Deadlift, carry, load - Rawtraining
di nome cognome
Scopo: | Sviluppare la forza esplosiva di quadricipiti, glutei, flessori delle gambe attraverso l’estensione di tronco, anche e ginocchia. |
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Complessità : | abbastanza facile |
Attrezzatura: | Sandbag |
Location: | Ovunque |
Muscoli coinvolti: | Paravertebrali – Glutei – Muscoli femorali – Trapezio – Deltoidi – Bicipite brachiale – Brachiale – Retto dell’addome – Muscoli dell’avambraccio – Quadricipite – Muscoli del cingolo scapolo-omerale |
Standing: l’ampiezza dei piedi deve superiore a quella delle spalle con la punta ruotata leggermente in fuori (10°-20° gradi circa). La testa allineata al tronco, lo sguardo fisso all’orizzonte. Il sandbag deve essere parallelo (cioè i lati lunghi del sandbag devono essere perpendicolari ai piedi) rispetto al corpo e piazzato direttamente tra i piedi. Il piano rialzato, qualunque esso sia, deve essere a lato del tuo corpo, non troppo distante.
Starting point: abbassati fino ad afferrare saldamente il sandbag spingendo indietro il bacino. Immagina di doverti sedere su una sedia posta dietro di te. Cerca di tenere le ginocchia allineate con la punta dei piedi. Le gambe devono essere più o meno (dipende dalla flessibilità di anche e caviglie) parallele al suolo. Le braccia devono essere completamente estese e le spalle direttamente sulla verticale rispetto il sandbag. Prima di risalire, afferra saldamente il sandbag sui lati corti. Il petto sarà ben in fuori, la schiena tesa, specie nel tratto lombare della spina dorsale e lievemente inarcata. Le scapole retratte e depresse. Il capo deve essere allineato con il tronco, la bocca ben chiusa.
Movement: ora stacca il sandbag da terra, spingendo in avanti il bacino ed estendendo contemporaneamente le gambe. Quando il sandbag raggiunge l’altezza delle ginocchia, durante la fase di stacco, imprimi un’accelerazione davvero violenta spingendo il bacino ed i fianchi in avanti, con un’estensione del tronco il più veloce possibile ed una contemporanea estensione delle gambe. Il movimento di estensione delle ginocchia deve essere davvero veloce. Raggiunta la stazione eretta le ginocchia devono essere leggermente flesse (10° circa). Il cingolo scapolo omerale deve essere bilanciato rispetto la cassa toracica. Il petto deve essere ben in fuori per ridurre la cifosi del tratto dorsale della colonna vertebrale e meglio distribuire il carico sull’intera gabbia toracica. Il sandbag deve essere a contatto del corpo, all’altezza del bacino circa. Le scapole devono essere retratte e depresse, le braccia devono essere tese. La bocca ben chiusa. Ricordati che la schiena deve essere sempre ben contratta e leggermente inarcata nel tratto lombare del rachide. Guarda sempre di fronte a te. Per un’esecuzione corretta il sandbag deve essere vicino al corpo. Più si allontana dal corpo maggiore è lo stress carico di spalle, braccia e soprattutto schiena. Ora porta il sandbag a poggiare sul ripiano, la cui altezza varia dai 40 ai 100 cm e oltre. Per farlo ruota il busto e ginocchia verso il ripiano fino a quando il sandbag non sarà nelle sue vicinanze. Va da se che se il ripiano è più alto rispetto il livello del sandbag dovrai sollevare questo ultimo per fare in modo che vi poggi sopra. Quest’azione, rapida e potente deve essere eseguita con una flessione delle braccia ed una contemporanea contrazione del trapezio (elevazione delle spalle). Ricordati che maggiore sarà l’altezza del ripiano, maggiore sarà il coinvolgimento di trapezi, obliqui e soprattutto flessori delle braccia. Solleva il sandbag e riportalo nella posizione di stacco, quindi esegui un’altra ripetizione.
Final point: porta il sandbag a terra. Per farlo porta indietro il bacino e fletti le ginocchia. La flessione di tronco e ginocchia deve essere contemporanea. Il sandbag sarà sempre a contatto del corpo e le braccia tese e sulla verticale della linea di movimento del sandbag. Quando il sadbag arriva a terra inverti il movimento e risali il più velocemente possibile. Devi esplodere verso l’alto, raddrizzando gli arti inferiori e spingendo in avanti il bacino.
Quando avrai eseguito il numero di ripetizioni prescritto posa il sandbag al suolo eseguendo la parte eccentrica dello stacco. O se preferisci puoi lasciarlo cadere al suolo.
Respirazione
In piedi inspira ed abbassati ad afferrare il sandbag. Per avere una schiena allineata inspira profondamente e tira indentro l’addome, questo indurrà una contrazione del transversus abdominis (TVA) ed una contrazione automatica dei muscoli paravertebrali, specie nel tratto lombare. Quando esegui lo stacco da terra trattieni il fiato fino a che il sandbag non raggiunge l’altezza delle ginocchia. Trattenere il fiato produce una maggiore tensione nella cavità addominale, stabilizzando la spina dorsale. Quando il sandbag raggiunge l’altezza delle ginocchia espira violentemente. L’espirazione faciliterà il movimento di estensione del tronco e ti permetterà di accelerare l’esecuzione. Per la rotazione del busto inspira profondamente ed espira con forza mentre la esegui. Inspira quando riporti il sandbag nella posizione di stacco sollevandolo dal ripiano. Per l’esecuzione della parte eccentrica del movimento di stacco inspira profondamente e trattieni il fiato ed espira con forza solo quando, durante la fase concentrica, il sandbag è risalito all’altezza delle ginocchia.
Errori comuni
Ginocchia non allineate con la punta dei piedi — presa debole delle mani — tratto cervicale del rachide eccessivamente inarcato e soprattutto schiena non allineata e contratta, specie nel tratto lombare del rachide — braccia flesse — braccia non sulla verticale del sandbag — durante l’esecuzione invece scarsa coordinazione del movimento busto-gambe — scarsa flessibilità dell’articolazione di anche e/o caviglie con conseguente stacco dei talloni dal suolo e/o eccessiva inclinazione del busto in avanti — rotazione di ginocchia e bacino non coordinata.