Powerlifting: i benefici e le insidie di allenarsi da soli - Rawtraining
di James Romanowski
Il powerlifting è una coordinazione delicata ma violenta di attitudine mentale, impulsi del sistema nervoso e contrazione della muscolatura. All’interno di questo strano mondo, esistono due approcci generali all’allenamento: i gruppi di powerlifting e l’allenamento da soli. Questo articolo si concentrerà sui vari vantaggi e sulle insidie di quest’ultimo approccio e non del primo.
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La mia prospettiva è distorta in questa faccenda.
Da oltre quattro anni mi alleno intenzionalmente da solo. Ho le mie ragioni e le terrò per me. Non sono qui per convincere nessuno che il mio approccio sia migliore, ma mentirei se dicessi che la mia prospettiva sarebbe imparziale nello scrivere questo articolo.
Inoltre, il mio stile di scrittura è caotico. Non aspettarti che tutto scorra liscio.
Detto questo, allaccia le cinture bamboccio.
Beneficio n. 1 / Insidia n. 1 dell’allenarsi da soli
Procedi al tuo ritmo
Ciò può avere effetti benefici quando funziona ed una trappola disastrosa quando fallisce. Le sessioni di allenamento guidate da un singolo individuo possono facilitare un processo di autoregolazione. Un processo che può consentire a una persona di essere più decisa e concentrata su ciò che sta facendo, che si tratti di uno stacco o di un movimento accessorio (un’abilità rara da sviluppare, tra l’altro). In secondo luogo, stare da soli (rinunciando all’assistenza) può aiutare la propria compostezza; pensare mentre si è sotto sforzo ed essere in grado di sopravvivere ad un duro lavoro da soli. Alla fine, sei tu da solo quando sali su quella piattaforma. In terzo luogo, non vi è alcuna preoccupazione per ciò che fanno gli altri. Sei solo tu. L’insidia si presenta quando qualcuno è un disastro nella gestione del tempo. Se un atleta impiega 2 ore per fare 30 minuti di lavoro effettivo, quella persona è terribilmente inefficiente. È qui che il gruppo può tornare utile. Avere più persone che ti dicono di smettere di cazzeggiare è una discreta “fonte di ispirazione” (personalmente credo che dovresti essere in grado di farlo da solo). Ma questo è per un’altra volta.
Beneficio n.2 dell’allenarsi da soli
Auto-efficienza
Questo aspetto è fottutamente significativo e può essere un sottoprodotto del primo beneficio. Si riduce al modo in cui viene utilizzato il tempo. In altre parole, come usi il tempo? Occorrono 2-3 ore per completare un’ora di lavoro? Impieghi più di 60 minuti per eseguire esercizi complementari? Ancora una volta, come si utilizza il tempo è fondamentale. Un individuo può trovarsi a doversi adeguare al gruppo, alle varie personalità e necessità. Per quanto riguarda l’allenamento, si potrebbe perdere tempo in lavori accessori di cui gli ALTRI membri del gruppo hanno bisogno ma non quel determinato individuo. Per me, ci sono semplicemente troppi fattori X all’interno di una squadra. L’allenamento da soli può ridurre al minimo questi fattori jolly MA essere auto-efficiente richiede un’assoluta (ed estrema) auto-responsabilità (un’altra abilità che non è comune nella società odierna). In tal caso, si utilizza la quantità esatta di tempo necessaria per il lavoro.
Arrivi.
Fai il lavoro.
Te ne vai.
Nessuna distrazione.
Insidia n.2 dell’allenarsi da soli
Isolamento/solitudine
Questo può essere decisamente deplorevole. Nella nostra società, tutti sembrano vivere per l’attenzione (a un livello o l’altro). Ognuno cerca di inserirsi sia che si tratti di un particolare stile di allenamento o di un’ideologia più generale. Quando parliamo dell’allenarsi da soli, ci si scontra frontalmente con questo aspetto. Sfortunatamente, possono verificarsi situazioni come un atteggiamento letargico, il completo abbandono del programma di allenamento e tendenze depressive borderline. Questo è chiaramente evidente nei giorni di allenamento pesante / massimale. Il fallimento del tentativo di un’alzata è il caso peggiore. Quando si è isolati dal gruppo, si presenterà una sensazione di isolamento / solitudine. E questa merda si espande. Le sessioni di allenamento in solitario non sono l’unico posto dove accade ciò, ma lo stacco da terra con carichi pari a più grandezze del peso corporeo può essere insormontabile mentre ci si trova in questa merda di insidia.
Tuttavia, c’è sicuramente qualcosa da guadagnare / sviluppare che richiede un po’ di isolamento e cioè …
Beneficio n.3 dell’allenarsi da soli
Disciplina
Non credo che ci sia un modo migliore per comprendere e far crescere la disciplina al di fuori dello stare da soli. Mettila come vuoi, ma non c’è modo di girare attorno o evitare la scarsa disciplina. Sicuramente, un gruppo di individui può assistere e sostenere lo sviluppo della disciplina, ma ciò dovrebbe essere superato dalla volontà dell’individuo di farlo da solo. Focus, auto-efficienza e coerenza intenzionale avviate all’interno dell’individuo portano sempre alla maturazione della propria disciplina. La dipendenza di un individuo dalla squadra dovrebbe essere minimizzata fermamente perché lo conduce all’insidia del fallimento quando non è accompagnato dal gruppo. E questo non si limita al powerlifting o a qualsiasi allenamento fisico ad esso correlato. La disciplina è fondamentale in tutti gli aspetti della vita, sia a quelli più importanti che a quelli secondari. Il bello della disciplina e del suo sviluppo è che può essere ottenuta parlando poco o nulla, zero cura per i luoghi comuni e per spunti di motivazione decisamente banali e SENZA la necessità di pubblicarli su qualche cavolo di social media. Ti sfido a fare questa parte, cazzo. Tuttavia, la disciplina non è invulnerabile all’ultima insidia.
Insidia n.3 dell’allenarsi da soli
Auto-distruzione
Che si tratti di fattori esterni, fallimento tecnico, scarsa prospettiva o della combinazione di tutto ciò, l’implosione non è il massimo. La potenza di questa insidia aumenta notevolmente quando ci si allena da soli. Non esiste un gruppo; nessuna rete di sicurezza; nessun cuscinetto tra l’individuo e l’autodistruzione. È più che scavare semplicemente la propria tomba ma è piuttosto schiantarsi come una fottuta meteora. A volte con alcuni individui ciò risulta ovvio, mentre in altre occasioni risulta meno evidente come in un cambiamento di postura del corpo o nel tipo di linguaggio non verbale espresso. Per quanto benefico possa essere il proprio focus, può anche risultare dannoso perché quella focalizzazione può essere rivolta verso l’interno; molto concentrata e altamente debilitante. A quel punto, diventa un gioco di controllo dei danni. La propria concentrazione maniacale e la propria pulsione singolare possono anche essere la propria diretta rovina.
Riassumiamo i benefici e le insidie dell’allenarsi da soli
Alla fine, non consiglio questo percorso a nessuno. È più una circostanza forzata che una decisione consapevole per allenarsi. Tuttavia, con il tempo questa ideologia dell’allenamento può diventare normale e altrettanto fruttuosa come con l’allenamento in gruppo. Inoltre, questo articolo tocca A MALAPENA la prospettiva individuale dell’allenarsi attivamente da soli. Potrei scrivere un piccolo libro sul powerlifting e sulla prospettiva di uno che si allena e apprende da solo (rimanete sintonizzati?). Curiosamente, i benefici e le insidie sofferti singolarmente possono essere collegati tra loro. A volte, potrebbe essere necessario subire l’autodistruzione per comprendere meglio cosa significhi essere disciplinato. Riconoscere la propria palese perdita di tempo può portare all’efficienza.
Una verità assoluta è che un individuo efficiente, concentrato e disciplinato rafforzerà sempre il gruppo.
L’articolo originale è pubblicato su tpsmethod.com
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JRomanowski
John è un ex allenatore interno del TPS Method che ora lavora per noi da remoto, in qualche località in mezzo al bosco. È un powerlifter agonista con il miglior totale di 1.224 lb in totale a 82,5 kg. 430 lb squat 254 lb panca 540 lb stacco È anche dannatamente intelligente ed ha una laurea in biologia.