’ di una buona efficienza cardiovascolare rimane innegabile anche se il caro Poliquin dice il contrario, vorrei proprio vederlo fare l’HITT che cita nel link (60 sprints of 8 seconds each, 12 seconds rest),
mi sa che non ha idea di cosa sta parlando pur dall’alto della sua saggezza, un’atleta capace di fare 60 scatti come minimo ha 65 di v02max!! anzi dubito che sia possibile fare quel protocollo senza che gli sprint si trasformino in allunghi al 70% (sui 50m) e quindi diventi pura resistenza anaerobica che come sappiamo tutti e’ strettamente legata alla soglia aerobica…
La cosa divertente è la dicotomia esistente tra ricerche diverse sullo stesso tema. Mi riferisco all’assunzione di antiossidanti per contrastare i radicali liberi: su Olympians di questo mese c’è un articolo che smentisce questa tesi! Sembra che anche con alte assunzioni di vitamina A e E i livelli non siano calati!
Bah!…
Comunque quoto Visione, inoltre penso che facendo 20′ di running un paio di volte la settimana non debba cambiare la taglia delle mutande!
ultramaratoneti =/ mezz’ora di jogging 3 volte a settimana
pessimo articolo.
sopratutto quando consiglia allenamenti strongman e sprint. pessimo.
L’articolo per me non è pessimo (anche se capisco l’intervento di Franco e lo condivido) sopratutto perchè va visto nell’ottica giusta:
Poliquin parla al mondo del fitness. E solo lui sa parlare così bene a questo mondo. Poliquin parla al mondo che crede nelle teorie evoluzionistiche, che mangia 3 kg di carne al giorno e che ha bisogno di sentirsi dire certe cose.
I palestrati odiano fare aerobica, e se uno gli da motivazioni più o meno plausibili per non farla, questo è un eroe. Poliquin da buon Canadese (razza scelta) si è messo in tasca vagonate di americani con questi stratagemmi.
Da Poliquin ho imparato molto sul come scrivere e sul come comunicare, molto meno sul come allenare anche se negli anni ho visto alcune cose più interessanti di quanto non credessi.
Pensate, per chi lo ha letto, al mio articoletto del cavolo sull’ipertrofia funzionale nel sito cugino di questo dedicato alla forza. L’articolo più gnocco di tutto il sito ha fatto un boom pazzesco di attenzioni.
Il mondo del fitness è questo, che ci piaccia oppure no, e il mondo del fitness vuole o bianco o nero, perchè le sfumature non le capisce e non le capirà mai!
Molto saggio il commento di Swarosky, però Poliquin è uno sveglio.
A mio avviso articoli così non fanno ne male, ne bene.
Mica si poteva lasciare il buco vuoto.
Sinceramente penso, con tutto il rispetto per il buon Charles, che stia tirando l’acqua al suo mulino come si dice..
I danni dell’attività aerobica protratta all’eccesso sono riportati per primi, proprio dalle riviste che trattano di maratona e altre corse sotto i 42.195.
Non a caso gli antiossidanti vengono consigliati a partire dai 50 di età anche a quei runners che comunque hanno un contributo di km settimanali sotto i 100..e quindi non per forza maratoneti.
D’altra parte credo e spero Poliquin sappia bene che alcuni benefici a carico dell’apparato cardiocircolatorio l’allenamento per la forza non puo darli…
e che in questo senso, non si puo sostituire l’allenamento aerobico cosi facilmente come lui sembra dimostrare.
Anche Tsatsouline ridicolizzava l’attività aerobica paragonandola ai kets..ma ancora una volta siamo davanti a ragioni di marketing…Nessuno che pratica seriamente il ket training puo affermare mancando di onestà intellettuale che la corsa puo essere sostituita con successo da swing e company..se no tra l’altro non avremmo istruttori di kets sovrappeso e anche discretamente famosi in ambiente…
Ovviamente vero anche il fatto che l’attività aerobica prolungata si oppone fieramente ai progressi in termini di forza (un po tutte le varianti della forza)e quindi chi ama l’allenamento per la forza e nel contempo non vorrebbe rinunciare ad un allenamento ‘serio’ in ambito aerobico e’ costretto (tempo e impegni) a duri compromessi.
Se poi l’obbiettivo e’ quello di ridurre il grasso beh..certo ad alcuni mesomorfi riesce bene eseguire solo allenamenti di forza grazie a madre natura, e possono evitare il noioso e poco solleticante allenamento aerobico..ma oltre i 45 anni non so…
e ci sono prove che nelle persone non allenate o in cattivo stato di salute l’allenamento aerobico può migliorare la salute nel lungo periodo…
… se viene praticata in continuazione i benefici diminuiscono e vengono superati dagli aspetti negativi
prima dice che ci sono prove che nel lungo periodo fa bene, ma poi dice che per altri motivi, nel lungo periodo fa male
mi sembra una lettura distorta di studi seri. come detto sopra da altri a puro scopo commerciale.
sono sempre degli spunti, vero! …. lo leggesse Roberto Albanesi ci manderebbe tutti all’inferno! 😀
All’infermo magari ci manderà qualche suo parente assieme ad un ‘chi minchia è roberto albanesi?
A parte gli scherzi, non so chi sia. Mi informo.
[url]http://www.albanesi.it/[/url]
Albanesi è un po’ l’Ironpaolo della corsa, un po’ perchè anche lui inizia il suo percorso da ingegnere autodidatta che apre un blog. Poi sono due persone completamente diverse.
Albanesi rimane una penna intelligente con la capacità d’evidenziare aspetti che difficilmente altri vedono. Io ho quasi tutti i suoi libri che reputo molto interessanti. Come tutti noi su molte cose fa dei buchi nell’acqua, perchè difficilmente uno può essere esperto e bravo in tutto e Albanesi tende a spaziare molto.
e’ anche molto disponibile, non credevo mi avrebbe mai risposto di persona a delle domande che gli avevo posto. Il suo sito e’ davvero bello (di contenuti), vivamente consigliato.
Adesso lo so. Grazie. La sa fare la panca piana col fermo?
Scusate ma visto che avete tirato fuori il signor Albanesi, e ne avete parlato solo bene, secondo me, da una lettura di un suo articolo mi pare uno che vuole fare il tuttologo e ha un tono da sapientino che non mi piace. Almeno avesse le credenziali per farlo.
Scusa Visione ma non puoi paragonare Il Profeta(IronPaolo) con un semplice profeta minore(Albanesi);)…
anche albanesi va letto con un pò di spirito critico.
nel suo articolo sui consumi energetici, fa un calcolo sulla distensione su panca e pone il rendimento energetico a 0,3.
paolo non sarebbe mai inciampato su una cagata così colossale!
0,3???!!!!!!!
qualsiasi autore và letto con spirito critico
se no si rischiano grosse delusioni perchè tutti prima o poi dicono qualcosa di meno che perfetto, il probblema è quando insistono a dirlo senza riconoscere l’errore.
condivido quest’ultimo post di ermenegildo…
per quel che riguarda la corsa il sito di albanesi lo trovo molto completo e interessante, certo che se nel suo sito uno cerca come fare panca è fuori strada…
Riguardo l’articolo di Poliquin… è in puro stile marketing americano con notizie iperboliche ad effetto… personalmente appena leggo articoli del genere li catalogo nella sezione “str****te, da te (poliquin) non comprero’ mai nulla”
invece secondo me, l’articolo offre spunti interessanti.
poi, ovvio, va contestualizzato…
….uah uah uah….l’aerobica ti rende un pippa…. secondo lui….uah uah uah per fortuna Ado ha specificato l’arcano…parla a chi vuol sentirsi dire che correndo perderà massa, la salute e gli diventerà anche piccolo….uah uah..qualora venisse in italia e si facesse un giro al centro addestramento per aspiranti incursori dei paracdusti o dei vari GOI o GOS, dove altre alla preparazione generale bisogna fare anche 40 km di zavorrate pesanti con 40 kg di zaino….vuoi vedere che troverebbe tutti tisici e con il microbattacchio ???uah uah….poliquin….prrrrrrrrrrr
Guerriero mi spiace deluderti ma i militari di cui tu parli sono persone fisicamente normali o un pò sopra la media e non terminator come ti vogliono far credere i film, a parte rare eccezzioni. E se citi propio l’addestramento militare le teorie di Poliquin sono più che esatte, si perdono anni di salute e il bel fisico da spiaggia delle reclute diventa quello di un moribondo. E tisici nei primi mesi di addestramento lo sono il 99.9% degli aspiranti “marines”.
Secondo te caro spettrus persone che devono operare in teatri complessi sono fisicamente delle pippe? Devono essere in grado di marciare per km combattere non in pantaloncini e riscaldandosi, nuotare come un motoscafo…mi fermo qui…la maggior parte dei bei fisici da spiaggia come li chiami tu e che controllano striature ed alimentazione non sarebbero in grado di reggere mezza giornata di addestramento. La tua affermazione la rispetto perché dimostra che non hai nemmeno idea di come debba
essere costruita (e soprattutto con quale attenzione per la salute) una perfetta macchina da combattimento che non deve incepparsi, ammalarsi facilmente, stancarsi prima del tempo. Mille volte fisico e salute, lasciando perdere tutti gli altri aspetti, di un incursore che le pippe raccontate dal palestrato “mi guardo le striature di turno”. Lo dimostra non il mio ragionamento ma chi fa Crossfit, che non e’ altro di un’applicazione al fitness dei sistemi di addestramento militare. Non e’ mia intenzione convincerti, ti lascio il tuo parere, conosco gente che ha svolto servizi operativi e che a 60 anni con la sua corsa alle 6.00 del mattino e una dieta senza tonnellate di carne e che comprende udite udite, anche quei pessimi cibincome la pasta e le patate, ha ancora un fisico invidiabile, alla faccia di Poliquin e di tutti i beveroni che cerca di propinare.
Specifico, a scanso di equivoci, che l’allenamento con i pesi fa benissimo non bene, visto che il superpalestrato estremizza pero’ concetti non per divulgare un verbo, ma per suo tornaconto commerciale mi sento di dare una mia modesta, seppur superflua e non titolata visione complessiva, dei concetti espressi
Facciamo così, giusto per mettere d’ accordo un pò tutti: allenamento con i pesi 3 volte a settimana e corsetta di 30′ due volte a settimana, per un totale di 5 giorni di allenamento. Che ne dite?
qualcuno ha trovato gli studi a cui si riferisce?
io ho trovato questo, ma tratta del caso generale, giusto per capire di cosa si sta parlando
http://www.pinnaclife.com/assets/files/pdf/References/Diabetes/Human-disease.pdf
Grazie per il caro, Guerriero, sono contento che ci tieni a me..
Mi sa che sei tu a non avere capito come funziona l’addestramento delle cosidette macchine da combattimento, lo si capisce da come scrivi e da cosa scrivi.
È lo stesso esempio dello sport agonistico, la maggior parte degli sportivi di alto livello di determinate discipline arriva a 50 anni a pezzi mentre chi lo fa per divertimento/hobby si tiene in salute ben oltre.
Il proverbio “Il troppo storpia” non sbaglia mai, nemmeno con i soldati.
Potrei portarti altre mille proposte alla mia tesi che il servizio militare dei reparti speciali/d’elite fa male ma non trovo che sia il caso, ti consiglio di cambiare la tua idea distorta dei militari perchè è in fondo sbagliata.
E per finire ti porto la mia esperienza, cosi forse ti convinci: È il cervello che muove il soldato, perchè il fisico cede solo quando la mente lo decide.
In pratica? il 60% di chi frequenta questo sito con il fisico ce la potrebbe fare a finire l’addestrameno per l’elite, ma solo il 10% di essi con la testa…
@spettrus cito quanto già scritto:
“Specifico, a scanso di equivoci, che l’allenamento con i pesi fa benissimo non bene, visto che il superpalestrato estremizza pero’ concetti non per divulgare un verbo, ma per suo tornaconto commerciale mi sento di dare una mia modesta, seppur superflua e non titolata visione complessiva, dei concetti espressi”….e…
“Lo dimostra non il mio ragionamento ma chi fa Crossfit, che non e’ altro di un’applicazione al fitness dei sistemi di addestramento militare. Non e’ mia intenzione convincerti, ti lascio il tuo parere, conosco gente che ha svolto servizi operativi e che a 60 anni con la sua corsa alle 6.00 del mattino e una dieta senza tonnellate di carne e che comprende udite udite, anche quei pessimi cibincome la pasta e le patate, ha ancora un fisico invidiabile, alla faccia di Poliquin e di tutti i beveroni che cerca di propinare.”
Mi sembrava tutto chiaro e scevro dalla possibilità di interpretazioni diverse da quanto ho inteso affermare
cito anche quello che hai scritto tu:
“È lo stesso esempio dello sport agonistico, la maggior parte degli sportivi di alto livello di determinate discipline arriva a 50 anni a pezzi mentre chi lo fa per divertimento/hobby si tiene in salute ben oltre.”
Questo significa che il 50 60enne per stare bene ed in salute e magari per evitare di soffrire di micropenia (sempre secondo il nostro autore) dovrebbe evitare passeggiate a passo svelto, corsa leggera e nuotate preferendo (cito Poliquin) “Vai a dare un’occhiata al mio Primal Reds come antiossidante e il ProFlora Excellence DF Caps se stai pensando ad un buon probiotico.”
……ricontrolla se hai voglia e tempo quello che ho scritto, quanto ho affermato e quanto più sopra ri-citato da te…ti accorgerai che non siamo distanti e che forse ti contraddici un pò…
Ciao
Guerriero il mio intervento era solo una piccola parentesi nei riguardi dei militari che tu hai citato, per farti aprire gli occhi sulla loro reale forza(intesa nel senso più ampio del termine), tutto qua.
Nei riguardi dell’articolo sono d’accordo con te.
Ciao.
“resistenza anaerobica”?cosa intendi swarovski?i due termini stanno veramente male uno in parte all’altro..
di sicuro attività di endurance portano ad una diminuzione dei valori di potenza (meccanica/muscolare) nei giorni successivi, ma i 30′ di corsa al giorno, con un’andatura che è pressocchè metà di quella che i maratoneti usano in gara(per rendere l’idea) sono un altro discorso.
per fortuna che qui possiamo trovare una buona capacità di scremare le info e soprattutto le novità bomba (magari dal Journal of Mice Conditioning Research..)
furli13
scusa ma ho visto il tuo commento solo ora.
letteralmente anaerobic endurance.
ecco una breve spiegazione
http://www.livestrong.com/article/438604-what-is-anaerobic-endurance/
eilà! non mi piace per niente la definizione. e neanche il link.tanto giornalismo e luoghi comuni. basta leggere il capitolo metabolic pathways
(troppa gente si riempe la bocca con termini come fisiologico e metabolico, ma proprio non sa di cosa sta parlando). Diffidate gente, diffidate!
Di solito preferisco parlare di capacità e potenza lattacida.
[quote]e quindi diventi pura resistenza anaerobica che come sappiamo tutti e’ strettamente legata alla soglia aerobica…[/quote]
la mia domanda era riferita a questa affermazione..
soglia aerobica?!?!
approposito, tornando topic related,
è uscita da poco una review sugli effetti dell’attività aerobica durante le pause tra le serie che sembrerebbero positivi per i lavori di crescita muscolare..
ahaha where is your god now BB?