Filosofia di allenamento della forza finalizzata al combattimento - Rawtraining
Differenze tra allenamento per arti marziali e sport da combattimento
di Jacopo Arienti
Sei un combattente da ring? Sei un addetto alla sicurezza? Un semplice amatore di sport da combattimento o un artista marziale… La verità è che se vuoi davvero migliorare nella tua disciplina non potrai solo seguire degli esercizi generici per combattenti.
L’errore è quello di pensare che l’allenamento della forza per gli sport da ring sia la scelta più adatta anche per coloro che praticano arti marziali o sistemi di combattimento per altri scopi, e viceversa.
Tutta la differenza è nelle finalità:
Sport da combattimento e arti marziali agonistiche
Finalità: vincere un combattimento rispettando delle regole.
Sistemi di autodifesa/combattimento e arti marziali tradizionali
Finalità: sconfiggere l’avversario, nel migliore dei casi, nel peggiore rimanere vivi.
Se vuoi vincere o rimanere vivo dovrai sapere bene a che gioco stai giocando e poter sfruttare tutti gli assi di cui puoi disporre. E’ una questione di tempi. Nell’autodifesa sono compresi tra i 3 e i 25 secondi, in un incontro da ring si parla anche di minuti.
Questa distinzione è importante ai fini della programmazione delle sessioni, della scelta degli esercizi e della tipologia di adattamento fisico da sviluppare.
Ricordati sempre che il combattimento è il regno della velocità, quindi non puoi diventare lento, devi diventare più forte e più veloce.
Detto questo ci sono 3 tipologie di circuiti che possono essere impiegati per sollecitare diversi tipi di adattamento, ma la costante è che dovrai sempre dare il massimo ed essere veloce: non è ginnastica prenatale, devi essere pronto a combattere.
Nel caso degli sport da combattimento le sessioni settimanali saranno tre:
- Sessione per la forza.
- Sessione per la resistenza.
- Sessione a corpo libero con esercizi pliometrici.
Saranno tre le sessioni principali anche nel caso di Sistemi di autodifesa/combattimento e arti marziali tradizionali:
- 2 Sessioni per la forza.
- Sessione a corpo libero con esercizi pliometrici.
In questo caso sarà necessario aggiungere alcune pratiche giornaliere di condizionamento delle estremità (dita, nocche, taglio della mano, avambraccio, tibia) al fine di rendere le parti ossee in grado di sostenere urti violenti senza protezioni.
Organizzazione degli esercizi nel circuito per la forza
La sessione alla forza sarà organizzata in un circuito composto da sette esercizi (upper e lower body) da eseguire alla massima velocità possibile senza pause tra uno e l’altro. Lo scopo è impiegare il minor tempo possibile nel terminare il circuito, a questo seguirà senza pausa un esercizio isometrico per la parte bassa del corpo da tenere per almeno 30 secondi, considerando come tempo ottimale un minuto. Quest’ultima parte sarà fondamentale anche dal punto di vista psicologico e avrai la necessità di una buona dose di determinazione per riuscire a completare. Il recupero a seguire è di 1-2 minuti (in base al carico utilizzato) e il tutto è da ripetere quattro volte almeno.
Ricorda per la scelta del carico che l’intensità del lavoro deve essere elevato durante tutta la sessione, in generale il numero di ripetizioni per esercizio non dovrebbe essere superiore a 10.
Gli esercizi da eseguire sono prevalentemente quelli di forza esplosiva, coordinazione e multiarticolari in modo da produrre potenza sfruttando l’energia di tutto il corpo.
Ecco un esempio:
- Riscaldamento
- two arms swing/sandbag power shouldering and throw forward
- pull ups
- kettlebell snatch
- one hand push ups / push ups (solo se non riesci ad eseguire i one hand push ups)
- kettlebell/sandbag step up
- kettlebell/zercher squat
- kettlebell clean and press/sandbag clean and military press
L’esercizio isometrico da eseguire al termine di questi sette è mutuato da una posizione presente in tutte le arti marziali cinesi e diffusa anche in quelle giapponesi. In cinese è chiamata ma bu anche se comunemente è conosciuta come horse stance, o posizione del cavaliere.
L’unica variante è che dovrai tenere tale posizione (30 secondi minimo consentito, un minuto tempo ottimale) con un peso aggiuntivo: un paio di kettlebells, una sandbag, un bilancere, ecc…
- Recupero 60-120 secondi.
- Ripetere almeno quattro volte tutto quanto.
- Defaticamento e stretching.
Ecco un’altra variante:
- Riscaldamento
- sandbag power shouldering/ keg shouldering
- rope climbing/muscle up
- sandbag power clean/double hang clean
- one hand floor press
- alternate kettlebell side to side squat
- double front squat/bear hug squat
- military press/handstand push ups
A seguire lo stesso esercizio isometrico dell’esempio precedente, stesso recupero e numero minimo di serie.
I progressi si traducono nella capacità di riuscire a completare il circuito nel minor tempo possibile e nella possibilità di ridurre il tempo di recupero fino a 60 secondi. Nel caso in cui riuscissi in un tempo molto ridotto a completare l’intero circuito senza aver necessità di riposare almeno i 60 secondi minimi dovrai aumentare i carichi di lavoro dell’intero circuito.
Organizzazione degli esercizi nel circuito per la resistenza
L’imperativo di questa tipologia di sessione è essere il più veloce possibile e resistere fino alla fine. In questo caso dovrai eseguire sei esercizi a rotazione, no stop, per 5 minuti, alla massima velocità di esecuzione. Il recupero sarà compreso tra 20 e 60 secondi allo scadere dei 5 minuti (mai prima) e i round da affrontare saranno almeno quattro.
Le ripetizioni saranno tra 15 e 25. Potrai inserire nel circuito anche un esercizio (uno solo) a tempo fisso (30 secondi al massimo).
Esempi:
Circuito 1
- Barbell fight stance twist and squat/ medic ball fight stance twist and squat
- raffica di pugni al sacco pesante alla massima velocità e forza possibile con skip delle gambe per 30 secondi
- lateral platform jump
- push ups
- double kettlebell clean and squat/ barbell clean and squat
- boby rows
Circuito 2
- Barbell squat and press/ kettlebell squat and press
- raffica di pugni alla massima velocità con bande elastiche come resistenza (30 secondi)
- lateral platform jump
- burpee push ups
- frog jumps
- gorilla pull ups
In questo caso maggior numero di giri completerai nel tempo stabilito migliore sarà la tua prestazione. Per aumentare l’efficacia di queste sessioni cerca di ridurre il tempo di recupero tra i round fino al minimo di 20 secondi.
Organizzazione degli esercizi nel circuito a corpo libero
Questa sessione sarà costituita da un minicircuito composto essenzialmente da due tipologie di esercizi:
- esercizi pliometrici
- scatti
L’intenzione è di lavorare sulla forza esplosiva, la coordinazione e l’agilità. Il tuo obiettivo è di produrre la massima accelerazione e spinta possibile. Considerando la natura dei movimenti è bene che il riscaldamento preliminare sia particolarmente accurato al fine di evitare problemi muscolari e tendinei.
4 esercizi
- 2 pliometrici;
- 2 scatti.
Ripetizioni: 5-6 per esercizio.
Serie: minimo 7.
Recupero a termine del mini circuito: 2 minuti e mezzo.
Esempio.
Minicircuito 1
- knunkle to fingertip jumping pushups
- box jump sfruttando il rimbalzo di caduta da 50 cm di altezza
- scatti con strong band/slitta
- scatti a 4 zampe
Recupero di 2 minuti e mezzo, ripetere il tutto almeno 7 volte.
Minicircuito 2
- eagle pushups
- full squat e salto portando le ginocchia al petto
- scatti con strong band/slitta
- scatti a 4 zampe
Nel caso degli scatti con locomozione animale dovrai mantenere per tutta l’esecuzione del movimento il sedere alla medesima altezza delle spalle in modo da massimizzare la forza di spinta della parte posteriore del corpo. La parte anteriore dovrà slanciarsi avanti durante la spinta e la schiena dovrà “aprirsi all’indietro” in modo da massimizzare e coordinare tutto in un unico potente movimento. Nel momento in cui le tue mani toccheranno terra tutto il peso del corpo sarà retto da braccia, spalle e una parte della schiena; durante questa fase ti starai già chiudendo a riccio e le gambe posteriori torneranno più contratte, pronte ad una successiva esplosione.
Robori Virivm Impera
L’immagine di copertiva è stata gentilmente concessa da Kishore.
osservatore
Jacopo Arienti, RawTraining Strength Master Coach. Tra i fondatori del gruppo di allenamento "7th block calisthenics", coach di gymnastics per il Clean Cut Competitor Program(CCCP) per cross Atletes. Mosso dalla convinzione che l'attività fisica è prima di tutto sperimentazione diret-ta, alla costante ricerca di sfide in ambito sportivo che possano ampliare il proprio baga-glio motorio, attualmente impegnato come agonista di lotta olimpica stile libero e grap-pling. Libero pensatore e inevitabilmente Rawer.
Handstand Press1 Giugno 2009
The Prowler Challenge 1 Giugno 2009
3 commenti
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MI-PIACE-UN SACCO! 🙂
Mi piace innanzitutto che si consideri (finalmente) la differenza tra sport da combattimento e arte marziale.
Poi l’enfasi sul concetto della velocità e l’esplosività; l’incorporazione di isometria, pliometria, gli esercizi a corpo libero con coordinazione e totalità; tutti elementi che ho sempre cercato d’incorporare in un unico sistema d’allenamento (per ora sono ancora ai blocchi di programmazione; studio per progettare le future sessione e capirne metodiche/meccaniche)
Ho una serie di domande da porti, se posso:
Si può definire questo un’applicazione del sistema coniugato?
Che ruolo può avere, se ne ha, una sessione dynamic effort all’interno di questo schema/periodizzazione? (le sessione dynamic effort hanno come obbiettivo la velocità e l’esplosività, no??)
Come mai tutte le sessioni sono in forma di circuiti? (che comunque apprezzo e trovo [b]fisicamente[/b] molto stimolanti)
Perchè sette esercizi di fila e non due o tre (o quattro) micro-circuiti? E perchè proprio sette esercizi?
Perchè come eserciziop isometrico solo uno per la parte inferiore?
E’ l’unico modo o come altro si può incorporare l’isometria all’interno delle sessioni e della periodizzazione (leggo che l’isometria è uno stimolo molto potente, fondamentale da sfruttare per i marzialisti)? E’ altrimenti/anche possibile, secondo questo sistema, incorporarla all’interno dell’esecuzione del singolo esercizio (tipo usare la tenuta nel massimo punto eccentrico o concentrico tra le due fasi)?
Perchè eliminare la sessione di conditioning nell’allenamento per le AM? Non si potrebbe fare 2 sessioni di forza, una di conditioning ed una corpo libero/pliometria?
E’ possibile incorporare (e come) sessioni complex (alzate massimali + pliometria)in questo schema, incoporandele/sostituendo/modificando la sessione corpo libero/ploimetria (che io sappia il target è proprio lo stesso, ma il complex sfrutta sistema ancor più raffinati e dovrebbe dare risultati ancora maggiori sul versante esplosività)?
Che routine eseguire (e come/quando) per il condizionamento osseo/tendineo/legamentoso?
Da dove/che libri o autori prendi spunti/hai studiato a riguardo?
Se vuoi puoi anche essere tecnico nelle risposte; per me l’importante è apprendere capire e conoscere.
Se ti andasse potremmo scambiarci i contatti e parlarne approfonditamente e tenerci in contatto aggiornandoci nel tempo.
Spero leggerai questo commento.
Ciao e grazie mille.
Ciao a tutti, mi sono appena registrato e trovo questo tipo di allenamento molto interessante, dato che pratico arti marziali da 10 anni ormai. Sono davvero contento che esista questo sito!! Però, dovete scusare la mia ignoranza ma, ci sono degli esercizi che non saprei come eseguire! Qualcuno saprebbe spiegarmi come si effettuano gli scatti con strong band/slitta e gli
scatti a 4 zampe? Magari con dei video se possibile…Ve ne sarei molto grato!! Ciao e grazie!