Come contrastare i molti aspetti negativi dell'attività aerobica - Rawtraining

di Charles Poliquin

cPoliquin
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Nato ad Ottawa in Canada, Charles Poliquin dopo aver conseguito la laurea in "Exercise Physiology", ha iniziato la sua attività di coach che è proseguita negli anni attaverso una strada costellata di centinaia di medaglie, vittorie e primati personali per i numerosi atleti che si è trovato ad allenare. Quando una nazione vuole vincere una medaglia arriva da Charles. Spesso acclamato come uno dei migliori Strength Coach del mondo, ha trascorso diversi anni a studiare su riviste europee (parla correntemente Inglese, Francese e Tedesco) e a parlare con altri Coach e scienziati nella sua costante ricerca tesa ad ottimizzare i propri metodi di allenamento. Avendo perfezionato negli anni la sua arte di scrivere programmi di allenamento efficaci, i suoi libri e i suoi corsi sono il risultato delle teorie e delle conoscenze che ha accumulato. Tra i suoi innumerevoli successi va ricordato che tra gli olimpionici da lui allenati sono presenti atleti che hanno conseguito medaglie in 17 sport diversi (tra cui dieci detentori di record mondiali). Sul suo sito potete trovare tutti i riferimenti ai suoi libri e ai corsi organizzati per il conseguimento della sua famosa certificazione (P.I.C.P. - Poliquin International Certification Program)

29 commenti
franco franco dice:

l’altro articolo era pessimo.
questo è vergognoso.

– affermazioni assolutamente false sull’attività earobica

-uso fazioso degli studi

-pubblicità ad integratori

-nessun riferimento alla dieta

sclebbo sclebbo dice:

io direi che ha ingigantito parecchio alcuni aspetti dell’allenamento della resistenza, il fine non so quale sia.

SimoMi dice:

Perchè continuate a pubblicarli?

Dimitry Dimitry dice:

piace fare avanscoperta, non si può dire nulla ad ora, c’è chi mette la mani avantii, può essere geniale quanto una bolla di sapone.

deadboy dice:

Posto che l’uomo è un mammifero e non un lurido schifoso ratto, sarebbe stato meglio studiare gli effetti dell’attività aerobica su di un animale più simile a noi per caratteristiche genetiche e abitudini, come uno scimpanzè o un maiale. Alla fine dell’esperimento probabilmente avrebbero trovato i testicoli di dimensioni doppie e in movimento.
Roditori a parte, qualsiasi attività sportiva condotta ad alti livelli finisce per usurare il fisico dell’atleta. E’ inevitabile. Succede nell’atletica, come nel sollevamento pesi, come nel tiro con l’arco e nella pallavolo. Quando c’è la ripetizione continua e sistematica dello stesso gesto, le articolazioni coinvolte, nel lungo periodo, finiscono per risentirne. Questo vale sia per l’attività aerobica sia per quella anaerobica.
Che però ad allenarsi per la maratona ti si rimpicciolissero i genitali non lo sapevo. Questa è una novità. Probabilmente quest’amenità l’hanno riscontrata solo nei topi, che sono anche gli unici che non si preoccuperebbero nel vedere il sorrisetto di un medico munito di calibro e bilancino.

Ceccherini dice:

Se fai la maratona ti si seccano le palle e ti si accorcia l’obice.
Se ti masturbi diventi cieco.

Da ragazzo facevo potenza aerobica sui 300, poi sono passato all’alcool e alle cattive compagnie. La ragazza mi ha lasciato e andavo male a scuola. Non fate come me, state lontani dall’aerobico e non date confidenza a quei loschi figuri in calzoncini che frequentano i parchi.

Ceccherini dice:

Nonostante tutto, grazie per la traduzione, che indipendemente dal contenuto deve essere costata tempo e fatica a qualcuno.

Il problema è che l’amico Poliquin l’ha fatta proprio fuori dal vaso stavolta.

Ghostdog dice:

ne ho preso uno a caso

http://jap.physiology.org/content/103/2/693.full

questo è l’abstract, ma leggetolo tutto per capire meglio, in ogni caso i toni sono molto diversi da quelli di Poliquin, come sempre è una questione di quantità e numeri, non solo di cosa e come, e le cose sono cmq complesse.

Regular moderate exercise is associated with a reduced incidence of infection compared with a completely sedentary state. However, prolonged bouts of strenuous exercise cause a temporary depression of various aspects of immune function (e.g., neutrophil respiratory burst, lymphocyte proliferation, monocyte antigen presentation) that usually lasts ?3–24 h after exercise, depending on the intensity and duration of the exercise bout. Postexercise immune function dysfunction is most pronounced when the exercise is continuous, prolonged (>1.5 h), of moderate to high intensity (55–75% maximum O2 uptake), and performed without food intake. Periods of intensified training (overreaching) lasting 1 wk or more may result in longer lasting immune dysfunction. Although elite athletes are not clinically immune deficient, it is possible that the combined effects of small changes in several immune parameters may compromise resistance to common minor illnesses, such as upper respiratory tract infection. However, this may be a small price to pay as the anti-inflammatory effects of exercise mediated through cytokines and/or downregulation of toll-like receptor expression are likely mediators of many of the long-term health benefits of regular exercise.

Ghostdog dice:

di quello sui ratti e i relativi testicoli ho trovato solo l’abstract

An exercise protocol of 3 h swimming day, 5 days week, was followed for 4 weeks in Exp. G, with no exercise in CG. All the animals were killed; blood, testes and the accessory sex organs were collected for estimation of different parameters.

notate il 3 ore al giorno di nuoto

il fatto che l’attività aerobica produca radicali tossici si sa da molto, e sono convinto che oggi si viva molto più anche al fatto che non si lavora 12 ore al giorno nei campi sotto il sole e con stress ambientali a mille.

però personalmente trovo che dire, che praticare qualche ora di attività aerobica, anche abbastanza intensa a settimana crea motri e feriti…

deadboy dice:

Ma chi gliel’ha pagata la piscina ai sorci?

ramone79 ramone79 dice:

attività aerobica? uuuhhhh che paura!!

che cazzaro!

@deadboy: ahahhah

Marokun dice:

Se fare un’articolo divulgativo comprensibile e serio su un articolo che tratta dei neutrini superluminari o sul bosone di Higgs è difficile, farlo su un tema come gli effetti di un’attività in una popolazione è ancora più rischioso.
Perchè il 99% dell’attenzione va posta alle premesse, ovvero all’inevitabile riduzione di complessità che uno deve imporre all’oggetto per tirare fuori un numero che voglia dire qualcosa.
Io nel corso degli anni mi sono dato una regola, che ancora attende una smentita.
Quando un’articolo di giornale inizia con le fatali parole: “un’equipe di scienziati (in genere inglesi) ha dimostrato che ..” si può essere certi che quello che segue è una cagata.
L’attività aerobica fa “bene” per uno zilione di cose e fa “male” per un altro zilione di cose, e se mi dici di fare judo che aumenta le capacità antiossidanti perchè hai trovato un valore che si alzava su un articolo del Lancet (che quella volta aveva preso dei judoka) significa che non hai la più pallida idea di come si scriva, e quindi come si debba leggere una pubblicazione scientifica.
Quel dato è costruito con pazienza [i]all’interno di un set circostanziato di premesse[/i] se togli le premesse – che nell’articolo referato ci sono, ci puoi giurare – allora stai dicendo delle sciocchezze.
Va bene leggere gli articoli che ti sembra avvallino le tue convinzioni, va bene citarli, ma per tirare le somme ci vuole il buon senso di ampliare lo sguardo quanto basta. Oppure tutto questo lo sai, e usi argomentazioni “scientifiche” per vendere quello che ti fa più comodo.
Credo sia importante leggere articoli come questo, perchè una volta sgamata la tipologia, poi li riconosci al volo, e impari ad avere la distanza critica necessaria.

furli13 dice:

è ora di..basta. cancellatelo..

zalex5 dice:

Ragazzi rispettiamo tutto quello che avete scritto e consideriamo molto validi soprattutto i commenti construttivi che hanno messo in luce i limiti di quanto riportato nell’articolo (in particolare personalmente mi sento molto in linea con quello che ha scritto Morokun).

Detto ciò … questo articolo non verrà cancellato … così come non verrà cancellato nessuno di quelli che abbiamo pubblicato o che pubblicheremo in futuro.

Criticate e demolite quanto scritto possibilmente argomentando le vostre motivazioni com’e’ giusto che sia…

…e naturalmente, se qualcuno di voi se la sente, saremmo molto felici di ricevere e pubblicare un “contro-articolo” in cui si mostrino i limiti degli studi riportati e si cerchi di fare più chiarezza sugli effetti dell’attività aerobica circoscrivendo i possibili “effetti negativi” e illustrando i molteplici benefici per cui invece sarebbe consigliabile.

bicioo bicioo dice:

@deadboy dice: “Posto che l’uomo è un mammifero e non un lurido schifoso ratto”

ahahah perchè il topo non è un mammifero???
fatti un giro nelle universita di biologia e biotecnologie o nelle case farmaceutiche: quasi sempre la ricerca si fa sui topi!!!

comunque l’articolo mette in mostra dei processi patologici che sono palesi come l aumento del cortisolo e l infiammazione generalizzata del fisico…

il secondo livello di riprogrammazione ha una durata di esecuzione 25 min mi pare mentre per sendere sotto le 4h un maratoneta deve allenarsi almeno un ora o più al giorno per 5 giorni a settimana… quale usura di più secondo voi??

detto ciò ricordo che anche il mio prof di fisiologia diceva una cosa del genere parlando principalmente dell infiammazione delle vie aeree principali…

ma come dice zalex5 se avete prove contro l articolo parlate e argomentate… altrimenti facciamo una crtica molto sterile da persone ottuse

Fonti:
studente di medicina, mezzomaratoneta!

deadboy dice:

Bicioo, grazie dell’informazione, non lo sapevo, i pomeriggi passati a guardare il mondo di Quark quand’ero bambino non sono bastati. Nemmeno la gigantesca enciclopedia degli animali che campeggia nel mio salotto. Grazie ancora. 🙂
Sorci, pipistrelli e ornitorinchi sono mammiferi, ma sono anche anni luce lontani dall’uomo. Così lontani che personalmente quando penso ai mammiferi il mio cervello non li prende nemmeno in considerazione. Arriva fino ai cetacei, che sono simpatici, poi torna indietro, escludendo volutamente determinate categorie di animali schifosi. Difetto mio. Li ho inconsciamente rimossi e quando cito i mammiferi li escludo. 😉
In Italia la ricerca si fa prevalentemente sui topi, perché sono facilmente reperibili e soprattutto non gliene frega una cippa a nessuno se li scotennano vivi per farci gli esperimenti. Negli Stati Uniti, invece, si usano anche le scimmie nelle ricerche scientifiche e non si fanno scrupoli quando c’è da scoperchiargli il cranio. E le usano proprio per la loro somiglianza biologica con l’uomo.
Detto questo, per la ricerca in esame, sarebbe tato meglio prendere in esame degli uomini e non sarebbe stato difficile, considerato il numero degli studenti che praticano attività aerobica che affollano le università.
L’unico problema sarebbe stato quello di convincere le cavie a farsi mirurare i genitali all’inizio e al termine del periodo di osservazione.
Tu, però, sei un mezzomaratoneta e sei un uomo, non un lurido sorcio, hai notato differenze nelle dimensioni dei tuoi genitali da quando hai iniziato ad allenarti ad oggi? La domanda è seria.

deadboy dice:

Poliquin vende un prodotto e farebbe carte false per portare l’acqua al suo mulino. Sarà bravo, avrà allenato molti olimpici in discipline diverse, quello che volete, ma se mi viene a dire che l’attività aerobica prolungata causa negli atleti un ridimensionamento dei genitali e la riduzione della fertitilità, permettete che pretenda delle prove serie in proposito e non una comunissima ricerca fatta su topini da laboratorio.

Marokun dice:

@deadboy
È vero! il tema è serissimo.
Non parliamo della bicicletta, dove credo che gli effetti di cui sopra siano stati studiati molto attentamente, perchè la cosa è grave. (Avevo comprato un Rampichino, nel 1984, telaio numero 224, una delle prime MB d’Italia! L’ho mollato quando mi sono accorto che non andavamo bene, là sotto).
Ma quel che è sicuro è che se faccio dell’attività intensa tutto il sangue se ne va altrove, e l’autostima al momento di fare la doccia precipita ai minimi.
Ma peggio ancora è lo stress da pregara: l’adrenalina è un micidiale vasocostrittore.
Per fortuna gli effetti sono temporanei, mentre nel medio-lungo periodo il lavoro, devo dire sia aerobico che anaerobico, fa molto bene.
In ogni modo, per compensare la mestizia dell’allenamento eccessivo, nel judoclub che frequento c’è la buona abitudine di concludere gli allenamenti nella trattoria accanto, con il rituale del “Pirlo”, che è quello che in veneto chiamano Spriz, ma che appunto si chiama Pirlo.
Ora, il blando effetto vasodilatatore dell’alcol, con la connessa diminuzione del tono muscolare a riposo, che a sua volta consente al sistema vascolare di non soffrire di improprie compressioni, permette di bilanciare adeguatamente gli effetti negativi dell’attività aerobica, consentendo invece ottime sensazioni in quella aerotica. Da provare a stomaco vuoto, l’alfa iniziale non è privativo, sta per erotica con intensa ossigenazione, acrobatica q.b.

Marokun dice:

PS: non volevo essere irrispettoso nei confronti della tua osservazione. Il fatto che uno si permetta di alludere a effetti clinicamente rilevanti senza una solida base scientifica è un fatto serio.

franco franco dice:

non c’è bisogno di contro-articoli, studi e citazioni.
charles la credibilità se l’è mangiata citando la maratona.

1- la maratona non è per tutti.
1 bis- se ci metti più di 4 ore, non è la tua distanza.
3- non si fanno maratone ogni giorno.
4- la maratona non è solo ”aerobica”

basta averne fatta una anche camminando, strisciando…
si capisce subito che non ” un pò di attività aerobica”

è come dire che i pesi fanno male citando massimali di 300 di stacco o 200 di panca, strappi con 150.
“guarda quello alle olimpiadi si è rotto il braccio”

ma per piacere…

deadboy dice:

Due commenti più su mi sono perso qualche consonante, colpa della fretta e della mancanza del pulsante “modifica” (segnalo per le future modifiche del sito).

Marokun, infatti la cosa è seria e proprio per tale motivo sarebbe stato corretto da parte di Poliquin approfondire l’argomento e non cavarsela con la semplice citazione di uno studio sui ratti.
Qui non abbiamo messo in discussione tanto l’assunto che l’attività aerobica prolungata abbia conseguenze negative sull’organismo. Lo sapevamo. Ma su quello che ha aggiunto dopo.
Il tuo caso, però, ancora una volta evidenzia l’inidoneità della ricerca sui roditori: i topi mica si possono fare lo spritz dopo 3 ore di vasche.

Nutria Nutria dice:

Salve.
Occhio ragazzi, mai direi di cancellare un articolo soprattutto se questo dice qualcosa di diverso dal solito. Rischiamo di finire come il mondo della “palestra” dove ahimè sembra si stia regredendo/stallando invece che cercare di sperimentare e migliorare.

Detto questo, da quando avevo 6 anni fino ai 20 ho fatto ciclismo (non il ciclista della domenica). Son passato da grasso a tirato.
Boh, gli ultimi anni non mi sono MAI ammalato, mai influenze o peggio, vabbè raffreddore o tosse ma a dicembre mi sembra normale. Boh, ci allenavamo da dicembre a fine settembre, poi mtb fino a ricominciare. Nettamente più in forma di ora.
Tutti gli anziani ciclisti che ho incontrato sono presi bene, cioè a 70 anni si fanno le loro uscite belle lunghe, salite comprese.
Non siamo tutti dopati eh!

Tuttavia, riguardo ciò che si dice nell’articolo. Non penso si possa chiedere ad un ciclista di allenarsi in palestra per la forza. Parlo di ciclismo per esperienza, altri sport non saprei.

deadboy dice:

Marokun ha citato il ciclismo e quello che succede nel judo, ma si può dire lo stesso per tutte le attività sportive e anche lavorative dove ci si muove di continuo facendo un grande sforzo e il sangue si concentra in alcuni distretti piuttosto che in altri (a me è successo passando diverse ore di fila a tagliare o raccogliere legna, o a raccogliere pietre e inerti; se poi il movimento mi costringe a piegarmi in avanti in modo sistematico succede dopo breve). Si tratta, però, sempre di fenomeni di costrizione temporanei, mai definitivi.
Quando ci si ferma e l’organismo si rilassa torna tutto normale.
Poliquin, invece, non fa questa precisazione e parlando anche di riduzione della fertilità lascia intendere che siano fenomeni seri e duraturi. Poi, però, ti tranquillizza dicendoti che se alleni anche la forza (magari da lui, o da uno che si è preso la sua certificazione), e se prendi degli antiossidanti (come i suoi, perché no?) puoi evitare queste spiacevoli conseguenze.

franco franco dice:

poliquin è il troll dell’attività motoria.

mi raccomando: smettere anche di fare le scale! è lì che ci si fa male, lo dicono gli studi.

Marokun dice:

[quote]ancora una volta evidenzia l’inidoneità della ricerca sui roditori: i topi mica si possono fare lo spritz dopo 3 ore di vasche[/quote]

giù il cappello: questa è da antologia!
🙂

deadboy dice:

Comunque posso capire che preferiscano i topi per le ricerche. Per convincere uno scimpanzè a farsi 40 Km sul tapis roulant devono prima convincerlo a smettere di fumare.
No, dai, davvero, ricerche di questo genere andrebbero fatte sugli esseri umani. Negli USA le migliori università hanno anche campus con campi da football e piste da atletica, e centinaia di migliaia di studenti praticanti. E’ davvero così difficile per i ricercatori fare studi di questo genere su campioni umani? Poi magari vai a guardare bene e scopri che la ricerca fatta sui topastri è stata finanziata in parte da una casa farmaceutica che guardacaso ha nel suo catalogo integratori di omega 3.

furli13 dice:

data la natura di questo articolo, è chiaro come non venga neanche voglia di argomentare..si commenta da sè..i chiari intenti commerciali e il paragone assurdo tra maratona e semplice attività aerobica..
peraltro uno studio recente suggerisce l’impiego di attività aerobica nelle pause tra le serie in protocolli ipertrofici..

by the way..un buon ciclista si allena anche in palestra..

fighter fighter dice:

“Sarà bravo, avrà allenato molti olimpici in discipline diverse, quello che volete, ma se mi viene a dire che l’attività aerobica prolungata causa negli atleti un ridimensionamento dei genitali e la riduzione della fertitilità, permettete che pretenda delle prove serie in proposito e non una comunissima ricerca fatta su topini da laboratorio.”

Mi viene in mente un intervista di Rocco Siffredi dove afferma di correre un ora tutti i giorni.

Che glie lo vada a dire a lui che gli si rimpicciolisce il gingino

Edo Edo dice:

“L’attività aerobica porta numerosi effetti negativi per la salute e dato che quest’anno ben 45.000 persone hanno corso la maratona di New York, l’argomento è più importante che mai”.

Eccola qua, un’affermazione che somma papere e mele e ci dice che 4 papere + 5 mele è uguale a 9 pamele. 😀

Sport di endurance…e va bene, vanno di moda le 100km, ed aumentano le partecipazioni alle maratone (e l’ età dei partecipanti…). Ma da questo dedurre che queste specialità rappresentino l’aereobia siamo ben lontani. “Per chi pratica attività aerobica a livello ricreativo per una durata compresa tra i 20 ed i 45 minuti alcune volte alla settimana, l’esercizio aerobico induce un innalzamento del livello di cortisolo, un abbassamento degli ormoni androgeni, l’aumento dell’infiammazione generale e fa ben poco per promuovere la perdita di peso o di grasso.” Altra deduzione eccessivamente “semplice”. Il cortisolo si alza e si abbassa naturalmente, è l’eccesso di valori di cortisolo ad essere un segnale di stess. In realtà il cortisolo dovrebbe proprio servire per mettere in atto nel nostro corpo una serie di strategie che abbassano lo stress. l’articolo poi non mette in evidenza tutta una serie di benefici che è inutile ricordare, dall’abbassamento dei valori pressori, all’ abbassamento del colesterolo, endorfine etc etc che comunque compensano in gran lunga i disagi.

Ma è il qualificare una qualsiasi “potenzialità” dell’essere umano come negativa che rende all’autore dell’articolo la stessa attendibilità di Paperino. E’ invece uno stress eccessivo rispetto a ciò che posso sopportare che genera problemi, che si tratti di pesi, di corsa, di sesso o di cibo…In quest’ottica assume importanza quello che viene fatto e come viene recuperato, ma va analizzato in maniera specifica. Per esempio…catabolismo una ceppa, se corro con adeguati recuperi, con adeguato lattacido, con adeguato lavoro di pesi…Che un’attività complessa venga resa semplice, o che vengano presi ad esempio le metodologie di persone improvvisate e inconsapevoli, per poi generalizzare e demonizzare mi sembra un assurdo…Posso, usando gli stessi meccanismi, mettere in cattiva luce qualsiasi sport o attività. Ma qui il paradosso è che il soggetto è uno dei sistemi di produzione d’energia che è nostro e che ci permette di sopravvivere. Non respiriamo più ? Sarebbe una sciocchezza per esempio demonizzare il lattacido, è il suo abuso che crea problemi. Il lattato per esempio viene prodotto sempre…serve per la respirazione cellulare…

Ma la minchiata più grossa è questa: “…i topi eseguivano un elevato volume di nuoto aerobico – tre ore al giorno, cinque giorni alla settimana per quattro settimane – una mole di lavoro in linea con quanto eseguito da un atleta in preparazione per una maratona”. E’ una cosa da commentare, a parte la differenza assurda di biomeccanica tra le due specie ?

L’autore dell’articolo si riferisce spesso indistintamente ad atleti ed amatori o persone che vogliono solo tenersi in forma, mentre la le due categorie esistono differenze abissali. Ecco un esempio: “Gli atleti che hanno aggiunto l’allenamento per la forza al loro programma di allenamento aerobico hanno perso grasso corporeo, mentre il solo allenamento aerobico non aveva avuto lo stesso effetto.”

Quest’affermazione instupidisce un risultato interessante dello studio scandinavo (forza e aereobia=migliore prestazione), con un’affermazione che se interessa il ragazzo in sovrappeso che vuole perdere chili, rimbalza altamente al professionista, il cui fine è correre e correre forte, non certo l’abbassamento del grasso corporeo, che è per lui principalmente un effetto.

Come contrastare i molti effetti (potenziali) negativi di un articolo sciocco. Voglio scrivere un articolo sulla pliometria, la stifness e la forza elastica nel topo.

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