Gli Steroidi negli Sport della Forza: una Verità Deludente – prima parte - Rawtraining
di Greg Nuckols
Punti chiave:
- Molti pensano che gli steroidi facciano una differenza importante (di parecchi ordini di grandezza) in termini di competitività negli sport della forza. Si sbagliano.
- Altri (per qualche motivo) pensano che gli steroidi non facciano una gran differenza. Anche loro si sbagliano.
- Gli steroidi AIUTANO le persone a guadagnare massa muscolare e forza assoluta ad una velocità di gran lunga superiore, ma l’incremento nella massa muscolare solitamente significa che si è costretti a spostarsi in una categoria di peso superiore, dove si avrà bisogno di sollevare più peso per mantenere la competitività.
- Se osserviamo i record mondiali, le prove sperimentali e gli studi trasversali, l’immagine che ne risulta mostra che gli steroidi incrementano la competitività negli sport di forza di circa il 10%.
Questo è il secondo articolo sugli steroidi sul mio sito (www.srongerbyscience.com), per cui darò per scontato che la maggior parte delle persone che lo sta leggendo abbia almeno una comprensione di base di come funzionano. Assicuratevi di leggere l’articolo precedente (The Science of Steroids) prima di buttarvi a capofitto in questo, così non vi sembrerà di entrare nel bel mezzo di una conversazione.
Aggiunta del novembre 2016: Questo articolo fornisce la base teorica dell’articolo che stai per leggere. Se ti piace la matematica e vuoi avere un insieme di dati basati su prove scientifiche prima di addentrarti in questa discussione, dovresti dargli un’occhiata.
Questo è un follow-up al quale stavo pensando fin dal momento in cui è stato pubblicato Science of Steroids. Il progetto è rimasto nel cassetto a raccogliere polvere per circa un anno e recentemente una discussione scatenata da questo articolo mi ha ricordato dell’esistenza della bozza.
La parte di quell’articolo con cui le persone erano violentemente in disaccordo era questa:
“Quando atleti natural e atleti dopati arrivano vicini al loro picco fisiologico (qualcosa come 10-15 anni dopo che hanno cominciato ad allenarsi), spingono più forte possibile e ciò significa che i loro allenamenti hanno una struttura molto simile. L’unica grande differenza è che le prestazioni degli atleti dopati sono più alte di circa il 10% rispetto a quelle degli atleti natural, o qualcosa di più.”
Sembra che l’idea prevalente sia che gli steroidi cambiano completamente le carte in tavola in tutti gli aspetti dell’allenamento e della performance; consentono (o creano la necessità) di allenarsi in una maniera completamente diversa e migliorano in modo considerevole la performance.
Questa idea è completamente sbagliata. Questo articolo tratta del perché un incremento del 10% della performance sia abbastanza vicino alla realtà.
Prestazioni
Tanto per cominciare, prendiamo in esame i record mondiali di tutti i tempi nel powerlifting. Per questa analisi userò lo squat e i totali, eseguiti senza fasce alle ginocchia (perché la maggior parte delle organizzazioni che eseguono i test antidoping non consentono l’uso delle fasce alle ginocchia) e la distensione su panca eseguita in una gara completa; questo non cambia i risultati di molto in ogni caso. A beneficio dei posteri, userò i numeri come si presentano al momento della stesura di questo articolo, il 27 agosto 2015. Tutti i pesi sono espressi in libbre (per avere l’equivalente in kg bisogna moltiplicare il peso in libbre per 0,454. Esempio: 639lb*0,454= 290,1 kg – ndt).
Notare che i record degli atleti non testati sono mediamente più alti del 5,64% nello squat, del 9,11% nella panca, del 4,95% nello stacco e del 4,88% sul totale delle tre alzate. Notare anche che ci sono 11 occasioni in cui la differenza tra il record con test antidoping e quello senza test antidoping è nulla. In quei casi qualcuno ha sollevato di più in una gara con test antidoping rispetto a quanto sia mai stato sollevato in una gara dove gli atleti non vengono testati.
Ci sono alcuni aspetti ovvi relativi a questi dati che affronterò tra poco.
Tornando ai record del weightlifting confronterò i record mondiali (è noto come un utilizzo diffuso degli steroidi avviene nella maggior parte dei paesi che producono regolarmente i migliori weightlifter del mondo) con i record Americani. Tutti i numeri sono in kg.
Qui i record mondiali sono, in media, più alti del 13,84% nello snatch, del 11,66% nel clean & jerk e del 12,65% sul totale.
Ora, ci sono alcuni problemi con questi set di dati. Cominciamo con il powerlifting:
- Ci sono atleti che detengono record fatti in gare con test antidoping, ma che in seguito sono stati trovati positivi e che, quasi certamente, stavano utilizzando gli steroidi anche quando hanno stabilito il record; mi vengono in mente Sergey Fedosienko e Ed Coan.
- Probabilmente ci sono altri atleti che assumevano steroidi quando hanno stabilito record in gare nelle quali venivano fatti i test, perché i test sono (o almeno erano) facili da eludere. Le organizzazioni affiliate con la IPF hanno incominciato ad usare i test fuori dalle gare in un periodo recente, cosa che rende più difficile farla franca (sebbene ciò sia ancora lontano dall’essere impossibile), ma molti dei record sono stati stabiliti in un’epoca nella quale il test antidoping veniva eseguito esclusivamente il giorno della gara o in Federazioni dove è ancora così. In quel contesto è semplicemente una questione di ciclizzare l’uso degli steroidi abbastanza lontano dal giorno della gara per poter urinare pulito – è semplicemente necessario conoscere l’emivita delle sostanze che stai prendendo. Non ci vuole uno scienziato nucleare.
- La IPF ha recentemente ristrutturato le categorie di peso, per cui una dozzina dei record fatti in gare con l’antidoping sono attualmente un po’ più bassi di quanto dovrebbero essere. Per esempio, il record di Krzysztof Wierzbicki (totale) nella categoria 220lb è stato stabilito ad un peso corporeo di 207lb – quelle 13 libbre in più possono fare una grande differenza.
- Le differenze nell’attrezzatura e nei criteri di giudizio giocano anch’esse un ruolo. In generale le principali organizzazioni che fanno i test antidoping (la IPF e le sue affiliate) richiedono uno squat più profondo ed hanno criteri più stringenti sull’incastro nello stacco da terra. Ci sono delle eccezioni (la gara Raw Unity, le gare USPA e le principali GPC non fanno i test antidoping e generalmente hanno dei criteri di giudizio molto severi, mentre altre organizzazioni che fanno i test sono un po’ meno severe), ma i record con test sono solitamente stabiliti in gare con degli standard di giudizio più severi. Anche l’attrezzatura gioca un ruolo. L’uso di bilancieri più rigidi nello squat e più sottili nello stacco o la possibilità di squattare usando il monolift aiutano l’atleta a sollevare un po’ più peso e sono consentiti in molti gare senza test, ma non sono consentite nella IPF e nelle organizzazioni ad essa affiliate.
- Il taglio del peso ha una sua influenza. La maggior parte dei record senza test antidoping e alcuni di quelli con il test sono stati stabiliti in organizzazioni che consentono all’atleta di pesarsi il giorno prima della gara. Ciò consente all’atleta di rientrare in una categoria di peso inferiore eliminando l’acqua (spesso il 5-10% del peso corporeo), avendo comunque tempo per reidratarsi prima dell’evento. La maggior parte dei record con il test antidoping è stata stabilita in organizzazione dove l’atleta viene pesato il mattino del giorno della gara. Gli atleti riescono comunque a tagliare 1-3 Kg eliminando l’acqua, ma devono rimanere molto più vicini al peso che avranno quando saliranno sulla piattaforma. Metti insieme questo fattore con la riorganizzazione delle categorie di peso della IPF ed hai il potenziale per enormi differenze nei pesi corporei degli atleti. Per esempio, il record di 1868 lb (totale) di Krzysztof Wierzbicki con test antidoping nella categoria di peso fino a 220 libbre è stato stabilito ad un peso corporeo di circa 207 lb, mentre quello di 2099 (totale) di Ed Green nella medesima categoria è stato stabilito ad un peso corporeo di circa 235-240 lb – un’enorme differenza.
- Il powerlifting non è uno sport enormemente competitivo. Se possiamo partire dal presupposto che i record mondiali rappresentano l’élite delle persone più dotate geneticamente per un particolare sport, allora la maggior parte delle variazioni tra i record stabiliti in gare con e senza test antidoping dovrebbero essere spiegate dall’effetto degli anabolizzanti (o, almeno, dalla differenza che c’è tra il quantitativo di farmaci che è possibile prendere senza risultare positivi ai test ed un approccio all’uso degli steroidi del tipo “come se non ci fosse un domani”). Non è possibile vincere una medaglia Olimpica nel powerlifting e non ci sono incentivi economici forti, per cui questo sport semplicemente non attrae i talenti di élite di cui avremmo bisogno per fare un confronto accurato.
Nell’insieme sembra che i record stabiliti in gare dove gli atleti vengono testati siano probabilmente un pochino più alti di quanto “dovrebbero” essere, se partissimo dal presupposto che, in effetti, sono stati stabiliti tutti senza steroidi e nelle medesime circostanze. Alcuni dei record con test sono stati senza dubbio stabiliti da atleti che usavano gli steroidi (e quindi sono gonfiati), ma molti sono stati stabiliti con criteri di giudizio più severi, un’attrezzatura che aiuta meno, un peso corporeo inferiore e senza l’aiuto di un enorme taglio del peso (e quindi sono più bassi di quanto dovrebbero essere). Io suppongo che il vantaggio fornito dall’uso degli anabolizzanti controbilanci in misura maggiore quegli svantaggi, ma è impossibile dire in che misura ciò avvenga.
Ora, rivolgiamo la nostra attenzione ai record nel weightlifting. Presumiamo che quasi tutti i record americani siano stati stabiliti senza l’uso di sostanze dopanti. È un presupposto abbastanza certo. La USADA (l’agenzia americana che fa parte della World Anti-Doping Agency) è piuttosto rabbiosa nel cercare di pizzicare gli utilizzatori steroidi nel weightlifting e la cultura nell’ambiente del weightlifting americano è apertamente contro gli steroidi. Eseguono i test molto di frequente fuori contesto, per cui se i weightlifter americani usassero gli steroidi dovrebbero stare estremamente attenti e utilizzare delle microdosi (torneremo su questo argomento in un articolo successivo) e, in generale, affidarsi a farmaci e a dosaggi che 1) sono più cari e 2) hanno effetti più blandi. La USADA sa fare molto bene il suo lavoro. Avevano due campioni di Pat Mendes positivi all’ormone della crescita, cosa incredibile perché l’hGH ha una emivita di solo 10-20 minuti. Se la USADA sospetta che qualcuno stia utilizzando farmaci per l’incremento della performance (praticamente sospettano di ogni weightlifter di alto livello), lo marcano stretto con una certa passione.
Presumiamo anche che quasi tutti i record mondiali siano stati stabiliti con l’uso di sostanze dopanti. Le agenzie antidoping di molti altri Paesi non sono rabbiose come la USADA nel cercare di scovare gli utilizzatori di sostanze dopanti e in quei Paesi ci sono forti incentivi ad usarle (gloria olimpica e incentivi finanziari per chi vince medaglie o stabilisce record).
Ci sono meno questioni con questi dati, ma ce ne sono alcune importanti:
- Ci sono quasi sicuramente delle alzate che superano i record americani e che sono state eseguite senza l’uso di steroidi. Altre nazioni (Canada, Australia, gran parte dell’Europa del nord e dell’Europa occidentale) testano i loro atleti in maniera altrettanto rigorosa quanto la USADA fa con gli atleti americani. Francamente sono troppo pigro per fare una ricerca di tutte le procedure di test di ogni nazione e confrontare tutti i record.
- Negli Stati Uniti, perlomeno, è quasi certo che le persone più dotate per il weightlifting non praticano questo sport. Giocano nella NFL e guadagnano milioni di dollari all’anno. Il weightlifting è uno sport di nicchia e non è conosciuto da molti americani (sebbene il CrossFit stia cambiando questa cosa molto velocemente) e non offre gli incentivi presenti in altri sport. Ci sono delle eccezioni, naturalmente. La più ovvia è CJ Cummings, che batteva record nazionali alla tenera età di 14 anni. Probabilmente i weightlifter che detengono i record mondiali rappresentano un pool di atleti più portati per questo sport, grazie a 1) un aumento nell’interesse/visibilità/incentivi che aumentano il pool di atleti, 2) programmi nazionali di scoperta di nuovi talenti, 3) carenza di football americano (lo sport principale negli Stati Uniti è ampiamente dipendente dalla forza. Il calcio, lo sport dominante nel resto del mondo, non dipende dalla forza nello stesso modo).
- Di nuovo, tutti i test possono essere ingannati. Non ci sono garanzie che nessuno dei record americani non sia stato stabilito da atleti dopati. Allo stesso modo non c’è alcuna garanzia che nessuno dei record mondiali sia stato stabilito da atleti non dopati. Però, questo problema non influenza questi dati come nel caso del powerlifting.
Nell’insieme, dunque, i record del mondo nel weightlifting probabilmente si avvicina ai veri limiti della prestazione con l’utilizzo di sostanza dopanti e i record Americani non in qualche modo al di sotto dei veri limiti delle prestazioni senza l’uso del doping.
Metti insieme tutto questo e puoi presumere che gli effetti delle sostanze dopanti sulle prestazioni nel powerlifting sono probabilmente un po’ maggiori rispetto al 4,88-9,11% osservato nel confrontare i record stabiliti con e senza i test antidoping e che gli effetti del doping sulle prestazioni nel weightlifting sono probabilmente un po’ inferiori al 11,66-13,85% osservati confrontando i record mondiali con i record Americani.
In altre parole, una differenza del 10% è abbastanza ragionevole.
In effetti, quello è quanto dovresti aspettarti. Le ragioni di ciò saranno argomento per un prossimo articolo.
Continua a leggere la seconda parte dell’articolo Gli Steroidi negli Sport della Forza: una Verità Deludente
L’articolo originale è stato pubblicato su www.strongerbyscience.com

GregNuckols
Greg Nuckols ha oltre un decennio di esperienza sotto al bilanciere e una laurea in Exercise and Sports Science. Ha battutto tre record del mondo nel powerlifting nella categoria 220 e 242 libbre (100kg e 110kg).
Ha allenato centinaia di atleti e persone normali, sia online che di persona. Ha scritto per molte riviste e siti del settore del fitness, incluso Men Health, Men’s Fitness, Muscle & Fitness, Bodybuilding.com, T-Nation, and Schwarzenegger.com. Ha avuto anche l'opportunità di lavorare con e imparare da molti detentori di record, campioni, e allenatori professionisti nel settore della forza e del onditioning grazie al suo ruolo di Chief Content Director per Juggernaut Training Systems.
Le sue passioni sono rendere le informazioni complesse facilmente comprensibili per atleti, allenatori e appassionati di fitness, aiutando gli atleti a raggiungere i propri obiettivi in termini di forza e bere dell'ottima birra.
